Interventi sul suolo e sulla falda: tempi non rispettati
PIOMBINO 5 settembre 2015 — Il 24 ottobre 2014 si è riunita presso il Ministero dell’ ambiente la conferenza di servizi istruttoria, presente l’assessore Chiarei del Comune di Piombino, nel corso della quale Invitalia Attività Produttive ha illustrato la revisione 2 dello Studio di fattibilità per la messa in sicurezza operativa della falda da realizzare nelle aree di proprietà e in concessione demaniale della società Lucchini e messa in sicurezza operativa del suolo nelle aree demaniali che, ha detto la presidente della conferenza, consente di avviare, non appena saranno disponibili le risorse finanziarie, la procedura di affidamento delle attività di campo (monitoraggio falda, indagini integrative) e dei primi interventi di messa in sicurezza delle aree prioritarie (per leggere clicca qui).
Chiarissimo lo studio nella parte progettuale, che conferma quanto da noi esposto in altri due articoli di questo stesso numero di Stile libero, quanto preoccupante per la tempistica prevista per gli interventi ormai completamente superata dalla realtà.
Lo studio parte dalla evidenziazione di
- una contaminazione del suolo, superficiale e profondo, da parte di metalli, principalmente Cromo totale, vanadio e Arsenico, e da parte di IPA ed Idrocarburi C>12 con sporadici superamenti di Benzene,
- dei superamenti dei limiti normativi nella falda sospesa frequenti per Allunio, Arsenico, Boro, Ferro, Nichel, manganese, Nitriti, Fluoruri, Solfati, Benzene, Benzo(a)pirene, Benzo(ghi)perilene, meno frequenti per Antomonio, Cromo VI, Mercurio, Piombo, Toluene, para-Xilene, Benzo(A)antracene, Dibenzo(ah)antracene, sporadici per cadmio, Cromo totale, Stirene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Crisene, Indeno(123-cd)pirene, Aliatici clorurat, PCB, Idrocarburi totali,
e individua la necessità dei seguenti interventi:
Messa in sicurezza operativa della matrice suolo
Al fine di completare l’isolamento dei materiali di riporto che rappresentano la principale sorgente della contaminazione nelle aree in oggetto, è necessario procedere alla copertura delle medesime. L’intervento si configura come misura di messa in sicurezza operativa della matrice suolo, finalizzata all’interruzione dei percorsi di esposizione diretti (ingestione e contatto dermico).
La soluzione progettuale individuata in prima valutazione consiste nell’impermeabilizzazione superficiale delle aree non pavimentate di proprietà demaniale in concessione alla Lucchini, pari a circa 350 ha.
Le previsioni economiche sono state sviluppate considerando strati di spessore adeguato ai carichi previsti in banchina portuale. Si è considerato pertanto un costo parametrico di circa 55 €/mq per la infrastrutturazione e la realizzazione delle opere di urbanizzazione e reti di drenaggio/primo trattamento delle acque superficiali.
Misure di prevenzione/Messa in sicurezza della matrice acque sotterranee
Sono costituite da interventi, tra loro integrati:
Rete di pozzi di emungimento delle acque di falda
Sistema di regimazione della falda presente nei terreni di riporto,
Sistema di marginamento lato Fosso Cornia Vecchio
Trattamento delle acque di falda.
Termina con un cronoprogramma della progettazione ed una programmazione economica siffatte:
È del tutto evidente che le previsioni dell’uno e dell’altra sono completamente saltate.
(Foto di Pino Bertelli)