In JSW accelerazione sorprendente e pericolosa
PIOMBINO 26 aprile 2020 — Il mondo imprenditoriale preme per accelerare la piena ripresa del lavoro, ma dal mondo scientifico vengono esortazioni alla prudenza.
Ci giunge notizia che JSW Steel Italy Piombino stia richiamando al lavoro diverse decine di lavoratori per il giorno 27 aprile, con ciò anticipando di fatto la riapertura della azienda di una settimana rispetto al 4 maggio, data di passaggio dalla fase 1 alla fase 2 a livello nazionale. L’ incauto meccanismo burocratico del silenzio-assenso, di recente adottato per le domande di esenzione dal blocco della produzione, non deve essere ora la foglia di fico che nasconde i problemi reali. Un nuovo protocollo per la protezione sul lavoro dal rischio biologico è stato appena firmato a livello nazionale ed è uscito su qualche quotidiano il 24 aprile. Questo protocollo, integrato e potenziato rispetto al precedente, rende necessaria una revisione della applicazione delle misure di prevenzione in fabbrica, con una attenta analisi reparto per reparto, cosa che necessariamente richiede del tempo. Non c’è alcuna notizia che ci consenta di credere che tale revisione sia stata fatta. Pertanto si aggiungono ulteriori motivi di allerta rispetto alla carenze che avevamo già individuato (vedi nostro comunicato del 19 aprile 2020). Ribadiamo che il problema non è di pertinenza esclusiva dell’ azienda e dei lavoratori JSW, ma di tutta la collettività piombinese, perché un eventuale focolaio epidemico incontrollato in azienda coinvolgerebbe presto tutta la città (e i paesi limitrofi). Ciò comporta competenze dirette di controllo della situazione non solo da parte della ASL, ma anche da parte della amministrazione locale, enti che devono essere coinvolti e che si devono pronunciare. In fabbrica le organizzazioni sindacali devono informare e far partecipi delle scelte i lavoratori JSW, a partire da tutta la Rsu.
In conclusione riteniamo che l’accelerazione impressa dall’ azienda sia non solo sorprendente ma anche pericolosa. Il prezzo per eventuali passi falsi si pagherebbe in vite umane e non potrà passare sotto silenzio in tutte le sedi competenti.
Coordinamento art. 1- Camping CIG
(Foto di Pino Bertelli)