Impianto tempra, variante ma con garanzie certe

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PIOMBINO 24 luglio 2019 — Crisi eco­nom­i­ca e sociale, sicurez­za sul lavoro, ques­tione occu­pazionale, nuovi inves­ti­men­ti. Sono i temi affrontati nel cor­so del­la riu­nione che si è tenu­ta ieri mat­ti­na, 23 luglio, in sala con­sil­iare, intorno alle 13, tra il sin­da­co Francesco Fer­rariMas­si­mo Lami,  Andrea Mar­i­anel­li  e Gio­van­ni Carao­lo  del sin­da­ca­to Usb.
Un chi­ac­chier­a­ta per con­frontar­si su tem­atiche legate al futuro del ter­ri­to­rio e di molte famiglie.
Dai sin­da­cati è emer­sa forte pre­oc­cu­pazione per la situ­azione del­la cit­tà, resa evi­dente dal­la pre­oc­cu­pante crisi eco­nom­i­ca, che rischia di trasfor­mar­si in una emer­gen­za sociale, soprat­tut­to se venis­sero a man­care gli ammor­tiz­za­tori sociali.
Il sin­da­co ha con­fer­ma­to l’impegno dell’amministrazione comu­nale ad affrontare con forza tutte le crit­ic­ità, per il bene del ter­ri­to­rio.
Per quan­to riguar­da la sicurez­za del lavoro ha  par­la­to  dell’importanza di garan­tire la tutela dei lavo­ra­tori, come un fat­to non più sin­da­ca­bile sot­to il pro­fi­lo del ricat­to occu­pazionale.
Sul nuo­vo impianto di tem­pra delle rotaie, annun­ci­a­to dall’azienda, Fer­rari ha rib­a­di­to la volon­tà di portare avan­ti la vari­ante urban­is­ti­ca, nel momen­to in cui l’azienda darà le nec­es­sarie garanzie per la real­iz­zazione sicu­ra dell’investimento.
“Voglio vedere le carte, le planime­trie, il prog­et­to vero e pro­prio – ha det­to il sin­da­co — questo è impor­tante per capire la volon­tà dell’azienda di inve­stire sul ter­ri­to­rio in maniera costrut­ti­va, pre­stando la gius­ta atten­zione all’ambiente, alla qual­ità del lavoro, alla sicurez­za e a nuovi inves­ti­men­ti pro­dut­tivi. Siamo quin­di disponi­bili a real­iz­zare la vari­ante ma in pre­sen­za delle garanzie nec­es­sarie. Ques­ta cit­tà non può più per­me­t­ter­si ulte­ri­ori fal­li­men­ti. Jin­dal è comunque un impren­di­tore che sa il fat­to suo – ha affer­ma­to Fer­rari – e questo sicu­ra­mente rap­p­re­sen­ta un buon pun­to di parten­za. Purtrop­po nell’accordo del 2018 è sta­to con­ces­so all’azienda un ter­mine lunghissi­mo, 18 mesi, per comu­ni­care gli inves­ti­men­ti futuri. Dovre­mo aspettare gen­naio per avere una rispos­ta sul futuro  e questo è sta­to un grave errore commes­so dall’amministrazione prece­dente e dal­la Regione”.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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