Il Regolamento urbanistico numero per numero
Ma quanto nuovo suolo, e per costruire cosa, impegna il Regolamento urbanistico del Comune di Piombino nei cinque anni di validità? É lo stesso Regolamento che risponde con i numeri:
- Nuovi alloggi ad uso residenziale: 1.219,
- Nuove aree destinate ad uso residenziale: 9,73 ettari,
- Nuovi posti letto ad uso turistico ricettivo: 906,
- Nuove aree destinate ad usi produttivi (artigianali, commerciali, industriali): 77,12 ettari.
Ulteriori variazioni del carico residenziale e turistico potranno derivare dai cambi d’uso dei fabbricati rurali, non contabilizzati dal Regolamento urbanistico. In termini di consumo di suolo si deve poi aggiungere l’impegno derivante dalla realizzazione della strada Fiorentina-Ghiaccioni all’interno del previsto corridoio infrastrutturale. Si devono aggiungere poi, stante quanto afferma il documento della Valutazione Ambientale Strategica, le trasformazioni in ambito marino per le quali il Regolamento urbanistico prevede occupazione di nuovi specchi acquei (opere marittime e bacini portuali) per circa 228 ettari, dei cui 140 per l’ampliamento del porto a nord, 49 ettari per la nautica da diporto a Poggio Batteria e 39 ettari per il polo della cantieristica alla Chiusa.
Per quel che riguarda gli spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggio si prevedono
- per gli asili nido, scuole materne e scuole dell’obbligo 3,1 mq per abitante,
- per le attrezzature religiose, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative e per pubblici servizi 6,5 mq per abitante,
- per gli pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport 36,4 mq per abitante,
- per parcheggi 13,7 mq per abitante.
Il Regolamento urbanistico ha una validità di cinque anni. Per l’attuazione delle previsioni del Piano strutturale ne sono previsti altri due. Quanto delle previsioni del Piano strutturale è previsto nel 1° Regolamento urbanistico?
Per quel che riguarda la residenza le previsioni del Regolamento sono il 74% di quelle del Piano, per i posti letto ad uso ricettivo il 35%, per le aree produttive l’ 86%.