Jindal: aspettiamo in gloria il piano industriale
PIOMBINO 16 giugno 2018 — Un’assemblea non molto partecipata quella dei lavoratori Aferpi e Piombino Logistic che si è tenuta ieri presso il centro giovani, se consideriamo che la sala può contenere non più di 150 persone su 3.000 tra diretti e indiretti. Non si può essere orgogliosi ma soprattutto viene un dubbio sulla rappresentatività.
Attenzione, preoccupazione ma anche tanta speranza di ritornare al lavoro rapidamente. Questa la speranza ma la realtà credo che sia un’altra: il primo scoglio è arrivare al 2019 il secondo far ripartire il lavoro per tutti i lavoratori.
Aspettiamo in gloria il piano industriale, con relativo accordo di programma ma, se i contenuti sono quelli trapelati, non si potrà non considerare inaccettabile: solo 705 lavoratori e poi 495 fino al 2019. Se Jindal crede di sbarcare in Europa e crede al progetto Piombino, visti tutti i sacrifici fatti dai lavoratori, deve partire subito con almeno due laminatoi e solidarietà, poi i tre treni di laminazione a pieno ritmo e nel frattempo inizi subito a costruire la speranza, cioè il forno elettrico e l’acciaieria oppure dovremo subire solo esuberi, perché i lavoratori lasciati soli per altri/molti anni non potranno reggere. Devono essere legati al lavoro e solo la solidarietà può far tenere tutti dentro, oppure sarà l’ennesima propaganda politica sindacale. Quello che è successo al Mise la volta scorsa.
Ora aspettiamo il Mise ma soprattutto aspettiamo il nuovo governo e poi referendum per tutti i lavoratori.
Usb Piombino