Imprese e lavoratori in Val di Cornia dal 2001 al 2011
PIOMBINO 29 aprile 2018 - I dati del 9° Censimento industria e servizi, istituzioni pubbliche e non profit dell’ Istat forniscono ampi elementi di conoscenza sulla realtà economica ed occupazionale della Val di Cornia. Del resto indispensabili in ogni ipotesi di riconversione e di rilancio che si voglia perseguire, tanto più supponendo che dalla comunità locale si voglia far pervenire al livelli di governo regionale e nazionale, e perché no europeo, contributi di conoscenza e e di idee fondate.
Il censimento ha rilevato al 31 dicembre 2011 in Val di Cornia 4.026 imprese attive (1) di cui 2.183 (54,22%) a Piombino, 958 (23,79%) a Campiglia, 635 (15,77%) a San Vincenzo, 214 (5,31%) a Suvereto, 36 (0,89%) a Sassetta.
Nel 2001 i dati analoghi davano 3.685 imprese in Val di Cornia, 2.058 (55,85%) a Piombino, 830 (22,52%) a Campiglia, 567 (15,39%) a San Vincenzo, 197 (5,35%) a Suvereto, 33 (0,90%) a Sassetta.
Nel 2011 il peso delle imprese della Val di Cornia sul totale di quelle della provincia di Livorno era pari al 15,48% così distribuito: Piombino 8,39%, Campiglia 3,68%, San Vincenzo 2,44%, Suvereto 0,82%, Sassetta 0,14%.
Nel 2001 in Val di Cornia era pari al 15,02%, a Piombino l’ 8,39%, a Campiglia il 3,38%, a San Vincenzo il 2,31%, a Suvereto lo 0,80%, a Sassetta lo 0,13%.
Gli addetti (2) alle imprese attive nel 2011 in Val di Cornia erano 17.756 di cui 12.696 (71,50%) a Piombino, 3.032 (17,08%) a Campiglia, 1.473 (8,30%) a San Vincenzo, 495 (2,79%) a Suvereto e 60 (0,34%) a Sassetta.
Nel 2001 i dati analoghi davano 15.668 addetti alle imprese attive in Val di Cornia, di cui 11.186 (71,39%) a Piombino, 2.607 (16,64%) a Campiglia, 1.369 (8,74%) a San Vincenzo, 423 (2,70%) a Suvereto, 83 (0,53%) a Sassetta.
Nel 2011 il peso degli addetti alle imprese della Val di Cornia sul totale di quelle della provincia di Livorno era pari al 21,73% così distribuito: Piombino 15,54%, Campiglia 3,71%, San Vincenzo 1,80%, Suvereto 0,61%, Sassetta 0,07%.
Nel 2001 in Val di Cornia era pari al 19,97%, a Piombino il 14,26%, a Campiglia il 3,32%, a San Vincenzo l’1,70%, a Suvereto lo 0,54%, a Sassetta lo 0,11%.
Le unità locali (3) in Val di Cornia nel 2011 erano 4.445 di cui 2.426 (54,58%) a Piombino, 1.047 (23,55%) a Campiglia, 708 (15,83%) a San Vincenzo, 227 (5,11%) a Suvereto, 37 (0,83%) a Sassetta.
Nel 2001 i dati analoghi davano 4.101 unità locali di cui 2.297 (56,01%) a Piombino, 925 (22,56%) a Campiglia, 621 (15,18%) a San Vincenzo, 223 (5,44%) a Suvereto, 35 (0,83%) a Sassetta.
Nel 2011 il peso delle unità locali della Val di Cornia sul totale di quelle della provincia di Livorno era pari al 15,76% così distribuito: Piombino 8,60%, Campiglia 3,71%, San Vincenzo 2,51%, Suvereto 0,80%, Sassetta 0,13%.
I dati analoghi nel 2001 erano: Val di Cornia 15,33%, Piombino 8,58%, Campiglia 3,46%, San Vincenzo 2,32%, Suvereto 0,83%, Sassetta 0,13%.
Nel 2011 in Val di Cornia vi erano 17.025 addetti in unità locali di cui 11.342 (65,92%) a Piombino, 3.588 (20,85%) a Campiglia, 1.668 (9,69%) a San Vincenzo, 547 (3,18%) a Suvereto, 60 (0,35%) a Sassetta.
