La capacità attrattiva della Fiera è compromessa

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CAMPIGLIA MARITTIMA 4 giug­no 2019 — Così non può andare. Numero di espos­i­tori in dras­ti­co calo e capac­ità attrat­ti­va del­la Fiera com­pro­mes­sa sono indi­ca­tori gravis­si­mi che richiedono un impeg­no stra­or­di­nario per inver­tire la ten­den­za.
Il des­ti­no dell’evento sim­boli­ca­mente più impor­tante che si svolge nel­l’area fieris­ti­ca sem­bra appe­so ad un filo e chiedi­amo da subito all’am­min­is­trazione comu­nale di aprire un con­fron­to con la SEFi (nel­la foto in alto a sin­is­tra Leonar­do Car­oli­ni, pres­i­dente  di Campiglia Marit­ti­ma Servizi per l’e­cono­mia e fiere s.r.l., gestore del Cen­tro Fieris­ti­co di Ven­tu­ri­na, ndr) gli oper­a­tori del set­tore e i Comu­ni del­la Val di Cor­nia, per capire le con­crete e urgen­ti mis­ure da varare per sal­vare la tradizionale fiera mostra.
I prob­le­mi in realtà sono noti da tem­po e non avervi fat­to fronte in tut­ti questi anni ci con­seg­na oggi un quadro pre­oc­cu­pante. I prezzi trop­po alti per gli espos­i­tori, la scarsa pub­blic­ità, la man­ca­ta rif­les­sione sul­la natu­ra dell’evento, la chiusura del museo del­la Civiltà del Lavoro, lo scol­la­men­to del­la ges­tione dell’area fieris­ti­ca dal ter­ri­to­rio del­la Val di Cor­nia. Tut­ti ele­men­ti da affrontare subito, nel­la sper­an­za che non sia trop­po tar­di.
Da parte nos­tra siamo pron­ti a dare il con­trib­u­to di idee purché ci sia un reale coin­vol­gi­men­to nelle scelte strate­giche e non si lim­i­ti il dibat­ti­to ai pochi giorni del­la fiera cam­pi­onar­ia ma si affron­ti il grande prob­le­ma di rius­cire ad uti­liz­zare l’area espos­i­ti­va per tut­to l’anno apren­do a fiere di set­tore, nuovi even­ti qual­i­fi­cati, rein­vesten­do nel museo del­la Civiltà e del Lavoro e ricu­cen­do un rap­por­to per­du­to tra l’area fieris­ti­ca e un ter­ri­to­rio più vas­to del solo Comune di Campiglia, almeno este­so a tut­ta la Val di Cor­nia.
Oggi l’area è sot­touti­liz­za­ta ed è ormai vis­su­ta come prob­lem­at­i­ca anziché come poten­zial­ità per la nos­tra econo­mia. Una vera assur­dità che il Comune di Campiglia e tut­ta la Val di Cor­nia non può per­me­t­ter­si.

Grup­po 2019

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