Iren, investimenti senza maggioranza

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SUVERETO 11 mag­gio 2016 — L’assemblea dei soci di ASA spa pub­bli­ci e pri­vati che si e’ tenu­ta il 10 mag­gio a Livorno ha vis­to oltre all’approvazione del bilan­cio con degli utili che saran­no accan­to­nati da ASA e quin­di non ci saran­no div­i­den­di tra i soci, il rin­vio al 26 mag­gio la definizione e nom­i­na del nuo­vo Con­siglio di ges­tione e sorveg­lian­za, organi scadu­ti con l’approvazione del bilan­cio stes­so.
In occa­sione dell’assemblea è sta­to pos­si­bile appro­fondire la pro­pos­ta avan­za­ta nei giorni scor­si dal part­ner indus­tri­ale di ASA, IREN di aumen­to di cap­i­tale con con­seguente aumen­to delle quote in seno alla soci­età fino a por­tar­lo in mag­gio­ran­za.
Il rap­p­re­sen­tante di IREN ha chiar­i­to molti nodi sul­la loro pro­pos­ta e l’assemblea dei sin­daci pre­sen­ti ha dato manda­to al Pres­i­dente di Asa uscente, Fabio Del Nista, di for­mal­iz­zare ad IREN una con­tro­pro­pos­ta par­tori­ta dal sin­da­co di Suvere­to Giu­liano Par­o­di ed aval­la­ta da Rosig­nano, Ceci­na, Colle­sal­vetti ed altri che non si son espres­si diret­ta­mente ma che non han­no soll­e­va­to crit­ic­ità a riguar­do.
In buona sostan­za IREN vuole fare aumen­to di cap­i­tale di cir­ca 25 mil­ioni di euro, liq­uid­ità nec­es­saria per parte­ci­pare con ASA al ban­do delle reti gas, suc­ces­si­va­mente aus­pi­can­do esi­to pos­i­ti­vo del­la gara IREN ver­sa nelle casse di ASA ulte­ri­ori 28 mil­ioni di euro nec­es­sari, insieme ai 100 mil­ioni di euro gia’ pre­visti nel PEF, per fare inves­ti­men­ti non piu’ rimand­abili sul­la rete idri­ca.
Il mar­gine oper­a­ti­vo e gli introiti generati dall’acquisizione delle reti gas por­ta in buona sostan­za a real­iz­zare inves­ti­men­ti fino al 2022 e prevedere , alla sca­den­za del­la con­ces­sione nel 2026 , di chi­ud­ere in pareg­gio, sen­za nes­sun deb­ito pre­gres­so, com­pre­si i canoni di locazione del­la rete idri­ca di cui ASA ha attual­mente pos­tic­i­pa­to il paga­men­to ai Comu­ni.
I 25 mil­ioni di aumen­to di cap­i­tale vedreb­bero il socio pri­va­to aumentare la sua quo­ta in ASA tra il 51% e il 54%, il che per­me­t­terebbe ad IREN di avere il con­trol­lo del­la soci­età attra­ver­so i suoi organi prin­ci­pali, pres­i­dente e con­siglio di ges­tione, che si nominerebbe in pro­prio così come la votazione sul bilan­cio. Questo con­sen­tirebbe ad IREN di con­sol­i­dare ASA all’interno del suo pac­chet­to azionario, infat­ti IREN e i suoi azion­isti son dis­posti ad inve­stire copiose cifre in ASA solo se pos­sono, gius­ta­mente, con­trol­larne gli svilup­pi.
La con­tro­pro­pos­ta usci­ta dall’assemblea al vaglio di IREN vede la richi­es­ta di fare l’aumento di cap­i­tale nec­es­sario e suf­fi­ciente per parte­ci­pare alla gara gas e ass­es­tare il socio pri­va­to non oltre il 49%. Con questo sce­nario noi avrem­mo una soci­età con liq­uid­ità nec­es­saria a fare impor­tan­ti inves­ti­men­ti sul ter­ri­to­rio e il con­trol­lo sal­da­mente in mano pub­bli­ca, che rimar­rebbe al 51%.
Nell’attesa che IREN sci­ol­ga questo nodo e deci­da o meno ques­ta pro­pos­ta come Enti locali dob­bi­amo met­tere in cam­po tutte le strate­gie e soluzioni che ci con­sen­tano nel rispet­to degli inves­ti­men­ti nel servizio idri­co man­tenere la gov­er­nance pub­bli­ca del­la soci­eta’ in vir­tu’ delle indi­cazioni da non sot­to­va­l­utare uscite dalle urne ref­er­en­darie 5 anni fa.
Ormai le carte sono scop­erte, IREN, che in questi giorni ha cam­bi­a­to il pres­i­dente, ha aggior­na­to l’assemblea che se non si dovesse pro­cedere con l’aumento di cap­i­tale si vedrebbe costret­ta a dis­met­tere le sue quote all’interno del­la soci­età ASA che, sen­za prospet­tive indus­tri­ali di cresci­ta non è più appetibile, e il com­pra­tore più prob­a­bile potrebbe essere la multi­u­ti­ly ACEA.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI SUVERETO

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