JSW Steel Italy: la realtà è che ci saranno esuberi
PIOMBINO 29 settembre 2019 — Il Camping CIG ritiene che i sindacati debbano spingere con mobilitazioni incisive e continuative per fissare un nuovo incontro al MiSE, visto che il 19 settembre non si è tenuto l’incontro programmato da mesi. Venga fuori finalmente la verità sugli investimenti promessi e non attivati dall’azienda. Le commesse dal Portogallo e dalla Spagna riguardano in totale meno di 20mila tonnellate di rotaie, che significano solo alcuni giorni di attività del TPP. Niente più che le nuove promesse del responsabile dello stabilimento di Piombino per la tempra. Per ora niente di più, a fronte dell’annuncio che i treni di laminazione continueranno a lavorare a singhiozzo, mentre il loro revamping rimane un’altra promessa che galleggia nel vuoto . Intanto, si vogliono accorpare le manutenzioni con probabile riduzione degli addetti e ripercussioni sullo stato degli impianti.
È stata rinnovata la cassa integrazione per un anno, ma, avendo esaurito le giornate di ferie a paga piena, in busta paga i cassintegrati JSW troveranno circa 80 euro in meno ogni mese, saranno ancora più poveri e meno soldi circoleranno sul territorio, danneggiando pure commercianti, artigiani e attività economiche varie. A proposito di cassa integrazione, noi abbiamo chiesto ammortizzatori per tutte le categorie in difficoltà e abbiamo proposto i lavori di pubblica necessità per trasformare i periodi di cassa integrazione prolungata in investimenti sociali utili per tutta la comunità (es. le bonifiche mai attuate), capaci di produrre ricadute economiche e occupazionali positive sul territorio: il contrario della guerra tra i poveri, piuttosto lotte unificanti per il lavoro, innanzi tutto con i disoccupati, e progetti solidali per far rinascere Piombino.
La situazione dell’indotto è ancora più tragica. Continua ad essere falcidiato quel poco che è rimasto, vedi Bertocci e DueEmme. Ancora e sempre, bisogna unire le lotte e farle diventare una grande vertenza nazionale per salvare tutti i lavoratori, a partire dai disoccupati e dall’indotto, i primi martiri della crisi piombinese.
Stando così le cose, bisogna guardare in faccia la realtà oltre la narrazione felice, e incominciare a parlare di esuberi per JSW, prevedendo uscite incentivate per coloro che sono vicini alla pensione o hanno altre prospettive lavorative. Questo succede a Taranto, questo noi diciamo da tempo, questo propongono varie sigle sindacali.
Associazione Coordinamento Art.1‑Camping CIG