Sempre più aspro lo scontro all'interno del Partito democratico

Il sindaco revoca le deleghe: Pietrelli cacciata

· Inserito in News dal territorio
Redazione

PIOMBINO 14 dicem­bre 2015 – Lo avresti mai immag­i­na­to? Il par­ti­to di sin­is­tra, che da sem­pre, con denom­i­nazioni diverse, gov­er­na la cit­tà, assiste silente ad un sin­da­co che revo­ca le deleghe all’assessore all’urbanistica con il quale con­di­vide tessera e pro­gram­ma elet­torale.
In tem­pi di vac­che politiche magre anche questo accade e così Mas­si­mo Giu­liani, pri­mo cit­tadi­no di Piom­bi­no, al ter­mine di una scara­muc­cia che di spes­sore ne ha davvero poco, ha oggi uffi­cial­mente comu­ni­ca­to all’assessore Mar­ti­na Pietrel­li l’al­lon­tana­men­to dal­l’esec­u­ti­vo.
Chissà cosa penserà e come giu­dicherà questi spet­ta­coli chi, a Piom­bi­no e nel com­pren­so­rio assiste alle evoluzioni dall’alto del­la mon­tagna delle pro­prie pre­oc­cu­pazioni? Chi avverte la pre­ca­ri­età del pro­prio futuro, chi reg­is­tra rin­vii ed incertezze su pro­gram­mi sbandierati come riso­lu­tivi in ogni set­tore eco­nom­i­co.
È perfi­no fati­coso tentare di spie­gare e cer­care di dare notizie in questi con­testi. Anche se la sto­ria, al di là di tut­to, è molto sem­plice. La gui­da del Pd a Piom­bi­no oggi è in mano ad un grup­po di ver­tice che non riesce a sop­portare un dibat­ti­to inter­no dove una parte – e per giun­ta quel­la che fa capo al seg­re­tario nazionale – eserci­ta un ruo­lo e tal­vol­ta un’opposizione con­sis­tente al pun­to da aggre­gar­si in una asso­ci­azioni che è sta­ta perfi­no denom­i­na­ta Cam­bi­aver­so. Per giun­ta Mar­ti­na Pietrel­li, che avrà pure i pro­pri difet­ti, è un tipino che non si pie­ga tan­to volen­tieri. Non ha avu­to tim­o­ri a pre­sen­tar­si alle pri­marie con­tro il sin­da­co Giu­liani fino ad insidiar­gli la poltrona, non ha avu­to remore a schier­ar­si durante la tragi­com­i­ca scelta delle can­di­da­ture per il con­siglio regionale, non è sta­ta inde­boli­ta dall’inattesa defezione da Cam­bi­aver­so di Car­la Maestri­ni che pure l’associazione ren­ziana ave­va con­tribuito a creare. Che infine ha pre­sen­ta­to un atto di ind­i­riz­zo politi­co per l’urbanistica. “Qual­cosa – è sta­to det­to nell’ultima inizia­ti­va di Cam­bi­aver­so a Ven­tu­ri­na — per l’istituzione e la cit­tà e non per una cor­rente di par­ti­to”.
Oggi il sin­da­co Giu­liani scrive: “Alla luce di questo anno e mez­zo di lavoro sono emer­si in diverse occa­sioni ele­men­ti che han­no inde­boli­to il basi­lare rap­por­to di fidu­cia tra sin­da­co e asses­sore”.
Abbi­amo let­to solo due giorni fa, il 12 dicem­bre, sul più dif­fu­so quo­tid­i­ano del com­pren­so­rio, la seguente dichiarazione, vir­go­let­ta­ta e mai smen­ti­ta, del­lo stes­so sin­da­co: “Sia chiaro, questo atto di ind­i­riz­zo è impor­tante per Piom­bi­no ed è con­di­vi­so da me e dagli asses­sori. C’è solo bisog­no di appro­fondir­lo un po’ e di dis­cuterne per qualche altro giorno”.
Una ester­nazione abbas­tan­za impeg­na­ti­va per gius­ti­fi­care, a dis­tan­za di 48 ore, il pas­sag­gio dal­l’at­to “impor­tante e con­di­vi­so” all’“indebolimento del rap­por­to di fidu­cia”.
E allo­ra c’è forse una ques­tione di meto­do? “Per ulti­mo – con­tin­ua Giu­liani — l’episodio del man­ca­to coin­vol­gi­men­to del­la giun­ta, del­lo stes­so sin­da­co e degli organi con­sil­iari di mag­gio­ran­za sul­l’at­to di ind­i­riz­zo sul gov­er­no del ter­ri­to­rio, di cui invece è sta­ta data ampia pub­blic­ità in varie sedi sen­za pri­ma aver fat­to i dovu­ti pas­sag­gi”.
