Insolvenza per Cevital. Rebrab ritira fuori Jindal
PIOMBINO 6 febbraio 2018 — Si è tenuta oggi al Ministero dello sviluppo economico la riunione, già preannunciata nella precedente del 30 gennaio, per fare il punto sulla vertenza/vicenda Aferpi e sulla possibilità di una risoluzione del contratto di vendita della ex Lucchini a Cevital del 30 giugno 2015.
Esprimono un giudizio positivo Fim, Fiom, Uilm di Piombino con il seguente comunicato:
“Si è tenuto nel pomeriggio di oggi l’incontro presso il ministero dello sviluppo economico per la vertenza sullo stabilimento Aferpi di Piombino. All’incontro erano presenti il ministro Calenda, la viceministra Bellanova, il commissario Nardi, il presidente della Regione Toscana Rossi, il sindaco di Piombino Giuliani, i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali.
Il ministro ha infomato che oggi è partita la diffida al collegio sindacale di Aferpi per la convocazione dell’assemblea che dovrà essere tenuta entro 15 giorni, in quanto a un mese di distanza dalla prima richiesta formale quella assemblea deve esprimersi ed assumersi la responsabilità sullo stato di insolvenza di Aferpi.
Trascorso questo termine il ministro ha annunciato che presenterà le due istanze, di insolvenza per Cevital e di amministrazione straordinaria per Aferpi. Successivamente i tempi previsti per queste due istanze sono: immediato per l’amministrazione straordinaria e un mese dalla presentazione della richiesta per l’insolvenza. Una procedura questa al riparo anche da eventuali tentativi di ricapitalizzazione in quanto — come dichiarato dal ministro — Aferpi rischia di non partecipare alla gara avviata dalle Ferrovie dello Stato, con un grave rischio di perdita del patrimonio aziendale.
Il ministro, infine, ha annunciato di aver ricevuto questa settimana una lettera di Cevital in cui l’imprenditore ha dichiarato di voler incontrare Jindal per ricercare un accordo tra le parti. Accordo che se fosse confermato da un atto formale il ministro è in condizione di fermare la procedura e riconvocare le parti per valutare insieme come procedere.
Su nostra richiesta il ministro si è impegnato a riconvocare il tavolo entro una settimana, dieci giorni.
Fim, Fiom e Uilm, con tutte le cautele del caso dettate dalla complessità della procedura, esprimono un giudizio positivo in quanto non solo sono state confermate le anticipazioni del precedente incontro ma registrano quell’accelerazione richiesta che tende a delineare un quadro di prospettive che, sia nel caso del commissariamento che della cessione dello stabilimento, portano a una discontinuità e aprono alla possibilità di tornare a produrre acciaio”.
A seguito dell’incontro di oggi presso il MiSe Fim, Fiom e Uilm hanno convocato per domani alle ore 10 il Consiglio di Fabbrica per i soli delegati Rsu e Segreterie Sindacali Fim Fiom Uilm. Per chi volesse, presso la saletta del consiglio di fabbrica dalle ore 15 le Rsu e le Segreterie Fim Fiom Uilm saranno disponibili a incontrare i lavoratori interessati e a dare le informazioni sui dettagli dell’incontro.
Più preoccupato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che “si augura che sulla vicenda di Aferpi e della ripresa della produzione di acciaio a Piombino si arrivi presto ad un risultato positivo.
È quanto ha detto alla fine della riunione che il ministro per lo sviluppo economico ha tenuto questo pomeriggio al Ministero presenti, oltre alla Regione, le organizzazioni sindacali e il Comune di Piombino, oltre alla viceministro.
Il presidente della Toscana ha precisato di essere in contatto costante con il ministro e lo ha ringraziato per il buon lavoro che sta facendo.
La linea d’azione illustrata oggi dal ministro prevede l’invio immediato di una diffida scritta indirizzata al Collegio sindacale affinché convochi l’assemblea dei soci. Nel frattempo sono infatti trascorsi i trenta giorni dalla richiesta formale avanzata in tal senso, senza che si sia avuta convocazione alcuna.
Poi, se nel frattempo non ci saranno positive novitá di rilievo nei rapporti tra Issaad Rebrab e gli indiani di Jindal, il ministero invierà al Tribunale di Livorno, già intorno alla fine di febbraio, una richiesta di dichiarare l’insolvenza prospettica di Aferpi.
Questa azione potrebbe quindi determinare la messa in amministrazione straordinaria dell’azienda con il ritorno di un commissario dotato di pieni poteri”.
Il Comune di Piombino, rappresentato in massa alla riunione dal sindaco Massimo Giuliani, dal vicesindaco Stefano Ferrini e dall’assessore al bilancio Ilvio Camberini, esprime “un giudizio positivo sull’azione messa in campo dal governo”: “Nuovo incontro al Mise oggi pomeriggio alle 15 per la vertenza sullo stabilimento Aferpi di Piombino al quale hanno preso parte il ministro Calenda, la viceministra Teresa Bellanova, il commissario straordinario Piero Nardi, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, il vicesindaco Stefano Ferrini e l’assessore al bilancio Ilvio Camberini, i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali.
Il ministro ha informato sugli ulteriori passaggi del percorso avviato: in particolare è stata inviata oggi la diffida ad Aferpi per la convocazione dell’assemblea degli azionisti dell’azienda entro 15 giorni. Se questa non verrà convocata entro il termine stabilito, il ministro presenterà le istanze di insolvenza per Cevital e l’avvio dell’amministrazione straordinaria per Aferpi.
Dopo questi passaggi, ci sarà ancora un mese di tempo per valutare ulteriormente l’esistenza delle condizioni e per decidere sull’insolvenza prospettica che deriverebbe dall’incapacità dell’azienda di portare avanti le attività industriali. Immediato invece sarebbe l’avvio dell’amministrazione straordinaria.
Calenda ha riferito inoltre di aver ricevuto una lettera di Cevital con la quale Rebrab dichiara l’esistenza di trattative in corso con altri soggetti industriali. Se queste trattative fossero confermate da un accordo formale, ci sarebbe ancora la possibilità di bloccare l’azione legale in corso, ma tutto questo dovrebbe essere confermato entro una settimana. Per questo il ministro si è impegnato a riconvocare una nuova riunione con le parti. entro una settimana, dieci giorni.
Un giudizio positivo sull’azione messa in campo dal governo è stata espressa dal sindaco Giuliani: «La posizione del ministro Calenda è coerente con il percorso intrapreso. L’accelerazione impressa è sicuramente inevitabile ma allo stesso tempo è importante anche aver messo ancora una volta la proprietà in condizioni di scegliere se intraprendere la strada dell’amministrazione straordinaria o se tentare una trattativa con un partner. È una posizione responsabile e molto condivisibile, consapevoli del fatto che così la situazione non può più continuare».”
Mentre era in corso la riunione davanti al MiSE a Roma, un gruppo di lavoratori aderenti all’ Opposizione Cgil e al Camping CIG di Piombino, con i loro striscioni, hanno organizzato una manifestazione
Avevano proposto e chiesto ai sindacati di organizzare la presenza più ampia dei lavoratori al MiSE. Di fronte al rifiuto delle stesse organizzazioni sindacali si sono organizzati per essere comunque a Roma, “consapevoli, queste le loro parole, che la questione Aferpi non è che uno dei drammi che angosciano un intero territorio: non va dimenticato, infatti, quel che sta succedendo in Magona; il disastro che ha già travolto l’indotto; le minacce ai livelli occupazionali all’Unicoop Tirreno”.