LA PREFETTURA NE HA AGGIUDICATI 390 IN VAL DI CORNIA E IN VAL DI CECINA

In diminuzione i posti per richiedenti asilo

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PIOMBINO 26 aprile 2019 – 300 posti a Piom­bi­no e 45 a Suvere­to per l’ac­coglien­za dei cit­ta­di­ni stranieri extra­co­mu­ni­tari richieden­ti pro­tezione inter­nazionale. Sono i risul­tati dei ban­di del­la Prefet­tura di Livorno per l’accoglienza nel peri­o­do dal 1° mag­gio 2019 al 30 aprile 2021.
45 pos­tia Suvere­to saran­no gesti­ti dal­la Soci­età S.R.L. Oltreil­mare pres­so la strut­tura La Vival­da in local­ità San Loren­zo a Suvere­to, 50 posti a Piom­bi­no dall’ Asso­ci­azione Croce Rossa pres­so la strut­tura ex scuo­la Fran­ciana in local­ità Fran­ciana a Piom­bi­no. È la con­clu­sione del­la gara euro­pea a pro­ce­du­ra aper­ta per  un accor­do quadro per l’af­fi­da­men­to dei servizi di ges­tione di cen­tri col­let­tivi di accoglien­za con capac­ità ricetti­va mas­si­ma di 50 posti emana­ta a suo tem­po dal­la Prefet­tura di Livorno.
I prezzi a base di gara era­no

  • Servizio di ges­tione di cen­tri di accoglien­za mes­si a dis­po­sizione dal con­cor­rente 23 euro pro capite pro die
  • For­ni­tu­ra del Kit (ad esclu­sione del­la sche­da tele­fon­i­ca) 150 euro per sin­go­lo kit.

La Croce Rossa ha offer­to un rib­as­so dell’1%, Oltreil­mare nes­sun rib­as­so.
Sem­pre la Croce Rossa di Piom­bi­no gestirà 250 posti rag­grup­pati in 5 reti di unità abi­ta­tive di 50 ospi­ti cias­cu­na pres­so la strut­tura “La Car­avel­la” sita in local­ità Cam­po ai Fagi­oli in Piom­bi­no.
È la con­clu­sione del ban­do del­la stes­sa Prefet­tura di Livorno per l’individuazione di strut­ture per l’ac­coglien­za per cit­ta­di­ni stranieri extra­co­mu­ni­tari richieden­ti pro­tezione inter­nazionale pres­so strut­ture cos­ti­tu­ite in cen­tri di sin­gole unità abi­ta­tive con capac­ità ricetti­va fino ad un mas­si­mo di 50 posti com­p­lessivi.
I prezzi a base di gara era­no

  • Servizio di ges­tione di cen­tri di accoglien­za mes­si a dis­po­sizione dal con­cor­rente 18 euro pro capite pro die
  • For­ni­tu­ra del Kit (ad esclu­sione del­la sche­da tele­fon­i­ca) 150 euro per sin­go­lo kit.

Ben diver­sa (cfr l’articolo pub­bli­ca­to da Stile libero Idee dal­la Val di Cor­nia “In Val di Cor­nia i numeri più alti di richieden­ti asi­lo”, ndr) la situ­azione rispet­to alla con­clu­sione del prece­dente ban­do che ha cop­er­to il peri­o­do dal 1° mag­gio 2017 al 30 aprile 2019 sen­za dis­tinzione sul­la dimen­sione delle strut­ture. I posti asseg­nati era­no sta­ti in Val di Cor­nia 596 di cui 390 a Piom­bi­no, 117 a Campiglia, 16 a San Vin­cen­zo, 73 a Suvere­to così sud­di­visi per gestore, strut­tura, local­ità e numero dei posti:
Homo Dio­gene, via del­la Resisten­za, Piom­bi­no, 8 posti
CRI Piom­bi­no Fran­ciana, Piom­bi­no, 50 posti
CRI Piom­bi­no, La Car­avel­la local­ità Cam­po ai Fagi­oli, Piom­bi­no, 300 posti
CoeSo, Cam­po all’Olmo, Piom­bi­no, 8 posti
Xenia, Le Guin­zane, Piom­bi­no, 24 posti
Homo Dio­gene, Hotel La Rosa dei Ven­ti, Campiglia, 110 posti
CoeSo, via Puc­ci­ni, Campiglia, 7 posti
CRI San Vin­cen­zo, via Aure­lia, San Vin­cen­zo, 12 posti
CRI San Vin­cen­zo, via Puc­ci­ni, San Vin­cen­zo, 4 posti
Art. 2, Pog­gio al Tur­co, Suvere­to, 19 posti
Oltreil­mare, La Vival­da, Suvere­to, 54 posti.
L’importo a base d’asta era sta­to deter­mi­na­to in 33,85 euro (oltre Iva ove dovu­ta) pro-capite e pro-die. L’offerta più bas­sa era sta­ta di 31,98 euro.

