Interrogazione su irregolarità all’Autorità portuale
PIOMBINO 7 febbraio 2018 — Francesco Ferrari, consigliere comunale a Piombino, ha presentato al sindaco di Piombino la seguente iinterrogazione su presunte irregolarità nei bandi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale:
«Premesso che
recentemente, intorno al 20 gennaio scorso, una lettera firmata con il nome presuntivamente di fantasia “Lucumone Bruno” è stata recapitata al sindaco di Piombino Massimo Giuliani, ai capigruppo di buona parte dei gruppi consiliari del consiglio comunale di Piombino (il PD non era tra i destinatari), nonché ai rappresentanti politici del Comune di Livorno e del consiglio regionale della Regione Toscana (la missiva veniva altresì recapitata al Comitato di Gestione Autorità di Sistema Portuale ed alla stampa);
Posto che
in tale lettera si mette in discussione la regolarità di numerosi atti di “pre-concessione” che l’Autorità Portuale di Piombino, ormai facente parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, avrebbe posto in essere con società private; sempre secondo l’autore della missiva, tali concessioni sarebbero “sprovviste di qualsiasi fondamento giuridico ed espressione di disinvoltura amministrativa, prive dei piani di impresa previsti dalla normativa, sganciate da qualsiasi effettivo progetto o idea di rilancio del territorio e dell’occupazione (vale a dire reindustrializzazione), vantaggiose per interessi particolari senza alcuna trasparenza e, soprattutto, senza alcun impegno preso da parte del privato in termini di investimento, di occupazione, di sostenibilità della presenza industriale sul territorio”;
Posto altresì che
lo scrivente non può saggiare nell’immediato la veridicità o meno di tali affermazioni, per cui ha già avanzato richiesta di visionare gli atti di riferimento alla competente Autorità di Sistema, ma le affermazioni riportate nella missiva destano grande preoccupazione, generando il dubbio che certe concessioni siano “vulnerabili” giuridicamente e, come tali, non diano quelle garanzie e sicurezze occupazionali, di investimento, di diversificazione e reindustrializzazione di cui, specie dopo il conclamato fallimento dell’operazione Aferpi, il nostro territorio ha bisogno;
Ciò premesso
si chiede al sindaco della città di Piombino, vista la delicatezza della questione e le implicazioni che potrebbero discendere dalle denunciate irregolarità, se ha già provveduto a verificare la veridicità o meno delle dichiarazioni anonime anche al medesimo recapitate, quali future iniziative intenderà adottare e con quali tempistiche.
Si chiede risposta scritta ed orale.»