In corteo per difendere il polo siderurgico
PIOMBINO 20 novembre 2012 — Una manifestazione senza dubbio imponente: 10mila partecipanti secondo i sindacati, ottomila secondo la polizia. Piombino e la Val di Cornia sono scesi in piazza per difendere il polo siderurgico piombinese che sta attraversando uno dei momenti più bui della sua storia. All’iniziativa dei sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm hanno aderito commercianti e artigiani che hanno abbassato le saracinesche di botteghe e laboratori nel momento in cui il corteo ha attraversato le vie cittadine. Sono state accese anche numerose fiaccole, in simbolo della speranza. Larga la partecipazione di sindaci e esponenti politici di vario livello. Dal palco Luciano Gabrielli della Fiom ha voluto rilevare come una piazza che ha risposto in modo così compatto “dia forza e coraggio per andare avanti”. Da molti è stato rilanciato un invito al Governo perché garantisca il proprio impegno al rilancio del secondo polo siderurgico italiano. Così ha fatto l’assessore regionale Gianfranco Simoncini, che, dal canto suo, ha assicurato l’impegno della Regione per avere certezze riguardo al piano di risanamento da parte delle banche e per ricercare un nuovo acquirente in grado di rilanciare lo stabilimento di Piombino.
E questo è un argomento di grosso rilievo che reclama più che mai certezze, conoscenza di intenzioni e programmi, valutazioni ponderate e fondate che garantiscano a tutti un’informazione compiuta su una vertenza che coinvolge l’intera economia del comprensorio. Chiaramente, come tutti sanno, non sono questi i tempi di prese di posizione frammentarie basate spesso su notizie approssimative e neanche verificabili. La manifestazione si è conclusa con un intervento del segretario della Uil, Vincenzo Renda.