Il tavolo della comunità del quartiere Cotone
PIOMBINO 15 febbraio 2015 — Abbiamo già parlato del Tavolo esistente nel quartiere Cotone di Piombino in un’altra occasione (https://www.stileliberonews.org/un-tavolo-multiculturale-anima-il-quartiere-cotone/). Un Tavolo composto dalle associazioni presenti sul territorio (Gruppo 2000, Samarcanda, Arci Cotone, la parrocchia del Cotone, Uisp, Consulta degli stranieri), da cittadini e da rappresentanti del consiglio di quartiere al fine di ricreare il senso di comunità e la riappropriazione dei luoghi con il contributo di tutti coloro che vorranno rendere il “Tavolo” sempre più allargato e ricco di idee da sviluppare e realizzare, rianimare la discussione sulle problematiche e le soluzioni possibili ai disagi e alle criticità vissute dalla comunità del quartiere. Per costruire una comunità che pensi al futuro e lavorare con i rappresentanti delle etnie per il domani, che non potrà che essere un futuro multiculturale, incentivare la conoscenza reciproca degli abitanti vecchi e nuovi, condividere e indirizzare i rinnovamenti che stanno interessando una parte di identità storica della città.
I Tavoli di questo tipo che si reggono solo o prevalentemente sul volontariato hanno una vita che comnprende successi ed insuccessi, cadute e risalite, continue discussioni. E naturalmente succede anche al Tavolo del Cotone. Per questo è importante documentare come queste discussioni si svolgono e come si risolvono dialetticamente i problemi che via via si presentano. Lo facciamo pubblicando il verbale di una riunione pensando che questo renda meglio come i cittadini si riiniscono, discutono e affrontano i problemi con onestà ed altruismo.
«Lunedì 26 Gennaio l’associazione “Il Tavolo” del quartiere Cotone ha fatto il punto sulla sua attività, dai risultati ottenuti in questi anni agli aspetti di criticità che col tempo si sono presentati. Sono stati quindi fissati metodi e obiettivi di rilancio della Associazione.
Attività svolte, risultati e criticità
- Canalizzazione delle problematiche di tipo sociale che si sono via via presentate in questo pezzo di territorio cittadino. Vedi il lavoro fatto con l’appoggio dell’Asiu a proposito della raccolta differenziata; non è stato solo un momento di formazione in merito alla raccolta porta a porta, ma anche momento di incontro e dialogo fondamentale nella costruzione di rapporti futuri.
- Coinvolgimento di tutte le realtà presenti sul territorio, dal Circolo ARCI al Gruppo2000, passando per la Parrocchia, le Comunità mussulmane e via di seguito, che man mano si stanno impegnando anche individualmente in attività inerenti agli obiettivi del tavolo.
- Scuola di alfabetizzazione per le donne e il doposcuola per ragazzi e ragazze, contributo essenziale e trasversale a tutti gli obiettivi del Tavolo.
- Feste nelle stagioni primaverili ed estive e attività ludico educative.
Problematiche aperte
- Fatto salvo il doposcuola e la scuola, i problemi che si sono presentati sono stati affrontati in maniera occasionale e non organica o progettuale (vedi il caso raccolta differenziata).
- Mancanza di impegno corale nelle iniziative programmate. Spesso, si è trattato dell’impegno del singolo componente e non del Tavolo nella sua complessità.
- Sostegno occasionale e non costante alle iniziative del Tavolo da parte delle istituzioni territoriali.
- Assenza sistematica e prolungata di alcuni componenti che, nonostante la loro partecipazione al Tavolo nei momenti di maggiore interesse, lo hanno abbandonato nel momento in cui gli elementi in ballo non toccavano argomenti che li vedevano coinvolti direttamente .
- Approccio difficile all’obiettivo aggregazione giovanile.
Prospettive Future
- Riapertura della strada provinciale che possa collegare il Quartiere alla Città, indipendentemente dal progetto Città Futura: una necessità urgente, di fondamentale importanza sia per la sicurezza che per lo sviluppo integrato del quartiere con il centro.
- Punto di incontro/aggregazione fisso in piazza (es.: Casetta di legno?) come strumento di aggregazione giovanile (non aspettiamo che siano i giovani a venire da noi, ma mettiamoci in cammino per andarli a cercare).
- Attivitá sportive per ragazzi nell’impianto del Parco del Poggetto (una scuola calcio 2 ore a settimana?)
- Attivitá artigianale socio-produttiva (riutilizzazione della falegnameria del Comune come punto di recupero e anche formazione alle attività manuali).
- Emergenza abitativa! Quali risposte?».