L’80% dei rifiuti dalle acciaierie? Fatti non parole!

· Inserito in È accaduto

PIOMBINO 7 mar­zo 2019 — La rispos­ta del Min­istro alla inter­rogazione effet­tua­ta dall’onorevole Riccar­do Ric­cia­r­di ha sti­mo­la­to in noi molte rif­les­sioni. Com­in­ci­amo del­la parte ded­i­ca­ta alla descrizione del­lo sta­to delle boni­fiche e dei vari accor­di di Pro­gram­ma. Ques­ta innanz­i­tut­to ci ram­men­ta le gran­di respon­s­abil­ità del Comune nel delin­ear­si dell’attuale situ­azione in quan­to:

  • i sol­di già mes­si a dis­po­sizione del Comune di Piom­bi­no per le boni­fiche di Cit­tà Futu­ra e Pog­gio ai Ven­ti per qua­si un decen­nio sono sta­ti nel cas­set­to,
  • per Cit­tà Futu­ra il Min­istro è anco­ra in atte­sa del­la pro­pos­ta di mod­i­fi­ca (volu­ta dal Comune di Piom­bi­no) al prog­et­to prece­den­te­mente approva­to;
  • il Comune si mostra inca­pace di portare avan­ti la mes­sa in sicurez­za per­ma­nente del­la dis­car­i­ca di Pog­gio ai Ven­ti e del con­seguente com­mis­sari­a­men­to, che ha por­ta­to all’affidamento del com­pi­to all’Autorità por­tuale;
  • i mil­ioni a dis­po­sizione per Pog­gio ai Ven­ti sono tran­si­tati dalle casse comu­nali a quelle dell’Autorità Por­tuale, ma anco­ra sono inuti­liz­za­ti.

Per quan­to poi attiene la SpA RIMa­te­ria il Min­istro:

  • ram­men­ta che ha approva­to esclu­si­va­mente il prog­et­to di bonifi­ca pre­sen­ta­to per la LI53 e niente altro;
  • ripete per l’ennesima vol­ta che solo dopo la cer­ti­fi­cazione dell’avvenuta bonifi­ca di tale area sarà pos­si­bile vedere se e cosa costru­irvi sopra.

Sulle varie pro­ce­dure di VAS, VIA, AIA, des­ti­nazione urban­is­tiche, ecc. non prende nes­suna posizione in quan­to non di sua com­pe­ten­za (su questo pun­to abbi­amo invi­a­to al Min­istro una nos­tra rif­les­sione). Poi il Min­istro riferisce, sem­pre sen­za esprimere un giudizio, che il Comune di Piom­bi­no “ha fat­to pre­sente di aver assun­to quale ind­i­riz­zo indero­ga­bile, quel­lo di agire sui cri­teri di ammis­si­bil­ità dei rifiu­ti in ingres­so con for­ti lim­i­tazioni delle sostanze organiche per evitare male­odor­anze ed ori­entare fin da subito l’utilizzo dell’impianto ver­so rifiu­ti spe­ciali non peri­colosi, ren­den­do la nuo­va dis­car­i­ca stret­ta­mente fun­zionale all’eventuale ciclo pro­dut­ti­vo siderur­gi­co e alle boni­fiche dell’aera ex indus­tri­ale.”
Quin­di è il Comune ad aver “fat­to pre­sente”. Sen­za dimostrar­lo, doc­u­men­tar­lo, garan­tir­lo.
Ma andi­amo avan­ti.

Ilvio Cam­beri­ni, vicesin­da­co e asses­sore al bilan­cio del Comune di Piom­bi­no