Nel 2001 i dati analoghi davano 17.136 addetti in Val di Cornia di cui 11.905 (69,47%) a Piombino, 3.064 (17,88%) a Campiglia, 1.579 (9,21%) a San Vincenzo, 506 (2,95%) a Suvereto, 82 (0,48%) a Sassetta.
Nel 2011 il peso degli addetti nelle unità locali della Val di Cornia sul totale di quelle della provincia di Livorno era pari al 18,82% così distribuito: Piombino 12,41%, Campiglia 3,92%, San Vincenzo 1,82%, Suvereto 0,60%, Sassetta 0,07%.
I dati analoghi nel 2001 erano: Val di Cornia 19,26%, Piombino 13,38%, Campiglia 3,44%, San Vincenzo 1,78%, Suvereto 0,57%, Sassetta 0,09%.
Dal punto di vista della suddivisone nei settori economici (4) nel 2011 su 4.026 imprese in Val di Cornia 1.149 (28,54%) operavano nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli (commercio), 498 (12,37%) nelle costruzioni (costruzioni), 474 11,77%) nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (professioni), 449 (11,15%) nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (turismo) , 279 (6,93%) nelle attività manifatturiere (manifattura).
Le prime imprese attive divise per Comune risultano essere
Piombino
611 (27,99%) commercio, 310 (14,20%) professioni, 235 (10,77%) costruzioni, 208 (9,53%) turismo, 142 (6,50%) manifattura,
Campiglia
291 (30,38%) commercio, 139 (14,51%) costruzioni, 90 (9,39%) professioni, 84 (8,77%) turismo, 71 (7,41%) manifattura,
San Vincenzo
174 (27,40%) commercio, 110 (17,32%) turismo, 82 (12,91%) costruzioni, 56 (8,82%) professioni, 54 (8,50%) immobiliari,
Suvereto
64 (29,91%) commercio, 38 (17,76%) costruzioni, 36 16,82%) turismo, 21 (9,81%) manifattura, 16 (7,48%) professioni,
Sassetta
11 (30,56%) turismo, 9 (25,00%) commercio, 4 (11,11%) costruzioni, 2 (5,56%) manifattura, 2 (5,56%) professioni.
Per quel che riguarda gli addetti dipendenti da imprese operanti in Val di Cornia suddivisi per settore i erano 8.135 (45,82%) nel commercio, 2.586 (14,56%) nella manifattura, 1.530 (14,56%) nelle costruzioni, 1.509 (8,50%) nel turismo, 846 (4,76%) nelle professioni.
La situazione degli addetti dipendenti da imprese operanti nei singoli Comuni era:
Piombino
6.711 (52,86%) commercio, 1.926 (15,17%) manifattura, 742 (5,84%) turismo, 722 (5,69%) costruzioni, 545 (4,29%) professioni,
Campiglia
851 (28,07%) commercio, 541 (17,84%) costruzioni, 420 (13,85%) manifattura, 305 (10,06%) turismo, 161 (5,31%) professioni,
San Vincenzo
174 (28,78%) commercio, 346 23,49%) turismo, 183 (12,42%) costruzioni, 118 (8,01%) manifattura, 118 (8,01%) professioni,
Suvereto
138 (27,88%) commercio, 117 (23,64%) manifattura, 97 (19,60%) turismo, 70 (14,14%) costruzioni, 21 (4,48%) professioni,
Sassetta
19 (31,67%) turismo, 14 (23,33%) costruzioni, 11 18,33%) commercio, 5 ( 8,33%) manifattura, 5 ( 8,33%) agricoltura.
Dal punto di vista della suddivisone nei settori economici nel 2011 su 4.445 unità locali in Val di Cornia 1.271 (28,59%) operavano nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli (commercio), 524 (11,79%) nelle costruzioni (costruzioni), 497 (11,18%) nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (professioni), 489 (11,00%) nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (turismo) , 329 (9,25%) nelle attività manifatturiere (manifattura).
Le prime unità locali divise per Comune risultano essere:
Piombino
675 (27,82%) commercio, 323 (13,31%) professioni, 252 (10,39%) costruzioni, 228 (9,40%) turismo, 174 (7,11%) manifattura,
Campiglia
317 (30,28%) commercio, 143 (13,66%) costruzioni, 98 (9,36%) professioni, 93 (8,88%) turismo, 80 (7,64%) manifattura,
San Vincenzo
202 (28,53%) commercio, 119 (16,81%) turismo, 86 (12,15%) costruzioni, 58 (8,19%) professioni, 55 (7,77%) immobiliari,
Suvereto
67 (29,52%) commercio, 39 (17,18%) costruzioni, 38 16,74%) turismo, 21 (9,25%) manifattura, 16 (7,05%) professioni,
Sassetta
11 (29,73%) turismo, 10 (27,03%) commercio, 4 (10,81%) costruzioni, 2 (5,41%) manifattura, 2 (5,41%) professioni.
