Incontro su eccidio delle foibe ed esodo istriano
PIOMBINO 7 febbraio 2020 — Giovedì 13 febbraio alle 16, in occasione del Giorno del Ricordo, istituito con la legge 92 del marzo 2004, il Comune di Piombino organizza, insieme a Istoreco Livorno, un incontro all’Archivio storico cittadino dal titolo “Partenze e approdi: l’Alto Adriatico e l’esodo giuliano/dalmata”.
L’incontro sarà introdotto da Catia Sonetti, direttrice di Istoreco Livorno, a cui seguiranno gli interventi del sindaco Francesco Ferrari, di Enrico Miletto, docente dell’Università di Torino e ricercatore presso l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, e di Sergio Pasquali dell’associazione nazionale Venezia Giulia Dalmazia provincia di Livorno.
“Il Giorno del ricordo – dichiara il sindaco Francesco Ferrari — è l’occasione in cui ricordiamo una grande tragedia italiana, un capitolo buio della storia nazionale ed europea che ha causato enormi sofferenze e inutili spargimenti di sangue, che ha privato gli italiani della propria libertà. In un periodo in cui il Paese cercava di tornare all’equilibrio e alla democrazia, un nuovo dolore si affacciava ai confini. Questa occasione, come molte altre, è un momento per ricordare quanto l’odio sia trasversale, quanto possa attraversare i confini e le ideologie e quanto noi, a prescindere dalle differenze, dobbiamo combatterlo nella quotidianità. È nell’assenza di democrazia che la violenza trova terreno fertile e allora noi dobbiamo difenderla per evitare che tragedie come questa possano ripetersi”.
Il Giorno del Ricordo viene celebrato il 10 febbraio di ogni anno con l’obiettivo di «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, Zara e gran parte del Venezia Giulia, in precedenza facenti parte dell’Italia.
Ufficio stampa Comune di Piombino