Italian Food: non c’è tempo da perdere
L’agricoltura della Val di Cornia e della Toscana ha bisogno di uno stabilimento per la trasformazione dei pomodori. Questa funzione è stata assolta fino ad oggi dallo stabilimento Italian Food di Venturina che è cresciuto per quantità di produzione e spazi occupati in un contesto urbano che non consente più ulteriori espansioni.
Da qui l’obiettivo, condiviso dalla stessa azienda, di lavorare per il trasferimento dello stabilimento nella zona industriale di Campo alla Croce, dove esistono spazi e attrezzature logistiche adeguate per il suo sviluppo. Nel 2011 è stato sottoscritto un protocollo che prevedeva, tra l’altro, la richiesta di contributi al Ministero dello Sviluppo Economico i cui esiti dovevano essere noti alla fine del 2012. A marzo del 2013 abbiamo chiesto notizie al Sindaco il quale ci ha risposto che la richiesta è “sospesa”. Ci siamo chiesti quali fossero state le iniziative intraprese..
Non sembra che sia stato fatto molto, mentre sembrano riemergere atteggiamenti che fino ad oggi hanno impedito lo sviluppo razionale dello stabilimento.
L’Italian Food non sembra lamentarsi troppo per la sospensione dei finanziamenti. Denuncia, invece, la crisi del mercato e il mancato sviluppo della filiera corta per responsabilità della grande distribuzione locale, minaccia al 99% la chiusura dello stabilimento e nello stesso tempo chiede al Comune nuove attrezzature e nuovi spazi in via Sardegna per “accrescere la produzione”. Denuncia problemi per l’approvvigionamento idrico e per lo smaltimento delle acque che sembravano affrontati nel protocollo sottoscritto nel 2011.
Il Sindaco si dichiara sorpreso delle minacce dell’azienda e sul mancato finanziamento afferma che “senza un governo la Regione può fare ben poco”. Un po’ poco, visto che il governo dimissionario ha stanziato risorse per la reindustrializzazione della Val di Cornia, senza prendere neppure in esame che l’industria agro-alimentare fa parte del pacchetto di riconversione economica di questi territori e della Toscana.
Ci preoccupano due cose: l’atteggiamento ricattatorio dell’azienda e la debolezza della nostra amministrazione. Atteggiamenti che vanno superati con il rilancio degli impegni assunti perché il nuovo stabilimento Italian Food rappresenta una delle poche concrete opportunità per lo sviluppo di questi territori. Non c’è tempo da perdere.
Comune dei Cittadini