Il rifer­i­men­to pare essere anco­ra all’iniziativa di Cam­bi­aver­so a Ven­tu­ri­na dove venne annun­ci­a­to che un doc­u­men­to esiste­va, come del resto sape­va mez­za Piom­bi­no, ma nul­la, pro­pria nul­la, venne divul­ga­to. Questo per amor di ver­ità va det­to e questo del resto è tes­ti­mo­ni­a­to da tut­ti i pre­sen­ti, com­pre­si col­oro che non si riconoscono in Cam­bi­aver­so. Addirit­tura – e pos­si­amo citare tes­ti­mo­ni­anze dirette – la Pietrel­li invitò gli stes­si gior­nali alla ris­er­vatez­za pri­ma dell’approvazione (ed evi­den­te­mente anche delle pos­si­bili mod­i­fiche) in giun­ta.
Il doc­u­men­to è usci­to ed è sta­to reso noto per intero quan­do la situ­azione è degen­er­a­ta, dopo la sedu­ta di giun­ta di lunedì dove la Pietrel­li, al ter­mine del dibat­ti­to, ha dichiara­to la pro­pria inten­zione di mol­lare. Altro che deleghe riti­rate.
Per trasparen­za pen­si­amo che in un con­testo del genere era pro­prio nec­es­sario far conoscere i ter­mi­ni del­la ques­tioni e l’oggetto pri­mo del con­tendere, ovvero l’at­to di ind­i­riz­zo elab­o­ra­to dal­l’asses­so­ra­to del­la Pietrel­li. Non fos­se altro per­ché sti­amo par­lan­do del pri­mo par­ti­to del­la cit­tà e dei con­trasti tra il sin­da­co e l’assessore con la del­e­ga più impor­tante.
“Non ho mai avu­to prob­le­mi con Giu­liani e con la giun­ta – ha pun­tu­al­iz­za­to, dal can­to pro­prio, la Pietrel­li -. L’at­to di ind­i­riz­zo sul gov­er­no del ter­ri­to­rio non c’en­tra”.
Allo­ra? Anda­vano d’accordo o non anda­vano d’accordo? Qualche dub­bio sui pre­sun­ti con­trasti lo deve avere avu­to anche Giu­liani il quale, alla fine, sin­te­tiz­za la sua dichiarazione con un peri­o­do che si com­men­ta da solo: “Ten­go a pre­cis­are per­tan­to che ques­ta deci­sione, non facile, è sta­ta deter­mi­na­ta da moti­vazioni di tipo ammin­is­tra­ti­vo”.
Di soli­to la revo­ca delle deleghe ad un asses­sore che ha appe­na redat­to un atto di ind­i­riz­zo in mate­ria urban­is­ti­ca non sono sostenute da “moti­vazione di tipo ammin­is­tra­ti­vo” ma da solide con­vinzione politiche.
E di fat­to ques­ta sto­ria, al di là di quel­li che ogget­ti­va­mente appaiono come puri e sem­pli­ci pretesti, è molto polit­i­ca.
E la stes­sa Pietrel­li che lo ha rib­a­di­to in una con­feren­za stam­pa:  “Il prob­le­ma è politi­co per­ché sono i ver­ti­ci del­la fed­er­azione del Pd a pros­eguire la guer­ra nei con­fron­ti delle mino­ranze che non gradis­cono. Questi sono i meto­di illib­er­ali con cui si vive all’in­ter­no del Pd, gio­can­do sul­la pelle del­la cit­tà”.
In tan­ti sosten­gono che la volon­tà di Giu­liani (siamo pron­ti ad accogliere ogni even­tuale moti­va­ta smen­ti­ta e qual­si­asi chiari­men­to al riguar­do) non era quel­la di allon­tanare la Pietrel­li. Altri da tem­po sta­vano mar­cian­do in ques­ta direzione ed altri han­no evi­den­te­mente pre­mu­to sul sin­da­co per­ché si giungesse a ques­ta deci­sione. Se è così però è gius­to che la cit­tà sap­pia e valu­ti e non è accetta­bile che tut­to ven­ga risolto indi­can­do moti­vazioni di tipo ammin­is­tra­ti­vo, ques­tioni di meto­do e in defin­i­ti­va argo­men­ti che sem­bra abbiano poco a che fare con la vera causa degli scon­tri.
Il sin­da­co ha infine rifer­i­to che assumerà ad inter­im le deleghe fino alla nom­i­na di nuovi asses­sori “che avver­rà in tem­pi bre­vi”.

Una risposta a “Il sindaco revoca le deleghe: Pietrelli cacciata”

  1. Egidio Pizzi says:

    Molto bene, cre­do che tramite voi e tutte le altre fonti di infor­mazione, l’opin­ione pub­bli­ca sia sta­ta cor­ret­ta­mente ori­en­ta­ta. Non tut­to vien per nuocere.….Credo che gli organi di stam­pa, pri­ma che siano assunte deci­sioni avven­tate, dovreb­bero sti­mo­lare la Car­la Mare­stri­ni ad assumere posizioni coer­en­ti con ciò che ha sem­pre pro­fes­sato, e mag­a­ri, invece di accettare nuovi ruoli, si dimet­ta invece dagli attuali per sol­i­da­ri­età con chi ha con­di­vi­so i pro­pri ide­ali.

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