Per quel che riguarda gli addetti dipendenti da unità locali operanti in Val di Cornia suddivisi per settore i erano 3.343 (19,41%) nel commercio, 4.989 (28,96%) nella manifattura, 1.729 (10,04%) nelle costruzioni, 1.681 (9,76%) nel turismo, 1.179 (6,84%) nel trasporto.
La situazione degli addetti dipendenti da unità locali operanti nei singoli Comuni era:
Piombino
4.192 (36,96%) manifattura, 1.772 (15,02%) commercio, 886 (7,81%) turismo, 779 (6,87%) costruzioni, 660 (4,29%) noleggio,
Campiglia
851 (26,39%) commercio, 660 (17,84%) costruzioni, 509 (14,19%) manifattura, 324 (9,03%) turismo, 184 (5,13%) professioni,
San Vincenzo
466 (27,61%) commercio, 360 21,33%) turismo, 199 (11,79%) costruzioni, 166 (9,83%) manifattura, 114 (6,75%) professioni,
Suvereto
146 (26,69%) commercio, 117 (21,39%) manifattura, 93 (17,00%) turismo, 71 (12,98%) costruzioni, 21 (3,84%) professioni,
Sassetta
18 (30,00%) turismo, 14 (23,33%) costruzioni, 12 20,00%) commercio, 5 ( 8,33%) manifattura, 5 ( 8,33%) agricoltura.
Nella ripartizione territoriale delle imprese fatta eccezione per il settore delle cave collocate prevalentemente nel Comune di Campiglia in tutti gli altri settori è il Comune di Piombino che ne ospita la maggioranza con le punte più alte per acqua, sanità, finanza, professioni.
La ripartizione del totale dei settori è così raffigurata: Piombino 54,22%, Campiglia 22,17%, San Vincenzo 15,77%, Suvereto 5,32%, Sassetta 0,89%.
Nella ripartizione territoriale degli addetti alle imprese fatta eccezione per il settore delle cave nel Comune di Campiglia in tutti gli altri settori è nel Comune di Piombino che si ha maggioranza in tutti gli altri settori con le punte più alte per acqua, istruzione, energia, manifattura.
La ripartizione del totale dei settori è così raffigurata: Piombino 71,50%, Campiglia 17,08%, San Vincenzo 8,30%, Suvereto 2,79%, Sassetta 0,34%.
Nella ripartizione territoriale delle unità locali fatta eccezione per il settore delle cave collocate prevalentemente nel Comune di Campiglia in tutti gli altri settori è il Comune di Piombino che ne ospita la maggioranza con le punte più alte per acqua, sanità, istruzione, professioni, finanza.
La ripartizione del totale dei settori è così raffigurata: Piombino 54,58%, Campiglia 23,55%, San Vincenzo 15,93%, Suvereto 5,11%, Sassetta 0,83%.
Nella ripartizione territoriale degli addetti alle unità locali fatta eccezione per il settore delle cave nel Comune di Campiglia in tutti gli altri settori è nel Comune di Piombino che si ha maggioranza con le punte più alte per energia, manifattura, acqua, istruzione.
La ripartizione del totale dei settori è così raffigurata: Piombino 65,85%, Campiglia 20,83%, San Vincenzo 9,80%, Suvereto 3,18% Sassetta 0,35%.
Note
(1) L’impresa è unità giuridico-economica che produce beni e servizi destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, ha facoltà di distribuire i profitti realizzati ai soggetti proprietari, siano essi privati o pubblici. Il responsabile è rappresentato da una o più persone fisiche, in forma individuale o associata, o da una o più persone giuridiche. Tra le imprese sono comprese: le imprese individuali, le società di persone, le società di capitali, le società cooperative, le aziende speciali di comuni o province o regioni. Sono considerate imprese anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.
Imprese o istituzioni possono quindi svolgere le proprie attività in un unico luogo che costituisce l’unica unità locale, che è anche sede dell’impresa o della istituzione: in questo caso l’unità giuridico-economica è unilocalizzata. Alternativamente una unità giuridica-economica può svolgere le proprie attività in più luoghi, ciascuno dei quali costituisce una singola unità locale: in questo caso l’impresa o l’istituzione è plurilocalizzata.
