Franchi presidente ma anatra zoppa
PIOMBINO 13 ottobre 2014 — È Alessandro Franchi, Sindaco di Rosignano, il nuovo Presidente della Provincia di Livorno. Franchi è risultato eletto con il 51,95% (pari a 48.767 voti ponderati) avendo avuto la meglio su Giuliano Parodi, Sindaco di Suvereto, che ha ottenuto il 48,05% (pari a 45.104 voti ponderati).
Il Consiglio Provinciale risulta così composto:
Presidente e Consiglio Provinciale sono stati eletti dai sindaci e dai consiglieri dei Comuni rientranti nel territorio della provincia di Livorno attraverso un voto che è stato ponderato sulla base di un indice determinato in relazione alla popolazione complessiva della fascia demografica del Comune di appartenenza. Ciascun elettore poteva esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere provinciale compreso nelle seguenti liste:
L’affluenza finale al voto è stata dell’ 87,24% , ovvero 253 voti espressi su un totale di 290 aventi diritto. Nel seggio di Livorno hanno votato 185 elettori su 203, con una percentuale del 91.13%, in quello di Portoferraio i votanti sono stati 68 su 87, pari al 78,16%. Appare chiaro che su Franchi sono confluiti non solo i voti degli amministratori del Partito Democratico ma anche quelli di Forza Italia, che presentavano pur tuttavia liste diverse, mentre su Parodi si sono riversati i voti delle varie liste civiche, del Movimento5Stelle e di Rifondazione Comunista riunite in Assemblea Democratica.
Il risultato finale raffigura un Consiglio nel quale la maggioranza relativa, ma non quella assoluta, è in mano ad Assemblea Democratica ed il Presidente non ha una sua maggioranza. La classica situazione dell’ anatra zoppa. Del resto Franchi pur essendo stato eletto anche con i voti di Forza Italia, che non aveva espresso un candidato presidente, non è il frutto di un accordo né politico né programmatico tra Partito Democratico e Forza Italia a meno che un simile accordo sia avvenuto sottobanco.
Insomma l’attività della Provincia non comincia sotto i migliori auspici.
La Provincia, fino alla sua abrogazione prevista dalla legge costituzionale in discussione in Parlamento, mantiene funzioni legate alla programmazione e pianificazione in materia di ambiente, trasporto, rete scolastica, alla elaborazione dati, all’assistenza tecnico-amministrativa per gli enti locali, alla gestione dell’edilizia scolastica, al controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e alla promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale.