La buona notizia è l’action plan per la siderurgia

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 13 giug­no 2013 — La buona notizia per le fab­briche locali non è tan­to l’approvazione al Sen­a­to del decre­to che di fat­to inserisce Piom­bi­no nell’area di crisi indus­tri­ale con la pos­si­bil­ità di attin­gere risorse, ben­sì l’attivazione di un action plan del­la com­mis­sione euro­pea per tute­lare la siderur­gia dei pae­si dell’unione da realtà pro­dut­tive di altri con­ti­nen­ti.
Ques­ta è un’iniziativa che sarebbe dovu­ta essere mes­sa in cam­po già da tem­po anche a fronte delle dif­fi­coltà che sta attra­ver­san­do il set­tore a par­tire da Taran­to, il più impor­tante polo pro­dut­ti­vo europeo.
Infat­ti la soprav­viven­za di quel sito lega­ta alle ques­tioni ambi­en­tali ed agli onerosi inter­ven­ti che servireb­bero e non tut­ti attua­bili, potrebbe aprire uno spi­raglio per il man­ten­i­men­to del ciclo inte­grale anche a Piom­bi­no, ad oggi ora­mai forte­mente a ris­chio, per usare un eufemis­mo.
Il decre­to approva­to al Sen­a­to ed a breve anche alla Cam­era dei Dep­u­tati mette mol­ta carne al fuo­co per le infra­strut­ture del nos­tro ter­ri­to­rio e di rif­lesso per quel che riguar­da l’industria. Però è bene dire con chiarez­za evi­tan­do entu­si­as­mi ecces­sivi, che vi sono molte com­p­lessità, forse troppe e che al momen­to oltre gli inten­ti non ci sono pre­cise garanzie.
In effet­ti dovre­mo aspettare anco­ra per capire e sapere come, quan­do e quan­ti finanzi­a­men­ti saran­no ero­gati, vis­to che sen­za accor­do di pro­gram­ma il CIPE non potrà esprimer­si defin­i­ti­va­mente, se non per alcune ques­tioni più mar­gin­ali ed ad oggi ai 160 mil­ioni pre­visti ne man­cano anco­ra trop­pi all’ap­pel­lo.
Rimane anco­ra per­al­tro l’incompiutezza del­la 398 fino al por­to, il trat­to in ques­tione al momen­to si fer­ma al Capez­zo­lo come si evince nel decre­to in ogget­to, inoltre non è ben chiaro il moti­vo per cui sarà a cari­co di SAT, ma svin­co­la­ta dal prog­et­to com­p­lessi­vo dell’autostrada.
Tale impli­cazione può avere diverse inter­pre­tazioni sia pos­i­tive che neg­a­tive, in effet­ti se da un lato si vor­rebbe garan­tire che comunque i per­cor­si siano dis­tin­ti, ci chiedi­amo se dopo 40 anni di pre­vi­sioni non real­iz­zate, la SAT, che dovrà finanziare l’opera, sia pronta per assumer­si l’onere ancor pri­ma che par­tano i lot­ti autostradali più impor­tan­ti.
Ovvi­a­mente aus­pichi­amo che tut­to vada per il meglio e che vi sia la conc­re­ta pos­si­bil­ità di arrivare per­lomeno al Capez­zo­lo, anche se sap­pi­amo bene che sen­za l’ul­ti­mo trat­to quel­lo più impor­tante è tut­to aleato­rio.
Comunque è oppor­tuno aspettare che siano elab­o­rati gli accor­di di pro­gram­ma per pot­er val­utare atten­ta­mente il tut­to, anche se questo ter­ri­to­rio dovrebbe essere comunque dif­fi­dente rispet­to a questi pro­ces­si, vis­to che negli ulti­mi anni abbi­amo let­to molto, ma alla fine conc­re­ta­mente si è purtrop­po real­iz­za­to ben poco e l’e­len­co è lunghissi­mo.
A breve potrebbe aggiunger­si all’e­len­co anche la Con­cor­dia, non sem­bra che al momen­to il tem­po stia gio­can­do a nos­tro favore, anzi, a parte le sper­anze locali, com­p­rese le nos­tre, abbi­amo l’impressione che tut­to stia andan­do nel­la direzione oppos­ta.

Seg­rete­ria Provin­ciale UDC

 

Commenta il post