La chiamano sicurezza ed invece è demagogia

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PIOMBINO 17 novem­bre 2017 — Recen­ti arti­coli di stam­pa han­no illus­tra­to la ricetta dei grup­pi Ascol­ta Piom­bi­no e Fer­rari Sindaco/Forza Italia in mer­i­to al tema del­la sicurez­za. Ci appaiono del tut­to evi­den­ti le final­ità di ricer­ca del con­sen­so attra­ver­so un approc­cio dem­a­gogi­co, in par­ti­co­lare lad­dove si pro­pone l’affidamento dei servizi al pri­va­to o, addirit­tura, l’utilizzo dell’esercito a pre­sidio, non capi­amo in quale log­i­ca, del­la stazione fer­roviaria di Campiglia Marit­ti­ma (per la quale, sem­mai, sug­ge­ri­amo un pas­sag­gio delle forze del­l’or­dine in occa­sione del­l’ar­ri­vo del­l’ul­ti­mo treno che non tro­va assur­da­mente coin­ci­den­ze, las­cian­do i viag­gia­tori in un ter­ri­to­rio recen­te­mente abban­do­na­to anche dal pre­sidio Polfer).
Si trat­ta, a nos­tro avvi­so, di posizioni con­fuse e soprat­tut­to sle­gate tra loro, man­can­do innanz­i­tut­to una val­i­da dis­tinzione di base tra i con­cetti di sicurez­za e percezione del­la sicurez­za del cit­tadi­no.
Di con­tro, la nos­tra è molto chiara.
Chiedi­amo in pri­ma istan­za un’analisi dei dati ogget­tivi rel­a­tivi agli ulti­mi anni del­la realtà piom­bi­nese. Solo alla luce di questi sarà pos­si­bile costru­ire una strate­gia adegua­ta, sia che dimostri­no un aumen­to sia che evi­den­zi­no una dimin­uzione dei reati. Rite­ni­amo che tali dati deb­bano essere resi pub­bli­ci per quel­la parte di cit­ta­di­ni inter­es­sati e coin­volti che potrà cos­ti­tuire un “tavo­lo di con­fron­to” sul tema.
Ali­menta­re la percezione del­l’in­si­curez­za ha para­dos­salmente l’ef­fet­to oppos­to: induce i cit­ta­di­ni a con­sid­er­are “nor­mali” gli even­ti di cui ven­gono diret­ta­mente a conoscen­za o, peg­gio, di cui sono sta­ti vit­time. Noi invi­ti­amo invece a seg­nalare o denun­cia­re tut­to: abbi­amo bisog­no che le isti­tuzioni, a par­tire dalle forze del­l’or­dine, abbiano un quadro non inquina­to da ele­men­ti psi­co­logi­ci quali il fatal­is­mo o legit­time val­u­tazioni sul­la scarsa certez­za del­la pena per chi delinque.
Lo scopo è quel­lo di dis­tinguere l’evento stra­or­di­nario dall’ordinario, affinché pos­sano essere get­tate le basi di un adegua­to sis­tema di pre­ven­zione con mezzi quali aumen­to delle ore di pre­sidio delle forze dell’ordine pre­poste e uti­liz­zo di tele­camere nelle zone iden­ti­fi­cate come “a ris­chio”, sen­za per questo ghet­tiz­zarle.
Pur con­trari alla creazione di un servizio di vig­i­lan­za pri­va­ta, siamo altresì con­sapevoli del­la nec­es­saria pre­sa di posizione in mer­i­to al degra­do cit­tadi­no, ter­mine trop­po spes­so con­fu­so con la soprac­i­ta­ta “percezione di sicurez­za”. È ogget­ti­vo che il prob­le­ma esista: bas­ta guardar­si intorno. Rib­a­di­amo che non c’è più spazio per le attese: ora è il momen­to di chieder­si cosa fare per com­bat­ter­lo sen­za sco­modare elmet­ti e procla­mi.

MoVi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no

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