La Soci­età S.R.L. Oltreil­mare si è aggiu­di­ca­ta anche 45 posti a Ceci­na per cui il numero dei posti nel­la Val di Cor­nia e nel­la Val di Ceci­na sarà nei prossi­mi due anni pari a 390. Nel 2017 era­no 657 così come dimostra­no gli Indi­ca­tori di salute Zona B.V. di Ceci­na, V. di Cor­nia pub­bli­cati il 5 dicem­bre 2018 dal­la regione Toscana:

L’ente gestore deve assi­cu­rare i seguen­ti servizi:

A) SERVIZIO DI GESTIONE AMMINISTRATIVA
Il servizio com­prende:

  • la reg­is­trazione del­lo straniero e la tenu­ta di una sche­da indi­vid­uale con modal­ità anche infor­matiche in cui sono anno­tati: i dati ana­grafi­ci e le altre infor­mazioni rel­a­tive all’ingresso e alle dimis­sioni del­lo straniero dal cen­tro, le entrate e le uscite gior­naliere, i servizi ed i beni ero­gati, nonché gli effet­ti per­son­ali con­seg­nati in cus­to­dia sec­on­do le speci­fiche tec­niche;
  • il rilas­cio allo straniero di un tesseri­no (badge) da uti­liz­zare per la reg­is­trazione delle entrate e delle uscite tramite appos­i­to sis­tema di ril­e­vazione auto­mati­co delle pre­sen­ze, ad esclu­sione dei cen­tri ove l’entrata e l’uscita degli stranieri non sono con­sen­tite. Il rilas­cio del badge ed il sis­tema di ril­e­vazione auto­mati­co delle pre­sen­ze pos­sono essere sos­ti­tu­iti, nei casi espres­sa­mente autor­iz­za­ti dal­la Prefet­tura, da un tesseri­no di riconosci­men­to recante la fotografia del­lo straniero e da un reg­istro delle pre­sen­ze car­taceo pre­ven­ti­va­mente vidi­ma­to dal­la Prefet­tura stes­sa.
    la reg­is­trazione dei vis­i­ta­tori con anno­tazione degli estre­mi del provved­i­men­to autor­iz­za­ti­vo, se pre­vis­to, e l’assistenza, sul­la base delle indi­cazioni del­la Prefet­tura, dei vis­i­ta­tori ammes­si al cen­tro;
  • la comu­ni­cazione gior­naliera alla Prefet­tura, sec­on­do le modal­ità dal­la stes­sa indi­cate, delle pre­sen­ze gior­naliere nel cen­tro;
  • i servizi final­iz­za­ti alle attiv­ità di comu­ni­cazione e di noti­fi­ca degli atti rel­a­tivi ai pro­ced­i­men­ti di esame delle domande di pro­tezione inter­nazionale;
  • i servizi final­iz­za­ti alle attiv­ità di comu­ni­cazione di ogni altro atto o provved­i­men­to riguardante la per­ma­nen­za del­lo straniero nel cen­tro sec­on­do modal­ità infor­matiche stan­dard­iz­zate;
  • le for­ni­ture di econo­ma­to, con­sis­ten­ti in beni di ordi­nario con­sumo, per il fun­zion­a­men­to degli uffi­ci dell’ente gestore.

B) SERVIZIO DI ASSISTENZA GENERICA ALLA PERSONA
Il servizio com­prende:

