Jindal: incontro esplorativo per capire la situazione
PIOMBINO 6 aprile 2018 — Si è svolto questa mattina al Ministero dello sviluppo economico a Roma l’incontro con i rappresentanti di Jindal (JSW Steel Ltd), il vicepresidente Arun Marheswari, Jayanta Acharya, Virendar Bubbar, Divyakumar Bahir, insieme a Fausto Azzi, al commissario straordinario Piero Nardi, al ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, al sindaco di Piombino Massimo Giuliani, Regione Toscana con il consigliere del presidente Gianfranco Simoncini. Presenti inoltre rappresentanti del ministero ambiente, del lavoro, Invitalia, Demanio, il presidente dell’Autorità Portuale Stefano Corsini e il delegato dell’ufficio territoriale di Piombino Claudio Capuano. Insieme al sindaco Giuliani anche l’assessore all’urbanistica Carla Maestrini.
In merito ai contenuti dell’incontro, secondo il Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, Jindal ha illustrato i primi punti del piano industriale che sarà materia di ulteriore approfondimento tecnico. Tutto ciò in previsione di un futuro incontro tra azienda e sindacati, passaggio indispensabile ai fini dell’approvazione del piano definitivo anche da parte del Ministero.
Il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani, ha dichiarato:
“Nel corso della riunione è stata presentata l’attività del gruppo, il 6° a livello mondiale tra i primi 37 produttori di acciaio con una produzione attuale che va dai 18 ai 23 milioni di tonnellate di produzione annuo e con impianti di acciaio negli Stati Uniti e in molti alti paesi del mondo.
Entriamo in un piano di sviluppo importantissimo e questo è sicuramente positivo. Oggi si è trattato comunque di un primo incontro esplorativo per capire e verificare bene la situazione esistente.
I rappresentanti di Jindal hanno presentato infatti un primo inquadramento del progetto e non ancora un piano industriale. L’incontro è stato comunque positivo perché è servito a Jindal ad ottenere informazioni e notizie utili attraverso quesiti specifici che hanno posto a tutti i soggetti partecipanti. Noi abbiamo risposto illustrando quelle che sono le possibilità di azione in conformità alle nostre previsioni urbanistiche, legate alla variante per la pianificazione delle aree industriali e per reindustrializzazione. Seguiranno approfondimenti specifici con ogni ente e soggetto interessato, già dalla prossima settimana, durante i quali sarà possibile valutare meglio le intenzioni e la coerenza dei piani di Jindal anche rispetto alle nostre previsioni urbanistiche, che per noi rimangono fondamentali per coniugare le esigenze di sviluppo diversificato con quelle di sostegno a una ripresa di sviluppo industriale.
Inoltre il gruppo ha già individuato due fasi di lavoro, una prima fase concentrata sulle demolizioni, e su questa è già costituito un tavolo con Asl, Comune, Regione e Arpat per snellire le procedure finalizzate agli interventi, e una seconda fase di investimenti e costruzione di nuovi impianti.
Il ministro Calenda ha poi chiesto di avere maggiori informazioni sulle fasi degli investimenti per avviare i primi incontri con i sindacati”.
Per parte sua il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha salutato positivamente l’incontro di oggi al Mise. “Apprezzo l’impegno ribadito anche oggi da Jindal – ha affermato Rossi – di andare avanti con gli investimenti. Ricordo che la Regione continua ad essere disponibile con tutte le azioni e gli strumenti necessari a supportare la predisposizione di un piano industriale e a seguire da vicino tutti gli incontri istituzionali che si susseguiranno nei prossimi giorni”.
Il presidente ha auspicato che si arrivi in tempi brevi alla “formalizzazione di una proposta complessiva che, oltre alla fase iniziale concentrata sull’attività dei laminatoi, preveda il ritorno alla produzione di acciaio a Piombino, che è il principale obiettivo verso il quale tutti stiamo da sempre lavorando”.
Le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm, non presenti, hanno emesso il seguente comunicato:
“Dalle indiscrezioni emerse durante l’incontro di oggi a Roma tra Jsw Jindal, il Ministro Calenda e le varie Istituzioni risulta confermata un’accelerata sulla vertenza Aferpi da parte della presidenza del Gruppo indiano.
Fim, Fiom e Uilm considerano necessario che quanto prima vengano definiti tutti i punti centrali in discussione oggi, per giungere alla presentazione definitiva del piano industriale che, come abbiamo sempre ribadito, dovrà garantire la ripartenza dei tre treni di laminazione, la produzione di acciaio a Piombino ed una garanzia occupazionale e del reddito per tutti i lavoratori diretti e dell’indotto.
In questa fase il sindacato è uno spettatore interessato, non essendo al momento parte in causa, trattandosi di un accordo commerciale.
Fim, Fiom e Uilm si sono attivate per chiedere subito un incontro alla Regione Toscana che dovrebbe tenersi nei primi giorni della prossima settimana, nell’attesa che arrivi la convocazione al MISE che, come dichiarato dal Ministro Calenda, dovrebbe essere a stretto giro di tempo”.
Il Ministero dello sviluppo economico ha emesso un comunicato stampa siffatto:
“I primi contenuti del futuro piano industriale per il rilancio delle acciaierie sono stati richiamati oggi nel corso dell’incontro convocato al Ministero dello sviluppo economico e al quale hanno partecipato il ministro Carlo Calenda, i rappresentanti della società Jsw Steel ldt, i Ministeri dell’Ambiente e del Lavoro, la Regione Toscana, il Comune di Piombino, l’Agenzia del demanio, l’Autorità portuale di Piombino ed Invitalia.
Oltre all’illustrazione degli elementi in cui si articolerà la prima fase di rilancio delle acciaierie su cui il gruppo sta lavorando, l’incontro è servito per coordinare il confronto fra i diversi soggetti istituzionali interessati alla transizione e a fare il punto sulle procedure amministrative necessarie alla ripartenza dell’attività e al rilancio del sito industriale.
La prossima settimana sono stati messi in calendario incontri specifici con tutte le amministrazioni interessate, con l’obiettivo di arrivare entro una decina di giorni ad un incontro collegiale, aperto anche alle organizzazioni sindacali, per la presentazione dei lineamenti di un vero e proprio piano industriale”.