Collaboratori al Ministero dell’ambiente
PIOMBINO 9 settembre 2014 — Che ci sia bisogno di trasparenza nella pubblica amministrazione è un fatto ormai non più in discussione. Ed è lodevole che si faccia particolare esercizio di trasparenza nel sito del Ministero dell’ambiente, un dicastero nel quale, per la prima volta nella storia, la Val di Cornia risulta rappresentata da un esponente politico nato e a lungo attivo in questo territorio. Non è una ragione validissima ma si può capire come la gente del comprensorio guardi, quindi, al Ministero dell’ambiente con più attenzione di quanta non ne dedichi ad altri settori del governo.
Proprio nella volontà di rendere l’ ”amministrazione trasparente” è stato pubblicato e si può leggere nel sito del Ministero dell’ambiente (indirizzo: http://www.minambiente.it/pagina/uffici-di-diretta-collaborazione-con-gli-organi-di-indirizzo-politico‑0) l’elenco dei consulenti e dei collaboratori negli uffici di “diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico”.
L’elenco riporta 25 nominativi con incarichi diversi (nel precedente governo erano 20). I dati comuni a tutti i 25 consulenti e collaboratori riguardano la nomina avvenuta per decreto ministeriale e la durata dell’incarico indicato nella “fine del mandato governativo”. Nel sito sono riportati anche i diversi compensi lordi annui percepiti per lo svolgimento del lavoro. Per tre incaricati (Massimiliano Atelli, capo della segreteria tecnica del ministro, Paolo Grasso vice capo ufficio gabinetto e Giuseppe Leotta vice capo ufficio gabinetto non sono stati indicati i compensi) per gli altri 22 lo Stato, quindi noi contribuenti, paga complessivamente 1.191.768,99 euro lordi annui. Si passa dal massimo di 132.130.44 euro percepiti dal capo di gabinetto Guido Carpani, al minimo di 25.000 che costituiscono il compenso della collaboratrice Elisabetta Belli.
L’elenco, che appare nel sito del Ministero dell’ambiente, è aggiornato al 15 maggio 2014. È pensabile e prevedibile che, continuando la necessaria operazione trasparenza stimolata dal Governo Renzi, eventuali altri futuri incarichi o consulenze, decretati dal ministero, siano resi noti, con la stessa modalità, in un successivo aggiornamento dello stesso elenco.
I nomi di 23 dei 25 incaricati sono per lo più ignoti alla Val di Cornia ed in genere della bassa provincia di Livorno, territorio che invece ha conoscenza di due nomi.
Il primo è quello dell’ex sindaco di Cecina, Paolo Pacini, il quale ha avuto un incarico istituzionale come “Capo delle segreteria del sottosegretario Velo” sancito da un decreto ministeriale del 12 giugno 2014. Pacini, 61 anni, riceve un compenso lordo annuo di 61.399,95 euro e, al ministero, ha presentato un curriculum nel quale viene elencata una vasta attività di amministratore pubblico, di docente di materie tecnico scientifiche dal 1976 al 2009, di presenza in ruoli di vertice negli organismi di rappresentanza di Comuni, Province e Autorità di ambito, di dirigente in aziende e enti di promozione turistica.
Il secondo nome, conosciuto in Val di Cornia, è quello della piombinese Antonella Pozzi, impiegata storica della federazione del Pci prima e del Pd poi. La Pozzi ha avuto l’incarico di “Collaboratore presso la segreteria del sottosegretario di Stato” con un decreto ministeriale del 31 marzo 2014. La sua collaborazione è iniziata il 7 aprile 2014 e finirà con il mandato del Governo Renzi percependo annualmente un compenso lordo di 40.000 euro.
Nel curriculum presentato al ministero viene indicata una esperienza lavorativa che inizia a novembre 1981 (fino al dicembre 1993) come segretaria amministrativa alle dipendenze della Federazione provinciale del Pci. Da gennaio 1994 a giugno 2006 la Pozzi, secondo quel che si legge nel suo curriculum, ha come datore di lavoro il vicepresidente della Camera dei Deputati (ndr: all’epoca era Fabio Mussi) e svolge mansioni di responsabile della segreteria del parlamentare.
Da luglio del 2006 a marzo 2014, prima di arrivare al ministero dell’Ambiente, la Pozzi dichiara di essere stata dipendente della Federazione del Pd Val di Cornia-Elba dove svolgeva mansioni che lei indica con lo stesso identico testo riportato per descrivere i vecchi compiti da segretaria amministrativa del Pci e cioè: “Esecuzione e gestione bilanci, Responsabile della segreteria generale, Responsabile nella presentazione delle liste e dei candidati alle elezioni, Committente Responsabile, Responsabile organizzazione delle campagne elettorali, Redazione di comunicati stampa, realizzazione di materiale informativo e comunicativo, Organizzazione distribuzione materiale pubblicitario”.
Diplomata all’Istituto tecnico commerciale di Piombino, la Pozzi scrive nelle “capacità e competenze relazionali” e nelle “capacità tecniche” del suo curriculum due testi nei quali fa esplicito riferimento alla sua attività svolta nel Partito.
Infine il curriculum consegnato per l’incarico al ministero dell’Ambiente riporta tra le “capacità e competenze artistiche” il testo: “Abilità nella geometria e nel disegno tecnico”.
Quando si aiutano i nostri compagni non si infrange nessuna regola. Inoltre quando una persona ha frequentato il primo partito della sinistra ne esce pieno di risorse ed esperto in moltissimi settori. Però non ho mai visto politici e collaboratori del partito mettere un attività in proprio e avere successo.. Certo è più facile stare vicino alla politica.