  • il servizio di medi­azione linguistico–culturale. Il servizio è orga­niz­za­to mediantel’impiego di un adegua­to numero di medi­a­tori lin­guis­ti­co-cul­tur­ali di ses­so maschile e di ses­so fem­minile in modo stru­men­tale agli altri servizi presta­ti nel cen­tro, garan­ten­do la cop­er­tu­ra delle prin­ci­pali lingue par­late dagli stranieri pre­sen­ti;
  • il servizio di infor­mazione. Il servizio assi­cu­ra, attra­ver­so l’impiego di per­son­ale qual­i­fi­ca­to, l’informazione sul­la nor­ma­ti­va con­cer­nente l’immigrazione, lapro­tezione inter­nazionale, la tutela delle vit­time di trat­ta e i rim­pa­tri volon­tari assis­ti­ti, le garanzie per i minori non accom­pa­g­nati e i dirit­ti e doveri del­lo straniero, anche attra­ver­so la dif­fu­sione di mate­ri­ale infor­ma­ti­vo, tradot­to nelle prin­ci­pali lingue par­late dagli stranieri pre­sen­ti nel cen­tro, e comunque in: inglese, francese, spag­no­lo e arabo. Il servizio com­prende altresì l’informazione sulle regole com­por­ta­men­tali vigen­ti nel cen­tro det­tagli­ate in appos­i­to rego­la­men­to da con­seg­nare agli stranieri a cura dell’ente gestore, anch’esso tradot­to nelle prin­ci­pali lingue par­late;
  • il servizio di assis­ten­za sociale. Il servizio è final­iz­za­to alla val­u­tazione delle situ­azioni per­son­ali, anche con rifer­i­men­to alla indi­vid­u­azione di par­ti­co­lari esi­gen­ze che richiedono una seg­nalazione tem­pes­ti­va al medico respon­s­abile san­i­tario del cen­tro di cui all’articolo 7, che provvede alla pre­sa in cari­co e alla indi­vid­u­azione dei per­cor­si di assis­ten­za e cura più adeguati. Il servizio assi­cu­ra altresì l’assistenza ai minori con la pre­dis­po­sizione di mis­ure di pre­ven­zione e di tutela all’interno del cen­tro, nonché l’inserimento sco­las­ti­co degli stes­si con le rel­a­tive attiv­ità didat­tiche ed orga­niz­zazione del tem­po libero;
  • il servizio di dis­tribuzione, con­ser­vazione e con­trol­lo dei pasti. Il servizio è assi­cu­ra­to in con­for­mità alla nor­ma­ti­va nazionale ed euro­pea in mate­ria di sicurez­za ali­menta­re;
  • il servizio di lavan­de­ria. Il servizio assi­cu­ra il lavag­gio e l’asciugatura del ves­tiar­i­o­con­seg­na­to in dotazione agli stranieri, con fre­quen­za peri­od­i­ca in con­sid­er­azione delle neces­sità e dei tem­pi di per­ma­nen­za di cias­cuno, e comunque almeno set­ti­manale, nonché la rac­col­ta e la ricon­seg­na del ves­tiario puli­to. Il servizio com­prende altresì la mes­sa a dis­po­sizione dell’occorrente per il lavag­gio di pic­col­i­in­du­men­ti, da effet­tuare a cura degli stranieri;
  • il servizio di trasporto. Il servizio assi­cu­ra il trasporto degli stranieri pre­sen­ti nei cen­tri per il rag­giung­i­men­to degli uffi­ci di Polizia e dell’Autorità Giudiziaria, del­la com­mis­sione ter­ri­to­ri­ale per il riconosci­men­to del­la pro­tezione inter­nazionale, nonché delle strut­ture san­i­tarie sec­on­do le indi­cazioni del medico respon­s­abile del cen­tro.

C) SERVIZIO DI ASSISTENZA SANITARIA

  • Tut­ti i migranti ospi­ti dei cen­tri han­no acces­so alle prestazioni del servizio san­i­tar­i­on­azionale. A tal fine, l’ente gestore pone in essere le pro­ce­dure nec­es­sarie per l’iscrizione degli stranieri al servizio san­i­tario nazionale o per il rilas­cio del tesseri­no STP in relazione alla posizione giuridi­ca degli stes­si.
    E’ inoltre assi­cu­ra­to un servizio com­ple­mentare di assis­ten­za san­i­taria cal­i­bra­to inre­lazione alla tipolo­gia ed alla dimen­sione dei cen­tri, sec­on­do quan­to pre­vis­to nelle speci­fiche tec­niche.
    Sono in ogni caso assi­cu­rati la visi­ta med­ica d’in­gres­so nonché, al ricor­rere delle esi­gen­ze, gli inter­ven­ti di pri­mo soc­cor­so san­i­tario final­iz­za­ti all’accertamento di patolo­gie che richiedono mis­ure di iso­la­men­to o vis­ite spe­cial­is­tiche o per­cor­si diag­nos­ti­ci e/o ter­apeu­ti­ci pres­so le strut­ture san­i­tarie pub­bliche ed all’accertamento di situ­azioni di vul­ner­a­bil­ità.

