Il sogno di Corpo fauna ambiente è già svanito
PIOMBINO 9 maggio 2018 — Evidentemente aveva ragione Stile libero quando, il 12 dicembre 2017, pubblicava l’articolo “Al Comune piacciono solo se sono improbabili” (https://www.stileliberonews.org/al-comune-piacciono-solo-improbabili/) nel quale documentava l’impraticabilità delle decisioni che avevano portato il Comune di Piombino, nell’ottobre 2015, ad assegnare, direttamente senza bando pubblico, l’ex palazzina Atm e il capannone limitrofo in località Asca a Piombino all’ associazione Corpo Fauna Ambiente (Cfa) sulla base dell’impegno a ottenere un idoneo finanziamento per ristrutturare l’immobile e così superare l’inagibilità (fino a quel momento non poteva essere utilizzato per lo svolgimento delle attività dell’associazione), e poi, nel dicembre 2017, a trasformare l’affitto in comodato d’uso gratuito per l’attuazione di un progetto fantascientifico (ambulatorio veterinario dotato di ambulanza, pensione per gatti, pensione per cani, salone di toelettatura per cani, agriristorante, centro vendita prodotti per animali, centro vendita prodotti vegani, laboratorio per la trasformazione di rifiuti riciclabili) compresa naturalmente la ristrutturazione della ex palazzina Atm e del capannone limitrofo in località Asca a Piombino (costo un milione e mezzo di euro) per il quale, era scritto nel progetto, si stava chiedendo un finanziamento europeo.
Nessun finanziamento, come era facilmente prevedibile, è stato ottenuto, le ristrutturazioni previste non sono state realizzate così come la quasi totalità dei progetti elencati.
La discussione, il 27 aprile 2018 in consiglio comunale a Piombino, su una interrogazione presentata da Francesco Ferrari del gruppo consiliare “Ferrari sindaco-Forza Italia” aggiunge anche altri elementi.
Da essa risulta che
- il finanziamento per la ristrutturazione dell’immobile previsto nel 2015 non è stato ottenuto;
- nel frattempo non è stata pagata una quota parte dell’affitto dovuto che il 16 ottobre 2017 ammontava a 4.991,71 euro;
- il 27 aprile 2018 risulta un debito residuo di 4.591,71 euro perché l’assessore al patrimonio Ilvio Camberini, con una lettera del 16 ottobre 2017, aveva autorizzato il rientro del debito in cinquanta rate mensili di cento euro ciascuna ma di queste ne sono state pagate solo quattro.
Poiché la trasformazione da affitto oneroso a comodato d’uso gratuito è avvenuta il 6 dicembre 2017, il consigliere Francesco Ferrari ha fatto notare che si è trattato di una decisione non solo discutibile ma anche inopportuna e anzi lo stesso consigliere ha giudicato alquanto bizzarro trasformare un contratto oneroso in contratto gratuito in favore di chi risultava peraltro moroso nei confronti del Comune.
L’assessore Stefano Ferrini sostanzialmente ha giustificato la decisione con gli impegni a svolgere attività rivolte alla tutela della fauna, al primo soccorso di animali incidentati e altro, con la manutenzione che comunque sarebbe stata svolta sulla palazzina e con il fatto che uno sfratto per morosità avrebbe comportato l’abbandono per quegli animali presenti che avrebbero rischiato di andare a morte sicura in assenza di interventi di altre associazioni. Tutto fuorché l’attuazione di quel progetto fantascientifico su cui invece e, lo diceva la deliberazione della Giunta, si fondava quella decisione. Evidentemente non ci credevano nemmeno coloro (la Giunta comunale) che quel progetto posero a giustificazione della deliberazione.
Ma non c’è solo questo.
Lo stesso assessore Ferrini ha dichiarato e scritto che il Cfa aveva cessato dall’8 marzo 2018 ogni attività sui locali ed era subentrata l’associazione “Rifugio di Mea”. La nuova associazione, raggruppante dieci volontarie ambientaliste, ha aggiunto Ferrini, costituita il 14 febbraio e registrata l’8 marzo, ha preso in carico tutti gli animali presenti e ha comunicato, con posta elettronica certificata del 12 aprile 2018, la nuova situazione creatasi e la volontà di trasferire tutti gli animali in uno spazio messo a disposizione da una loro socia o darli in adozione in poco tempo, liberando così i locali occupati. E ancora lo stesso assessore ha scritto che “Con nota del 20 aprile 2018 il dirigente del settore Camilla Cerrina Feroni ha così provveduto a prendere atto della situazione creatasi con l’uscita di scena di Cfa, recedendo quindi immediatamente dall’assegnazione dell’immobile ad essa, ha altresì assegnato alla nuova associazione gli stessi per consentirle, entro e non oltre il mese di maggio, di trasferire gli animali in sicurezza e salute per gli stessi e, infine, ha chiesto alla nuova associazione di attivare tutti gli atti e gli adempimenti autorizzativi edilizi e sanitari necessari per mettere in funzione il nuovo rifugio degli animali dove intendono trasferirsi”.
Non c’è da aggiungere altro.
