Relitto, scontro “autunnale” tra Ortelli e Gabrielli

· Inserito in Vicenda Concordia

ROMA 24 mar­zo 2014 - Non si è fat­ta atten­dere la repli­ca al sin­da­co del Giglio, Ser­gio Ortel­li, da parte del Com­mis­sario stra­or­di­nario Fran­co Gabriel­li. Ogget­to del con­tendere la richi­es­ta di Ortel­li di spostare a set­tem­bre la rimozione del relit­to del­la Cos­ta Con­cor­dia.

Così ha scrit­to Gabriel­li: “Fer­mi restando tut­ti i dirit­ti del sin­da­co del Giglio e del­la popo­lazione di chiedere di val­utare uno slit­ta­men­to dei lavori di rimozione del­la Con­cor­dia a set­tem­bre, è oppor­tuno pre­cis­are alcu­ni aspet­ti . Pri­mo: da parec­chi mesi tutte le isti­tuzioni coin­volte – quin­di anche il sin­da­co – nonché l’opinione pub­bli­ca era­no a conoscen­za dei crono­pro­gram­mi per le oper­azioni, crono­pro­gram­mi nei quali si prevede la pos­si­bil­ità di rigal­leg­gia­re e rimuo­vere la nave a giug­no. In ques­ta direzione si inserisce anche la pro­ro­ga del Com­mis­sario del­e­ga­to per la ges­tione dell’emergenza-Capo del Dipar­ti­men­to del­la pro­tezione civile fino al 31 luglio 2014. Sec­on­do: il sin­da­co, fino­ra, ha for­mu­la­to la richi­es­ta di ragionare su un pos­si­bile slit­ta­men­to solo in dichiarazioni stam­pa, mai diret­ta­mente al Com­mis­sario o al Comi­ta­to con­sul­ti­vo. Ter­zo: per la strut­tura com­mis­sar­i­ale lavo­rare nell’interesse del­la comu­nità del Giglio è sem­pre sta­to l’obiettivo pri­mario e con­tin­uerà a esser­lo. Ci si aspet­terebbe che la cor­ret­tez­za nel­la rap­p­re­sen­tazione dei fat­ti coin­volgesse tut­ti quan­ti, anche in peri­o­di di cam­pagna elet­torale, ma di questo chieder­e­mo con­to al Sin­da­co in occa­sione del prossi­mo Comi­ta­to con­sun­ti­vo.”

C’era da atten­der­si di fronte alla pre­sa di posizione del prefet­to Gabriel­li una con­trorepli­ca di Ortel­li che pun­tual­mente è arriva­ta. Ecco cosa ha scrit­to il sin­da­co del Giglio:

Le parole del Com­mis­sario Gabriel­li cos­ti­tu­is­cono un fat­to di una grav­ità inau­di­ta, e per cer­ti ver­si irri­guar­dose, per quel­lo che la figu­ra del Sin­da­co rap­p­re­sen­ta e cioè non se stes­so ma un’in­tera comu­nità che da due anni in silen­zio si è prodi­ga­ta affinché l’I­talia avesse una qualche for­ma di riscat­to davan­ti ad una gravis­si­ma trage­dia, Il rap­p­re­sen­tante di una comu­nità, elet­to e non nom­i­na­to, in car­i­ca e non in cam­pagna elet­torale, e che ha sem­pre tenu­ti ben dis­tin­ti e sep­a­rati il piano politi­co da quel­lo del­la rimozione, ha un ruo­lo ed una dig­nità da difend­ere che riven­di­ca non solo per la sua impor­tante fun­zione e per le pre­rog­a­tive che gli derivano per legge, ma prin­ci­pal­mente come mem­bro del Comi­ta­to Con­sul­ti­vo, la cui strut­tura non può uni­ca­mente pren­dere atto di deci­sioni assunte da altri ma rap­p­re­sentare un organ­is­mo atti­vo che mon­i­to­ra, costru­isce e con­di­vide le risoluzioni, fino in fon­do. Il sin­da­co ha sem­pre dimostra­to pro­fon­do rispet­to per le isti­tuzioni ma questo sen­ti­men­to deve essere rec­i­pro­co e per­tan­to sarei sta­to ben lieto di dis­cutere nel Comi­ta­to con­sul­ti­vo, di cui fa parte a nome del­la comu­nità gigliese, le modal­ità e i tem­pi di rimozione. Per­ché la totale assen­za delle infor­mazioni sul­la rimozione provo­ca tim­o­ri sul­l’im­pat­to che tali oper­azioni avran­no sulle attiv­ità socio-eco­nomiche del­l’iso­la, pro­prio nel momen­to in cui il mer­ca­to tur­is­ti­co sta pro­gram­man­do le sue vacanze. E il Sin­da­co ha il dovere di farsene cari­co. Appren­dere delle modal­ità del prog­et­to di rimozione dai media tramite una con­feren­za stam­pa di Cos­ta Crociere e del Dipar­ti­men­to, sen­za un doveroso pas­sag­gio pre­ven­ti­vo con l’or­gan­is­mo di rifer­i­men­to che non si riu­nisce dal lon­tano set­tem­bre 2013, cos­ti­tu­isce una pro­fon­da vio­lazione dei sani prin­cipi che ci erava­mo dati per la ges­tione del­l’in­tera vicen­da. Se viene gio­ca­ta un par­ti­ta sen­za un proces­so di con­fron­to e con­di­vi­sione che può dis­si­pare le incertezze ed i dub­bi sul nos­tro futuro, noi ce ne fare­mo una ragione ma non si potrà mai affer­mare che l’Am­min­is­trazione pub­bli­ca non si è assun­ta fino in fon­do le sue respon­s­abil­ità, che non pos­si­amo ovvi­a­mente del­e­gare a nes­suno. Come pure sarà dif­fi­cile pen­sare alla con­ti­nu­ità e all’­ef­fi­ca­cia di un organ­is­mo come il Comi­ta­to Con­sul­ti­vo, la cui natu­ra dove­va rimanere nel rispet­to dei prin­cipi cos­ti­tu­tivi.

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