D) FORNITURA, TRASPORTO E CONSEGNA DI BENI
Il servizio com­prende la for­ni­tu­ra, trasporto e con­seg­na dei seguen­ti beni:

  • effet­ti let­terec­ci;
  • prodot­ti per l’igiene per­son­ale;
  • kit di pri­mo ingres­so (ves­tiario e sche­da tele­fon­i­ca); — pock­et mon­ey;
  • mate­ri­ale sco­las­ti­co per i minori.

Gli immi­grati nei cen­tri di accoglien­za era­no il 31 mar­zo 2018 in Italia 121.994. La Toscana ne ospi­ta­va 8.688 pari al 7% del totale. La dis­tribuzione tra regioni è illus­tra nel­la tabel­la seguente:

Può fare doman­da per la pro­tezione inter­nazionale lo straniero che inten­da chiedere pro­tezione allo Sta­to ital­iano per­ché fugge da per­se­cuzioni, tor­ture o dal­la guer­ra, anche se ha fat­to ingres­so in Italia in modo “irre­go­lare” ed è pri­vo di doc­u­men­ti. Il richiedente pro­tezione inter­nazionale (richiedente asi­lo) è dunque una per­sona che ha pre­sen­ta­to richi­es­ta di pro­tezione inter­nazionale ed è in atte­sa del­la deci­sione sul riconosci­men­to del­lo sta­tus di rifu­gia­to (pro­tezione inter­nazionale) o di altra for­ma di pro­tezione (sus­sidiaria, uman­i­taria).
Sono tre le forme di pro­tezione

RIFUGIATO (TITOLARE DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE)
È una per­sona che ha un tim­o­re fonda­to di essere perse­gui­tata, nel pro­prio Paese di orig­ine o, se non ha una cit­tad­i­nan­za, di res­i­den­za abit­uale, per motivi di: raz­za, reli­gione, nazion­al­ità, apparte­nen­za ad un grup­po sociale,  opin­ione polit­i­ca e non vuole o non può rice­vere pro­tezione e tutela dal­lo Sta­to di orig­ine o dal­lo Sta­to in cui abbia risiedu­to abit­ual­mente.
Com­por­ta il rilas­cio di un per­me­s­so di sog­giorno per asi­lo politi­co del­la dura­ta di 5 anni

PROTEZIONE SUSSIDIARIA
È la pro­tezione che viene accor­da­ta  ad un cit­tadi­no  non apparte­nente all’Unione Euro­pea, o apolide  che non possiede i req­ui­si­ti per essere riconosci­u­to come rifu­gia­to, ma nei cui con­fron­ti sus­sistono fon­dati motivi  di ritenere che se tor­nasse  nel Paese di orig­ine, o nel Paese nel quale  ave­va la pro­pria dimo­ra abit­uale cor­rerebbe un ris­chio effet­ti­vo di  subire un grave dan­no, e il quale  non può o non vuole, a causa di tale ris­chio, avvaler­si del­la pro­tezione  di det­to paese.
Com­por­ta il rilas­cio di un per­me­s­so di sog­giorno per pro­tezione sus­sidiaria del­la dura­ta di 3 anni con­vert­ibile in per­me­s­so per lavoro.

PROTEZIONE UMANITARIA
Le ques­ture pos­sono rilas­cia­re un per­me­s­so di sog­giorno per motivi uman­i­tari tutte le volte in cui le Com­mis­sioni Ter­ri­to­ri­ali, pur non ravvisan­do gli estre­mi per la pro­tezione inter­nazionale, rilevi­no “gravi motivi di carat­tere uman­i­tario” a cari­co del richiedente asi­lo.
Il per­me­s­so di sog­giorno per motivi uman­i­tari ha la dura­ta di 1 anno e, se in pos­ses­so di pas­s­apor­to, può essere con­ver­ti­to in per­me­s­so di sog­giorno per motivi di lavoro.

Sot­to pos­sono essere let­ti i dati sulle domande esam­i­nate con le deci­sioni sul riconosci­men­to del­lo sta­tus di rifu­gia­to (pro­tezione inter­nazionale) o di altra for­ma di pro­tezione (sus­sidiaria, uman­i­taria) dal 2015 al 2018 in Italia:

Come si vede chiara­mente il 60% dei richieden­ti non ave­vano dirit­to a nes­suna pro­tezione inter­nazionale ed il dato è costante fin dal 2015.

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