Irregolarità in bilancio: il Comune varia e si adegua
PIOMBINO 15 dicembre 2014 - Aveva sessanta giorni di tempo per “adottare i provvedimenti correttivi necessari ed idonei a sanare il bilancio e ad indirizzare lo stesso ad una corretta e sana gestione finanziaria”. Al Comune di Piombino li aveva concessi a novembre la sezione toscana della Corte dei conti dopo la relazione dei sindaci revisori. L’ente locale ha colto l’occasione dell’adozione della delibera consiliare di assestamento del bilancio 2014 per rispondere concretamente agli addebiti. Dopo infinite polemiche e evidenti divergenze tra i tecnici degli uffici finanziari e il Collegio, il Comune si è chiaramente e doverosamente adeguato alle indicazioni della Corte ed indirettamente al parere degli stessi revisori che avevano rilevato “criticità d irregolarità gravi” nel consuntivo 2012 con possibili ripercussioni anche sui bilanci degli anni successivi.
Non è senza significato il fatto che, forse per la prima volta da quando è in carica, il Collegio dei sindaci revisori ha espresso parere favorevole alle proposte del Comune contenute appunto nella delibera di assestamento del bilancio 2014 e di variazione del bilancio pluriennale 2015–2017 adottata alla fine dello scorso mese di novembre con i voti favorevoli dei consiglieri del Pd e di Spirito libero, contrari di Forza Italia, Movimento cinque stelle e Rifondazione comunista e con l’astensione di Riccardo Gelichi di “Ascolta Piombino”.
L’atto, come rilevano i revisori, presenta “numerose variazioni che determinano complessivamente un incremento delle entrate correnti di competenza pari a 1.457.645,30 euro e una diminuzione delle entrate in conto capitale per 349.750 euro”. Con i conseguenti incremento delle spese correnti e decremento delle spese in conto capitale per le stesse somme.
Rilevanti variazioni in diminuzione si indicano nelle entrate per interessi attivi e per la concessione dei loculi cimiteriali e delle spese di manutenzione. Mentre in incremento si segnalano le uscite per l’illuminazione pubblica. Richiamata è anche la devoluzione di un mutuo per 100 mila euro senza ulteriore riduzione dell’indebitamento.
Interventi consistenti vengono adottati anche sul versante rimborso mutui della società Piombino patrimoniale per la quale la sezione Toscana della Corte dei conti si è comunque riservata “ulteriori approfondimenti”.
Resta ancora da portare a completa definizione da parte dell’ente la ricostituzione dei fondi vincolati per spese in conto capitale “utilizzati – secondo i rilievi dei revisori – nell’ambito della salvaguardia degli equilibri 2012 per 1.362.347,68 euro”.
In questo caso il Comune ha comunque predisposto un piano di ricostruzione della totalità dei vincoli spalmato nei bilanci 2014–2017. Un provvedimento del quale, nel loro parere, i revisori “prendono atto” pur sottolineando come ovviamente si tratti di una “ricostruzione solo parziale”.