Interventi speciali per i lavoratori del territorio
PIOMBINO 9 novembre 2017 — Questo territorio sembra, ormai, riservare scenari inimmaginabili fino a qualche anno fa. Un tempo quando si cercava un lavoro “sicuro ” da arrivare alla pensione si sentiva dire alla livornese : “o entri alle acciaierie o alla ‘oppe”. Oggi lo scenario è totalmente cambiato con Aferpi e Unicoop in una situazione a dir poco critica per i lavoratori. Senza poi mai dimenticare l’indotto, diretto e non, i cui numeri negli anni sono scesi vertiginosamente. Ma se questa è una realtà innegabile occorrono soluzioni concrete. Non ci appassionano le fazioni pro e/o contro un imprenditore o le proclamazioni di vittoria. Occorre molta cautela nel dare giudizi perché la vertenza Aferpi è ancora lontana dalla parola fine, come altrettanto ci appare quella di Unicoop. Come Uglm e terziario riteniamo, sono mesi che lo diciamo, che l’inizio di una nuova pagina bianca per questo territorio si può avere solo facendo valere il fatto che siamo un SIN e un’area di crisi complessa. Ci crediamo talmente che ci siamo espressi in questa direzione anche in uno degli ultimi incontri al Mise .
Quindi andremo avanti in questo senso cercando di approfondire quali e quanti finanziamenti sono stati stanziati anche dall’Unione europea. Oltre a questo riteniamo che il sindaco debba dare inizio finalmente alle autorizzazioni per la messa in sicurezza degli impianti potenzialmemte pericolosi per i lavoratori e i cittadini. Interventi che dovranno essere gestiti utilizzando forza lavorativa locale. Tra l’altro sarebbe opportuno un approfondimento sulle problematiche sollevate da Legambiente sulla pericolosità amianto della cokeria. Questo a maggior ragione oggi visto che si paventa una azione legale nei confronti di Rebrab che potrebbe tenere in ostaggio, per anni, l’intero stabilimento.
Quindi riteniamo che occorra che, come area di crisi complessa, vengano attuati interventi speciali a 360° riguardanti i lavoratori dell’intero territorio. Ripensare ad una diversa applicazione della normativa sui pensionamenti e che si dia inizio ad un percorso di diversificazione passando dalla liberazione di aree attualmente inutilizzate ed inutilizzabili .
Vogliamo e dobbiamo diventare protagonisti del nostro futuro. Per uscire da questa crisi occorrerà molto tempo e dobbiamo agire in fretta.
Uglm e terziario