Tale con­cet­to è ripreso dal vice sin­da­co Ilvio Cam­beri­ni, che, in un comu­ni­ca­to stam­pa, affer­ma addirit­tura: “Nei con­trat­ti stip­u­lati con Unire­cu­peri e Navar­ra già da ora è pre­vis­to che nel­la nuo­va dis­car­i­ca dovran­no essere con­fer­i­ti, per l’80%, i rifiu­ti indus­tri­ali prove­ni­en­ti dal ciclo pro­dut­ti­vo delle acciaierie e solo il 20% del mate­ri­ale potrà essere accolto dall’esterno. In ogni caso il Comune di Piom­bi­no si esprimerà in ogni occa­sione, anche in fase di rilas­cio delle autor­iz­zazioni ambi­en­tali, per­ché tut­ti i con­fer­i­men­ti provengano dal ciclo pro­dut­ti­vo locale”.
Ci sor­prende piacevol­mente vedere affer­ma­to un prin­ci­pio da noi sem­pre con­di­vi­so: la dis­car­i­ca al servizio delle boni­fiche del SIN e delle esi­gen­ze locali. Ma ci sor­prende ancor più che l’assessore tiri fuori oggi ques­ta notizia come un coniglio dal cilin­dro: se quel­lo che affer­ma è vero, non avrà prob­le­mi a dimostrar­lo ren­den­do pub­bli­ci quei con­trat­ti nel­la loro total­ità, cosa che avrebbe tran­quil­la­mente potu­to fare da tem­po, così come potrà ren­dere pub­bli­co il piano indus­tri­ale approva­to da RIMa­te­ria. Solo in questo modo potrà recu­per­are un po’ del­la cred­i­bil­ità che, lo con­fes­si­amo, ormai cre­de­va­mo total­mente per­du­ta.
Il vicesin­da­co ci per­don­erà, ma vogliamo vedere i fat­ti: si obb­ligh­i­no sin da oggi Navar­ra e Unire­cu­peri ad uti­liz­zare l’80% degli spazi del cono rovescio, di cui a giorni par­tirà la colti­vazione, per i rifiu­ti prove­ni­en­ti dalle boni­fiche e per le esi­gen­ze locali. Si per­me­t­ta loro sin da oggi di con­ferire i rifiu­ti che nor­mal­mente gestis­cono solo nel restante 20% degli spazi.
Chiedi­amo al Comune di dare imme­di­ata­mente cor­so a tale inten­to per gli spazi già a dis­po­sizione: dimostri ai cit­ta­di­ni che i nuovi spazi autor­iz­za­ti non subi­ran­no la stes­sa sorte dei prece­den­ti, che si sono riem­pi­ti con rifiu­ti prove­ni­en­ti da 11 Regioni Ital­iane e dalle ditte Lonzi e RaRi (inda­gate per traf­fi­co illecito di rifiu­ti peri­colosi); dimostri ai cit­ta­di­ni che il gov­er­no del­la dis­car­i­ca è con­trol­la­to dal Comune e non dai pri­vati. Dimostri ai cit­ta­di­ni che si pun­ta a sod­dis­fare le esi­gen­ze del ter­ri­to­rio e non a rip­i­anare deb­iti o fare prof­itti.
Se vedremo riem­pir­si anche il cono rovescio con gli stes­si rifiu­ti prove­ni­en­ti da fuori capire­mo che quan­to affer­mate, quel­la sì, è solo pro­pa­gan­da elet­torale.
Anche per questo aspet­to, come per la mes­sa a nor­ma degli impianti, aspet­ti­amo i fat­ti e non ci accon­tenti­amo più delle parole. Ram­men­ti­amo che i dati ARPAT con­fer­mano il dis­tur­bo odor­igeno e che in mer­i­to non abbi­amo let­to nes­sun comu­ni­ca­to dell’ASL riv­olto alla cit­tad­i­nan­za o agli abi­tan­ti di Col­ma­ta.
Ci sbagli­ava­mo quan­do sosteneva­mo che l’unica stra­da per met­tere l’attuale dis­car­i­ca al servizio del SIN e delle esi­gen­ze locali era man­ten­er­la sot­to il con­trol­lo pub­bli­co, che non si dovesse vendere il 60% delle azioni ai pri­vati? Ce lo dimostri, non aspet­ti­amo altro. Sare­mo ben lieti di pren­dere atto del nos­tro errore e ringra­zier­e­mo l’amministrazione comu­nale per aver final­mente pre­so atto delle legit­time richi­este dei cit­ta­di­ni.
A nos­tro avvi­so, l’unico modo real­is­ti­co per legare gli spazi autor­iz­za­ti del­la dis­car­i­ca attuale alle boni­fiche è por­la sot­to il con­trol­lo pub­bli­co, facen­do come in altri SIN dove la dis­car­i­ca è sta­ta parte inte­grante del prog­et­to di bonifi­ca.
Ci dimostri che sbagliamo anche per le boni­fiche, dan­do inizio ai lavori su Cit­tà Futu­ra e Pog­gio ai Ven­ti.
Ci per­me­tte di fare un’ultima osser­vazione? Per quan­to riguar­da la nuo­va dis­car­i­ca, solo la dimen­sione (2.850.000 metri cubi) fa capire in realtà che non esiste nes­sun legame con le esi­gen­ze locali: nem­meno se domani par­tis­sero i forni elet­tri­ci tali spazi sareb­bero gius­ti­fi­cati dal­lo sbandier­a­to prin­ci­pio di prossim­ità. Infine, indipen­den­te­mente da qual­si­asi ragion­a­men­to, ci teni­amo a rib­adire che il sito prescel­to, per la sua ubi­cazione e le sue carat­ter­is­tiche idro­ge­o­logiche, è asso­lu­ta­mente ina­dat­to a ospitare una dis­car­i­ca.

Comi­ta­to di Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia

Commenta il post