In definitiva restituiteci il nostro ospedale!
PIOMBINO 18 febbraio 2020 — Mercoledì 19 febbraio, in un’assemblea pubblica che si terrà dalle ore 15 alle ore 19, presso l’Auditorium del Centro Giovani a Piombino, l’Asl presenterà il piano per il potenziamento e la riqualificazione degli ospedali di Cecina e Piombino.
In Regione, hanno denominato questa nuova area geografico-sanitaria “Valli Etrusche” e con questa ci dobbiamo confrontare.
Sotto questo nome, che evoca una notevole sensibilità rispetto le origini della civiltà delle nostre terre, si nasconde invece la nuova razionalizzazione dell’ospedale di Piombino che diventerà “ un tutt’uno” con quello di Cecina. Il futuro che si prospetta è tutt’altro che roseo.
Il polo ospedaliero di Villamarina, dopo aver perso un pezzo dopo l’altro, l’ultimo in ordine di tempo la chiusura del reparto maternità, rischia di essere ulteriormente depotenziato. I prossimi reparti a rischio chiusura sono chirurgia e cardiologia.
Nel nuovo piano sanitario si parla di “rotazione dei medici” tra i due poli ospedalieri, a svantaggio del nostro ospedale e di tutti i piombinesi, che si ritroveranno a non avere più un cardiologo di riferimento e a dover ricorrere e… correre all’ospedale di Cecina anche per un banale intervento chirurgico.
A “ ruotare “, parliamoci chiaro, saremo soprattutto noi cittadini che, in base alle prestazioni di cui avremo bisogno, ci dovremo rivolgere ora a uno, ora all’altro ospedale.
Ancora più tragica si prospetterà la situazione che si verrà a creare a seguito della chiusura del reparto di chirurgia, vuoi per i pensionamenti dei medici più anziani, vuoi per il trasferimento di quelli ancora in servizio.
Questo reparto, elemento chiave del nostro ospedale, un tempo una vera eccellenza, se chiuso, produrrà il depotenziamento di tutta Villamarina.
E purtroppo non è tutto: essendoci un ospedale unico per le realtà della Val di Cornia, Piombino e Cecina dovranno suddividersi anche le risorse stanziate per l’acquisto di nuove strumentazioni.
Tutto ciò comporterà non solo l’impoverimento dell’ospedale ma anche dei servizi offerti dal pronto soccorso che non potrà avere, in futuro, i medici e i dispositivi necessari per fronteggiare le emergenze più critiche.
Ma possiamo tollerare una situazione del genere? Noi riteniamo di no, riteniamo che sia profondamente ingiusto.
Il nostro ospedale non può ulteriormente perdere pezzi, ma, al contrario necessita di essere potenziato.
Il Comitato Salute Pubblica, dando voce alle richieste dei cittadini di Piombino e della Val di Cornia , chiede e pretende , non solo di non privarci dei reparti di cardiologia e chirurgia ma anche che il punto nascita sia riaperto “in deroga” e che sia garantita la presenza di un ginecologo per le emergenze delle donne.
In definitiva restituiteci il nostro ospedale!
Vi chiediamo di essere presenti e partecipare numerosi all’incontro di mercoledì nel quale esprimeremo le nostre richieste e tenteremo di avviare insieme ai responsabili della SdS — Società della Salute — Valli Etrusche, un percorso partecipato , affinché Piombino abbia un ospedale e servizi sanitari adeguati.
Comitato Salute Pubblica Piombino — Val di Cornia