PASSAGGIO GIà COMUNICATO ALL'AGICOM. SI APRONO NUOVI SCENARI

La Barilla ha acquistato l’Italian food di Venturina

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VENTURINA 9 gen­naio 2020 - A Ven­tu­ri­na arri­va la Bar­il­la. Il grup­po, dalle vec­chie orig­i­ni emil­iane, oggi un colos­so nel mon­do, ha acquisi­to l’Italian Food dal Grup­po Pet­ti. La notizia è sta­ta già comu­ni­ca­ta all’Agicom, l’agenzia sul­la con­cor­ren­za. Bar­il­la garan­tirà quin­di il pro­prio impeg­no nel mar­chio del pomodoro toscano da indus­tria sul quale ha pun­ta­to da alcu­ni anni il gio­vane ammin­is­tra­tore di IF, Pasquale Pet­ti.
Con cir­ca 250 mil­ioni di fat­tura­to con­sol­ida­to dal 2017, Ital­ian Food, pre­sente a Ven­tu­ri­na fin dal 1973 quan­do suben­trò all’Arrigoni, è oggi una delle più impor­tan­ti realtà indus­tri­ali del­la Val di Cor­nia con cir­ca 800 occu­pati in gran parte sta­gion­ali e con un indot­to che coin­volge la mag­gio­ran­za dei pro­dut­tori locali e giunge a liv­el­li quan­ti­ta­tivi pari a quel­li delle fab­briche piom­bi­ne­si oggi in gran­dis­si­ma crisi.
Negli anni Ital­ian Food, nonos­tante una serie di risul­tati pos­i­tivi gra­zie anche a nuove pro­duzioni e all’avvio del bio­logi­co, ha risen­ti­to forte­mente di una ormai inadegua­ta col­lo­cazione nel cuore del rione Coltie divenu­to in poco tem­po un con­sis­tente agglom­er­a­to e a ridos­so del cen­tro sporti­vo “Maz­zo­la” e di impor­tan­ti servizi comu­nali. Non è mai decol­la­ta l’ipotesi di un trasfer­i­men­to nel­la zona indus­tri­ale di Cam­po alla Croce, con­tem­pla­to nell’urbanistica del Comune ma non agev­ole da attuar­si anche per i costi ril­e­van­ti.
Il prob­le­ma potrebbe ripro­por­si con la Bar­il­la e con gli inves­ti­men­ti che verosim­il­mente il nuo­vo grup­po avrà pre­vis­to.
Sec­on­do fonti vici­ni all’Authority si apprende che il pas­sag­gio alla Bar­il­la si real­izzerà in tre sta­di suc­ces­sivi. Il pri­mo riguar­da la sot­to­scrizione di un aumen­to di cap­i­tale di Ital­ian Food da parte del­la capofi­la del grup­po cam­pano, la soci­età Apfp, ovvero la“Antonio Pet­ti fu Pasquale”. L’operazione con­sen­tirà alla Apfp di giun­gere al 75% del cap­i­tale sociale di Ital­ian Food, men­tre l’altra soci­età del grup­po la “Anto­nio Pet­ti” avrà il restante 25 per cen­to.
Tut­to questo per agevolare il suc­ces­si­vo trasfer­i­men­to alla Bar­il­la del­la quo­ta di Apfp in IF, pari appun­to al 75% del cap­i­tale sociale. Gli emil­iani avran­no quin­di il pieno con­trol­lo di Ital­ian Food con il 25 per cen­to che resterà al grup­po Pet­ti.
Nata nel 1877 per inizia­ti­va di Pietro Bar­il­la, che aprì a Par­ma un negozio di pane e pas­ta, la Bar­il­la è azien­da leader nel set­tore ali­menta­re con cir­ca 8400 dipen­den­ti e sta­bil­i­men­ti in mez­zo mon­do: il 45,3 per cen­to del pro­prio fat­tura­to giunge dall’Italia, il 31 dall’Europa, il 19,4 dall’America ed il resto dall’Asia, Africa e Aus­tralia. Il grande pub­bli­co conosce il mar­chio anche per cele­bri cam­pagne pub­blic­i­tarie con inter­ven­ti di pres­ti­gio (una ses­san­ti­na di spot real­iz­za­ti da Mina) e per spon­soriz­zazioni sportive ad alto liv­el­lo.

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