Certo però non si può non sottolineare quanto sia stato esteso da parte del Comune di Piombino l’uso della lettera al posto della delibera di Giunta o della determina del dirigente e la cosa non può non lasciare perplessi.
Per chiarezza ricapitoliamo i fatti e gli atti:
- 29 ottobre 2015, la Giunta comunale con deliberazione n. 241 decide la “locazione onerosa immobili di proprietà comunale”( ex palazzina Atm” (compreso terreno pertinenziale) e porzione di capannone località Asca) all’Associazione corpo fauna ambiente;
- 16 ottobre 2017, l’assessore al patrimonio Ilvio Camberini propone con una lettera all’Associazione corpo fauna ambiente il rientro del debito (4.991,70 euro) in 50 rate mensili di 100 euro ciascuna a partire dal mese di novembre 2017;
- 6 dicembre 2017, la stessa Giunta comunale con deliberazione n. 302 decide l’“Assegnazione, in comodato d’uso gratuito, all’Associazione ambientale di promozione sociale onlus denominata Corpo fauna ambiente (Cfa), dell’immobile denominato “Palazzina” (compreso il terreno pertinenziale), ubicato in Piombino località Asca n. 39”;
- 19 dicembre 2017, il dirigente del settore architetto Camilla Cerrina Feroni firma la determina dirigenziale n. 1086: “Approvazione schema di convenzione per la definizione delle azioni a carico dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione corpo fauna ambiente, per l’assegnazione in comodato gratuito dell’immobile di proprietà comunale denominato “Palazzina”, ubicato nel Comune di Piombino località Asca n. 39”;
- 20 aprile 2018, con una nota il dirigente del settore Camilla Cerrina Feroni “provvede a prendere atto della situazione creatasi con l’uscita di scena di Cfa, recedendo quindi immediatamente dall’assegnazione dell’immobile ad essa, ha altresì assegnato alla nuova associazione gli stessi per consentirle, entro e non oltre il mese di maggio, di trasferire gli animali in sicurezza e salute per gli stessi ed infine ha chiesto alla nuova associazione di attivare tutti gli atti e gli adempimenti autorizzativi edilizi e sanitari necessari per mettere in funzione il nuovo rifugio degli animali dove intendono trasferirsi”.
Ci chiediamo cosa i cittadini avrebbero saputo se non ci fosse stata l’interrogazione del consigliere Francesco Ferrari.
Buonasera,
finora mi sono accollata colpe e fallimenti degli altri perché trovo infantile e poco serio polemizzare attraverso messaggi, però, a questo punto credo che sia opportuno intervenire e far luce su un argomento che ritengo vi sia poco chiaro.
In prima battuta vorrei specificare che le signore del Rifugio di Mea sono perfettamente a conoscenza dei termini stabiliti per il piano di rientro nei confronti del Comune, e questo è facilmente dimostrabile perché ho i messaggi salvati sul telefono;
In seconda battuta tengo a precisare che il piano di rateizzazione che mi è stato inviato dal Comune chiedeva l’inizio rate a partire da novembre 2017, per cui se fate un rapido calcolo vedrete che entro il mese di maggio le rate ammonterebbero a 7. Io pagherò la sesta perché sono rimasta indietro di un mese, mese che ripristinero’ al più presto. Da questo si deduce che il cfa, o meglio Rosselli Michela, sta’ pagando quello che si era impegnata a pagare.
Detto questo vorrei passare ad un argomento di gran lunga più importante.
Rivolgendomi al Signore che ha scritto questo articolo vorrei dare una notizia rilevante;
da quello che si evince dalle giunte, non sempre si trova la mera realtà, quello che lei reputa un trattamento di favore usato nei confronti del cfa, le posso garantire che invece ha inciso molto negativamente sul successo dell’associazione.
Quello che può apparire un trattamento di favore è stata, invece, una delle cause della distruzione di questo sogno. E sarei ben felice di parlare con lei in privato delle responsabilità che ha avuto un noto assessore in questa corcostanza, naturalmente tutto supportato dalla conferma di illustri testimoni.
In più vorrei rivolgermi al Sig. Ferrari e dirle con estrema serenità che se avesse interpellato me, invece di chiedere l’interrogazione al Comune, sono sicura che avrebbe avuto informazioni molto più appetitose. Ricapitolando, io sono disponibile a colloqui privati sia con il Signore che ha scritto l’articolo, sia con il Sig. Ferrari.
IN FEDE
Rosselli Michela
Gentile signora,
il nostro metodo di lavoro è quello di basare gli articoli su documenti ufficiali, in questo caso addirittura istituzionali. Oltretutto citandoli abbiamo espunto riferimenti a persone. Nel caso voglia fare precisazioni o portare ulteriori argomenti ce li potrà mandare in forma scritta e saremo ben disposti ad ospitarli, naturalmente nei limiti della correttezza deontologica e delle leggi.
Distinti saluti.
A grandi linee ho già spiegato quello che dovevo spiegare. Per i particolari, le tastiere sono strumento di altri. Chi dovesse leggere si accontenterà di quello che ho scritto.
Buon lavoro.
Rosselli Michela