Inutile strumentalizzare le morti in ospedale

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CAMPIGLIA 6 aprile 2016 — Sul­la vicen­da delle mor­ti nel repar­to di rian­i­mazione di Vil­la­ma­ri­na la sin­da­ca di Campiglia e pres­i­dente del­la Soci­età del­la salute Val di Cor­nia Rossana Sof­frit­ti dichiara:
“In pri­mo luo­go sono addo­lorata per ques­ta vicen­da che colpisce pesan­te­mente la nos­tra comu­nità lad­dove ci sono le mag­giori fragilità. L’ospedale di ter­ri­to­rio è il luo­go dove nat­u­ral­mente riponi­amo la nos­tra fidu­cia e un pez­zo dell’identità locale, per questo sen­ti­amo ancor più pro­fon­da­mente il peso di una sim­i­le vicen­da. Esp­ri­mo tut­ta la mia vic­i­nan­za alle famiglie col­pite e al per­son­ale del­la strut­tura. Mi auguro che sul­la vicen­da pos­sa essere fat­ta chiarez­za nel più breve tem­po pos­si­bile e nel­la maniera più com­ple­ta. Per questo sono cer­ta che la col­lab­o­razione che fino ad oggi l’ospedale ha for­ni­to con­tin­uerà ad essere deter­mi­nante e che più aper­to e sereno sarà l’approccio con le indagi­ni più veloce sarà anche la ripresa del­la fidu­cia dei cit­ta­di­ni ver­so la san­ità pub­bli­ca. L’ospedale non è solo un luo­go di cura, ma anche un pre­sidio di sicurez­za, si devono quin­di evitare inutili stru­men­tal­iz­zazioni ed accertare le respon­s­abil­ità, dopodiché ci dovrà essere un’adeguata pena per ren­dere gius­tizia per le vite spez­zate e per l’oscurità e lo scon­cer­to in cui è sta­ta get­ta­ta un’intera comu­nità”.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA

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