La Barcaccina: una vendita tortuosa

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SAN VINCENZO 23 set­tem­bre 2016 — Il Comune di San Vin­cen­zo ha prova­to a vendere il dirit­to di super­fi­cie del ter­reno su cui sorge la Bar­cac­ci­na diret­ta­mente al pro­pri­etario del­lo sta­bil­i­men­to, sen­za gara. TAR e Con­si­gio di Sta­to han­no accolto un ricor­so che pre­tende­va una gara pub­bli­ca soste­nen­do che tut­ti i cit­ta­di­ni inter­es­sati dovessero essere mes­si in con­dizione di parte­ci­pare all’ag­giu­di­cazione del bene. Il Comune di San Vin­cen­zo allo­ra por­rà a gara il bene in modo che tut­ti pos­sano aggiu­di­carse­lo facen­do però una pic­co­la cor­rezione. L’at­tuale pro­pri­etario del­lo sta­bil­i­men­to potrà aggiu­di­car­si il bene a par­tire da 160mila euro, qual­si­asi altro cit­tadi­no potrà far­lo a par­tire da 1.179.000 euro. Questo al net­to del­la par­cel­la del tec­ni­co incar­i­ca­to dal­l’Am­min­is­trazione per la sti­ma del bene. Bel modo per ren­dere le con­dizioni di ven­di­ta di un bene pub­bli­co acces­si­bili in modo egual­i­tario a tut­ti i cit­ta­di­ni! Vista la sti­ma di quan­to deb­ba essere riconosci­u­to al pro­pri­etario del­lo sta­bil­i­men­to in caso di asseg­nazione del lot­to ad un ter­zo, ci sarebbe da ridire molto sul­la base d’as­ta sta­bili­ta per il dirit­to di super­fi­cie cinquan­ten­nale, ma prefe­ri­amo sof­fer­mar­ci su un qual­cosa di molto più sem­plice. Ricor­diamo all’Am­min­is­trazione che pri­ma di get­tar­si ani­ma e cor­po in un per­cor­so che porterà ad una nuo­va con­dan­na del Comune che ha già dovu­to sostenere ingen­ti spese legali per la prece­dente aggiu­di­cazione diret­ta del bene, si può pren­dere in esame anche la pos­si­bil­ità di non alien­are affat­to questo dirit­to di super­fi­cie. Non ravvisi­amo infat­ti motivi di emer­gen­za tali da pro­durre sim­ili forza­ture. In alter­na­ti­va, vis­to che la sma­nia di sven­dere il pat­ri­mo­nio pub­bli­co è ben conosci­u­ta e prat­i­ca­ta dal nos­tro Comune e il nos­tro appel­lo cadrà nel vuo­to, ricor­diamo che si pos­sono vendere beni pub­bli­ci attra­ver­so gare a pub­bli­ca evi­den­za in cui non si sa, tan­to per cam­biare, chi vince. Ci ren­di­amo con­to che la notizia risul­terà dirompente per talu­ni, ma temi­amo sia l’u­ni­co modo per alien­are un bene sen­za dover pagare due, tre, infi­nite volte, spese legali per ricor­si per­si al TAR e Con­siglio di Sta­to.

Grup­po con­sil­iare Assem­blea San­vin­cen­z­i­na

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