L’ ASA sia per i cittadini e non per la politica
La vicenda del black out di ASA che ha lasciato a secco una parte della città è stata l’ultima goccia di una serie di problematiche che hanno dimostrata la scarso qualità del servizio erogato, peraltro pagato profumatamente dagli utenti.
Sappiamo bene che vi possono essere imprevisti nella gestione di condotte obsolete ed in condizioni precarie, comprendiamo anche le accidentalità che possono colpire i sistemi informatici, allo stesso tempo però la gestione delle inefficienze deve essere all’ordine del giorno di una seria politica aziendale.
Purtroppo così non è stato e nell’emergenza sono emersi tutti i limiti che da troppo tempo attanagliano i servizi idrici locali.
Non è nostra intenzione sparare addosso a nessuno, anzi, ringraziano i manutentori di ASA e delle ditte esterne che si sono prodigati per riportare il tutto alla normalità, ma allo stesso tempo non si può neanche far finta di niente: i cittadini sono costretti a doversi confrontare con un sistema che non funziona e che continua ad essere un punto saldo di riferimento, nonché un poltronificio, per politici di ogni razza e loro parenti, troppo spesso senza nessuna minima competenza tecnica, ma ben supportati dal partito.
L’acqua è un bene primario fondamentale e come tale va tutelato nel pieno rispetto di quei principi di sussidiarietà che caratterizzano tutto ciò che fa riferimento al bene comune.
Nessuno chiede la gratuità di questo servizio, ma la gestione deve essere oculata nel pieno rispetto della dignità umana.
Troppe inefficienze, a partire dalle superbollette ingiustificate, dai call-center aziendali che non funzionano, rimborsi alle utenze domestiche che non vengono presi in considerazione, nonché continui disagi soprattutto nelle realtà più periferiche dell’ambito di competenza di ASA.
Non vogliamo poi mettere in campo le questioni inerenti il sistema fognario ed i depuratori sui quali sarebbe da aprire un capitolo a se, vista anche l’assenza di mappatura delle condotte con presunta commistione fra acque bianche e nere soprattutto nei centri storici ed in particolare a Livorno città.
In questo quadro generale ed a fronte dei forti disagi patiti dai livornesi, ma non solo, non possiamo che sostenere con forza l’iniziativa della Lega Consumatori di Livorno, alla quale vanno i nostri ringraziamenti, partecipando direttamente alla raccolta delle firme per la richiesta di risarcimento avanzate dai cittadini.
Dopo anni di inutili confronti è l’ora di incominciare a mettere in campo tutti quegli strumenti che possano mettere in condizioni ASA di essere un azienda al servizio dei cittadini e non della politica.
Luigi Coppola, Segretario provinciale UDC
Renato Luparini, Segretario comunale UDC