UFFICIALIZZATA A SUVERETO LA CANDIDATURA DI ASSEMBLEA POPOLARE

Jessica Pasquini raccoglie il testimone da Parodi

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SUVERETO 1 mar­zo 2019 — Assem­blea popo­lare di Suvere­to, la lista civi­ca che gui­da il Comune di Suvere­to, ha uffi­cial­iz­za­to la can­di­datu­ra a sin­da­co di Jes­si­ca Pasqui­ni, attuale vice sin­da­co. La Pasqui­ni rac­coglie il tes­ti­mone da Giu­liano Par­o­di, sin­da­co in car­i­ca, che cinque anni fa riuscì ad inter­rompere la pluride­cen­nale ges­tione del potere locale da parte del­la sin­is­tra lega­ta al Pd. Jes­si­ca Pasqui­ni, dopo la rin­un­cia ad un sec­on­do manda­to da parte di Par­o­di, è diven­ta­ta il can­dida­to pres­soché scon­ta­to alla gui­da del­la lista di Assem­blea Popo­lare.
L’uf­fi­cial­iz­zazione del­la Pasqui­ni è avvenu­ta in un incon­tro pro­mosso nel­la sede di lista civi­ca a Suvere­to. La can­di­da­ta non ha man­ca­to di sot­to­lin­eare come la sua investi­tu­ra avven­ga in piena con­ti­nu­ità con l’es­pe­rien­za por­ta­ta avan­ti da Par­o­di, pre­sente alla pre­sen­tazione.
Jes­si­ca Pasqui­ni ha rifer­i­to di vol­er “proi­ettare Suvere­to nel futuro e nel­la Val di Cor­nia, pros­eguen­do un’es­pe­rien­za inno­v­a­ti­va e al servizio del ter­ri­to­rio. È nec­es­sario — ha det­to — che si apra una nuo­va sta­gione di sovra­co­mu­nal­ità, speran­do che dalle ammin­is­tra­tive di mag­gio esca un cam­bi­a­men­to in questo sen­so, per­ché solo col­lab­o­ran­do tra comu­ni si pos­sono dare risposte ai prob­le­mi del nos­tro tem­po, una col­lab­o­razione vera dove tut­ti i sogget­ti siedano ad un tavo­lo con pari dig­nità”.
Tra i pun­ti prin­ci­pali del pro­gram­ma del­la Pasqui­ni, oltre una proiezione com­pren­so­ri­ale, un tur­is­mo di qual­ità, la riv­i­tal­iz­zazione del cen­tro stori­co, l’in­cre­men­to dei servizi, una par­ti­co­lare atten­zione alle cam­pagne ed alle frazioni.
Da Par­o­di la Pasqui­ni ered­i­ta la definizione il prog­et­to Sacoi con l’am­pli­a­men­to del­la stazione Ter­na di Forni. Al riguar­do la can­di­da­ta sin­da­ca ha volu­to sot­to­lin­eare che “da Ter­na i suvere­tani dovran­no ottenere solo ben­efi­ci”.

 

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