Il rischio dell’assenteismo

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pervenuta in redazione

Ris­chio for­tis­si­mo di un assen­teis­mo impor­tante che deve comunque far riflet­tere sul val­ore del voto, in quan­to espres­sione del cit­tadi­no e non può con­tare soltan­to la per­centuale di voti vali­di ottenu­ti. Purtrop­po ques­ta è la pras­si riconosci­u­ta da tut­ti i par­ti­ti che fan­no fin­ta di non sapere che è seg­nale forte­mente neg­a­ti­vo.
Cer­to è che non con­ta la prove­nien­za per pot­er essere rap­p­re­sen­ta­tivi di un ter­ri­to­rio, con­ta la voglia di impeg­nar­si e riconoscere il ruo­lo come servizio alla col­let­tiv­ità, sono tra quel­li por­ta­to a dif­fi­dare di chi si sente migliore di altri, a mio parere non con­ta nem­meno il vis­su­to, altri­men­ti non si cam­bierebbe mai. Con­ta soltan­to lo spir­i­to di servizio e la capac­ità di ascolto, ques­ta deve fare la dif­feren­za, man­ca la voglia di saper­la leg­gere e di prati­car­la.
La par­ti­ta che giochi­amo in ques­ta tor­na­ta elet­torale è di grande impor­tan­za, per le respon­s­abil­ità che ven­gono assunte dai vinci­tori e per il ris­chio di tornare indi­etro nell’orologio del­la scelta polit­i­ca. Sono tra quel­li che mi auguro una vit­to­ria del cen­tro sin­is­tra, speran­do che siano super­ate le tradizion­ali divi­sioni che han­no por­ta­to la sin­is­tra, nel­la sto­ria del­la nos­tra Italia, ad essere con­tin­u­a­mente divisa men­tre gli altri, i veri con­ser­va­tori, han­no gov­er­na­to per decen­ni.
Non esistono dub­bi che la ver­ità ha sem­pre molte fac­ce e molto dipende da come le si vogliono leg­gere e affrontare, ma è chiaro come la luce del sole che la scelta di Mon­ti di “salire” in polit­i­ca altro non è che la rispos­ta alle molte sol­lecitazioni (con­di­vise pien­amente da lui), di fare ogni cosa pos­si­bile per impedire al cen­tro sin­is­tra in gen­erale, ed al PD in par­ti­co­lare, di gov­ernare questo nos­tro paese.
Si pos­sono trovare espe­di­en­ti che gius­ti­f­i­cano diverse moti­vazioni ma ques­ta è la realtà che dob­bi­amo riconoscere e per la quale Mon­ti si è presta­to a dan­no esclu­si­vo dell’Italia. Si pro­prio dell’Italia, per­ché la sua scelta crea il ris­chio del­la dif­fi­cile se non impos­si­bile gov­ern­abil­ità, data la sua scelta, anche in Lom­bar­dia che diminuisce le pos­si­bil­ità di vit­to­ria del cen­tro sin­is­tra e quin­di del pre­mio di mag­gio­ran­za al Sen­a­to.
Data la sua scelta di essere pre­sente come “parte” e non super-partes garante delle scelte future ed anzi in con­seguen­za pro­prio del­la sua scelta, lo rende anche estrema­mente più debole come pos­si­bile can­dida­to alla Pres­i­den­za del­la Repub­bli­ca.
Cer­to è che anche lo stes­so Bersani com­pie errori non sec­on­dari, quan­do chiede a Mon­ti con­tro chi vuol com­bat­tere, al pos­to di dichiarare sem­plice­mente quel­lo che lui con il cen­tro sin­is­tra vogliono fare e per questo chi­am­er­an­no e cercher­an­no alleanze utili (dopo) anche fuori dal­lo stes­so cam­po del cen­tro sin­is­tra. Non pos­sono essere le alleanze il ful­cro delle cose, ma dob­bi­amo impara­re a par­tire dai prob­le­mi e dalle soluzioni che pro­poni­amo, questi si che saran­no e dovran­no essere lo spar­ti­acque.
Mi auguro che anche le tante men­ti locali, che spes­so dis­sentono dalle scelte del cen­tro sin­is­tra (quel­lo che vuol gov­ernare), tra l’altro non sem­pre a tor­to, forse sarebbe ora che com­pren­dessero che divisi con­tinuiamo a fare gli inter­es­si degli altri, e quel che è peg­gio, diamo la sen­sazione di sen­tir­si supe­ri­ori a tut­ti, men­tre dovrem­mo com­pren­dere che soltan­to insieme pos­si­amo cor­reg­gere e pro­gram­mare, sarà dif­fi­cile ma sen­to che ques­ta è l’unica stra­da pos­si­bile, per la quale vale la pena di impeg­nar­si.

Wal­ter Gasperi­ni

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