La Casa di Margot propone e l’assessore dice no
Alcune settimane or sono inviai alla stampa le quattro proposte de “La casa di Margot” al Comune di Piombino. Abbiamo ricevuto le risposte dell’Assessore Chiarei, tutte negative.
Ho pensato quindi di informare la stampa in merito a tali risposte.
Noi avevamo chiesto di dire NO sia all’uso dei botti, che allo spettacolo pirotecnico.
Il Comune dice SI ad entrambi. Quindi il 31.12 i cittadini potranno sparare tutti i petardi che vogliono e ci saranno i fuochi artificiali in piazza Bovio.
Secondo noi il Comune ha perso l’occasione non solo di dimostrare una sensibilità animalista, ma anche quella di dare un segnale culturale . Peccato. Molti altri Comuni l’hanno fatto, il nostro no.
Avevamo chiesto inoltre un bando pubblico per l’affidamento del servizio accalappiatura cani vaganti : l’Assessore Chiarei risponde che non è tenuto a farlo e soprattutto che non vuole farlo perché il canile lo gestisce l’ENPA. Dimentica di dire che i due servizi in passato sono già stati disgiunti, senza alcun tipo di problema. Infatti prima dell’ENPA il servizio lo gestiva l’ASIU e poi l’ASL. Figuriamoci ora, che il canile sanitario, dove devono essere portati i cani subito dopo la cattura, si trova all’esterno del canile rifugio. Veramente nessun tipo di problema a una gestione disgiunta, e quindi, a nostro avviso, una motivazione del tutto pretestuosa per non voler fare un bando, che sarebbe la procedura trasparente nell’affidare pubblici servizi.
Infine ci eravamo offerte di gestire l’attuale canile al 50 % dell’attuale spesa sostenuta dal Comune, e cioè pari ad Euro 19.500 annue. Infatti il Comune versa per i 45 cani attuali Euro 39.000 annui così ripartiti : Euro 35.000 all’ENPA per la gestione del canile, Euro 2.500 sempre all’ENPA per assistere i cani sterilizzati , Euro 1.500 annui all’ambulatorio veterinario Bedini- Villani- Fornai per la sterilizzazione dei cani. L’Assessore risponde negativamente, non si sa perché, e dubita che con Euro 17.500 si possa gestire quel canile.
Intanto l’Assessore sbaglia i calcoli, ma ha poca importanza. Soprattutto dimentica che noi sappiamo molto meglio di lui quanto costa gestire quel canile, dato che lo abbiamo fatto per venti anni e con un numero di cani molto maggiore.
Inoltre dovrebbe sapere che l’ENPA gestisce quel canile non con il volontariato, come noi abbiamo sempre fatto, ma con tre lavoratori dipendenti e che quindi i soldi che il Comune versa a tale Associazione servono principalmente a pagare tre stipendi . Noi non abbiamo mai percepito un centesimo per occuparci dei cani, ed è qui il risparmio che il Comune avrebbe potuto fare e che non ha voluto fare affidandoci la gestione.
Qualcuno potrebbe dire : ma le dipendenti perderebbero il posto di lavoro. Invece non sarebbe neanche così, perché le dipendenti potrebbero tornare a fare ciò per cui erano state assunte dalla sottoscritta, e cioè l’accalappiacani, loro o altre persone, perché gli altri 20.000 Euro che il Comune versa all’ENPA per tale servizio sono sufficienti , e anche questo lo so meglio dell’Assessore Chiarei, avendo predisposto per anni le loro buste paga.
Conclude l’Assessore assicurando che la “scrivente Amministrazione” alla scadenza delle convenzioni con ENPA , cioè al 31.12.2014 farà un bando pubblico per affidare congiuntamente accalappiatura e gestione canile.
E questo ci pare proprio incomprensibile, dato che “ la scrivente Amministrazione” cesserà ad aprile 2014.
La nostra Associazione è veramente dispiaciuta che l’Amministrazione comunale di Piombino risponda sistematicamente no a tutte le proposte che facciamo, dalla più semplice, come quella di introdurre in canile la collaborazione gratuita di un veterinario comportamentalista nostro volontario, a quella di censire gratuitamente i gatti delle fabbriche, a quella di gestire il canile al 50 % delle spese sostenute per l’ENPA.
Ne prendiamo atto e non ci scoraggiamo , in attesa, si spera, di un diverso atteggiamento.
Con l’occasione auguriamo delle feste serene, anche se turbate dai botti, a tutti i cittadini, agli animali piombinesi e ai volontari che li assistono, di qualunque Associazione essi siano.
La Presidente de “La casa di Margot”