(2) L’addetto è persona occupata in una unità giuridico economica o in una unità locale, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, Cassa integrazione guadagni ecc.). Comprende il titolare/i dell’impresa partecipante/i direttamente alla gestione, i cooperatori (soci di cooperative che come corrispettivo della loro prestazione percepiscono un compenso proporzionato all’opera resa ed una quota degli utili dell’impresa), i coadiuvanti familiari (parenti o affini del titolare che prestano lavoro manuale senza una prefissata retribuzione contrattuale), i dirigenti, quadri, impiegati, operai e apprendisti.
Non sono stati presi in considerazione nelle imprese né i lavoratori esterni né i lavoratori temporanei. Il loro numero comunque è esiguo rispetto al totale (per esempio a Piombino nel 2011 sono stati censiti nelle imprese 196 lavoratori esterni e 336 lavoratori temporanei e 12.696 addetti. Nel censimento delle unità locali compaiono solo gli addetti.
Nell’occupazione esterna all’impresa si distingue il personale esterno con contratto di collaborazione, in alcuni casi svolto continuativamente nel tempo, coordinato con la struttura organizzativa del datore di lavoro, senza però vincolo di subordinazione, che riceve un compenso a carattere periodico e prestabilito, che non svolge con propria partita Iva una attività di impresa. In particolare, sono classificati come personale esterno le seguenti tipologie di lavoratori: i) gli amministratori non soci, ii) i collaboratori aventi contratto di collaborazione sotto forma di un contratto a progetto e iii) altri lavoratori esterni (i prestatori di lavoro occasionale di tipo accessorio (voucher), gli associati in partecipazione che risultano inscritti alla gestione separata Inps, i lavoratori autonomi dello sport e spettacolo per i quali l’impresa versa i contributi all’ex-ENPALS)
Il lavoratore temporaneo è persona assunta da un’impresa di fornitura di lavoro temporaneo (impresa fornitrice) la quale pone uno o più lavoratori a disposizione di un’altra unità giuridico-economica (impresa o istituzione utilizzatrice) per coprire un fabbisogno produttivo a carattere temporaneo.
(3) L’unità locale è il luogo fisico nel quale un’unità giuridico-economica (impresa, istituzione) esercita una o più attività economiche. L’unità locale corrisponde ad un’unità giuridico-economica o ad una sua parte, situata in una località topograficamente identificata da un indirizzo e da un numero civico. In tale località, o a partire da tale località, si esercitano delle attività economiche per le quali una o più persone lavorano (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico-economica. Costituiscono esempi di unità locale le seguenti tipologie: agenzia, albergo, ambulatorio, bar, cava, deposito, domicilio, garage, laboratorio, magazzino, miniera, negozio, officina, ospedale, ristorante, scuola, stabilimento, studio professionale, ufficio, ecc.
L’analisi per unità locali (e relativa occupazione), e non per unità giuridiche-economiche madre, permette di focalizzarsi quindi sugli insediamenti produttivi effettivamente presenti sul territorio regionale, ovvero sui luoghi in cui sono presenti le strutture deputate alla produzione di beni e alla fornitura di servizi e dove gli occupati svolgono l’effettiva attività lavorativa. I dati sulle unità locali sono pertanto particolarmente adatti per studiare le caratteristiche delle economie locali e dei territori. In questo caso i risultati rilevano le unità locali presenti sul territorio esaminato, anche se facenti capo a unità giuridico-economiche con sede altrove. Analogamente sono escluse le unità locali di unità giuridico-economiche delocalizzate in altri territori.
(4) I settori economici
Agricoltura, agricoltura, silvicoltura e pesca
Cave, estrazione di minerali da cave e miniere
Manifattura, attività manifatturiere
Energia, fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
Acqua, fornitura di acqua reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
Costruzioni, costruzioni
Commercio, commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli
Trasporto, trasporto e magazzinaggio
Turismo, attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
Informazione, servizi di informazione e comunicazione
Finanza, attività finanziarie e assicurative
Immobiliari, attività immobiliari
Professioni, attività professionali, scientifiche e tecniche
Noleggio, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
Istruzione, istruzione
Sanità, sanità e assistenza sociale
Arte e sport, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
Altri servizi, altre attività di servizi
(Foto di Pino Bertelli)