Il 18 prossimo incontro a Roma con JSW Steel Italy
PIOMBINO 7 febbraio 2020 — Il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, ha convocato per il 18 febbraio prossimo una riunione con JSW Steel Italy, istituzioni e organizzazioni sindacali presumibilmente per fare il punto della situazione piombinese:
In precedenza
PIOMBINO 4 febbraio 2020 — Abbiamo chiesto un incontro ai vertici di Jsw, è indispensabile avere risposte dall’azienda per smarcarci dalle dinamiche che inchiodano Piombino e programmare il futuro.
Attualmente, molte delle partite aperte della nostra città dipendono inevitabilmente anche dai progetti di Jsw per lo stabilimento piombinese. Per questo il Comune deve conoscere quali sono le azioni che l’azienda vuole mettere in campo per andare avanti con i propri progetti come la pianificazione territoriale, per fare un esempio, strumento indispensabile per il rilancio della città. Jsw ha in concessione delle aree di proprietà del Comune e non si può pensare di mettere in pausa il lavoro sul piano strutturale perché non è chiaro cosa l’azienda vorrà fare di quei terreni. Piombino è sotto scacco a causa dei rinvii e della poca chiarezza sui progetti di Jindal: non è pensabile che la città continui a dipendere in tutto e per tutto da un privato che non dà certezze, da un’acciaieria di cui non è chiaro il futuro. Piombino deve guardare avanti e smarcarsi dal continuo tira e molla tra l’azienda e le istituzioni. Sembra che l’obiettivo del nuovo interlocutore del Governo sulla vicenda piombinese, la sottosegretaria allo Sviluppo Economico Alessia Morani, sia ancora una volta quello di portare a termine gli impegni dell’Accordo di Programma. Ribadisco la necessità di formulare un nuovo atto complessivo che faccia dell’acciaieria uno degli ingredienti di un piano più ampio. Comunque, a prescindere dall’incaricato del Governo che se ne occuperà, intanto abbiamo chiesto un incontro ai vertici di Jsw: non si può più aspettare. Dopo l’incontro convocheremo una nuova assemblea pubblica per confrontarci con i cittadini, i sindacati e le associazioni sulle novità che ci auguriamo emergano dalla riunione con l’azienda.
Francesco Ferrari
FIRENZE 28 gennaio 2020 — La Regione Toscana e il Comune di Piombino chiedono un incontro urgente al ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, preoccupati per la richiesta di proroga di 4 mesi da parte di JSW Steel Italy per la presentazione della cosiddetta fase 2 del piano industriale, quella per la produzione di acciaio basata su tecnologie sostenibili.
Il presidente Enrico Rossi e il sindaco Francesco Ferrari chiedono al ministro “di poter valutare la situazione e, soprattutto, precisare le modalità ed i tempi con cui dare seguito agli impegni istituzionali assunti, ad oggi più che mai necessari per il futuro dell’unico produttore italiano di acciai lunghi”.
Di seguito il testo completo della lettera.
TOSCANANotizie
Egregio Ministro,
lo scorso venerdì 24 gennaio, JSW Steel Italy Piombino S.p.A. (proprietaria delle ex-acciaierie Lucchini di Piombino) ha inviato una lettera ai firmatari pubblici dell’Accordo di Programma per il “progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo (ai sensi dell’articolo 252 D.lgs. 152/2006)” nella misura in cui l’azienda era tenuta, 18 mesi dopo la firma del 24/07/2018, alla presentazione della cosiddetta fase 2 del piano industriale, ovvero gli investimenti per una produzione di acciaio basata su tecnologie sostenibili (es. forni elettrici a basso impatto ambientale).
Come riportato anche dagli organi di stampa, JSW Steel Italy ha invece inviato venerdì scorso una lettera con richiesta di proroga del termine di 4 mesi subordinata anche al rispetto degli impegni pubblici – di cui al suddetto accordo di programma — entro successivi ulteriori 4 mesi. Tali impegni, come potranno riferirle, sono stati oggetto di un recente incontro tra soggetti pubblici sull’area di crisi industriale complessa di Piombino avvenuto al suo Ministero lo scorso 16 gennaio.
Ovviamente lei stesso ha avuto modo di incontrare Mr. Sajjan Jindal che, anche in questa lettera per tramite dei rappresentanti italiani del gruppo, conferma di voler procedere alla seconda fase degli investimenti (dopo aver già iniziato ad investire sui laminatoi), pur scontando dei ritardi anche a causa di un mercato dell’acciaio complicato ed a fronte di commesse da parte di RFI inferiori allo storico aggiudicato su Piombino o alla situazione di cui beneficiano i concorrenti nelle gare dei rispettivi paesi di appartenenza.
Come potrà immaginare il territorio ed i sindacati sono molto preoccupati del rinvio e, pertanto, siamo a chiederle come Presidente della Regione Toscana e Sindaco di Piombino un incontro urgente al fine di poter valutare la situazione.
D’altronde anche Regione Toscana e Comune di Piombino dal 2014 sono impegnati sugli aspetti ambientali, infrastrutturali, occupazionali dell’area di crisi al fine di preservarne l’attrattività per il nuovo investitore (prova ne è, ad esempio, la firma di un accordo di programma di valenza urbanistica nel 2019 con Regione e Comune in risposta ad una richiesta aggiuntiva da parte di Mr. Jindal, ovvero la possibilità di realizzare un nuovo laminatoio per la tempra delle rotaie originariamente non previsto).
Certi della sua attenzione per il secondo polo siderurgico italiano, peraltro complementare e non sostitutivo dell’Ilva di Taranto, restiamo in attesa di una convocazione da parte sua.
Enrico Rossi e Francesco Ferrari