La città tappezzata di immagini diffamatorie
PIOMBINO 19 febbraio 2019 — C’è una Piombino operosa che, con fatica, guarda avanti, scommettendo sul futuro affrontando le difficoltà a testa alta con sacrificio e c’è una Piombino rancorosa, la Piombino del no sempre e comunque.
Si vuole attaccare il Partito Democratico affermando che non c’è un progetto per il futuro e accusandolo di scelte scellerate. A questo rispondiamo con gli atti compiuti in questi anni, dalle varianti urbanistiche agli investimenti per promuovere iniziative fino alla messa a norma della discarica ormai dismessa o alla regolarizzazione di impianti già esistenti.
Scelte responsabili delle quali ci siamo assunti responsabilità di fronte ai cittadini e per le quali, nonostante i ricorsi di alcuni, i giudici ci hanno dato ragione.
La politica ha le sue regole, si può dissentire sulle scelte e contrastarle anche con toni aspri ma a chi giova tappezzare la città di manifesti con immagini diffamatorie e con un vero e proprio danno di immagine? Come si può sottoscrivere un manifesto che raffigura una discarica ai piedi della nostra Piazza Bovio, una delle più belle piazze d’Italia?
Questa comunità non merita un simile trattamento.
Non lo meritano gli imprenditori che dopo i disastri ambientali cercano di ricostruire la nostra costa per la prossima stagione turistica facendo tesoro degli investimenti della Regione e del Comune, non lo meritano i commercianti che nonostante la crisi cercano di offrire un servizio, non lo meritano i lavoratori che guardano con fiducia una lenta ripresa dell’attività industriale, non lo meritano i cittadini che nelle tante associazioni di volontariato cercano di contribuire per rendere la città più vivibile e più accogliente.
Il Comitato del No ha dato il via alla campagna elettorale con i metodi che negli ultimi tempi stanno guidando la politica nazionale. Diffamazione e slogan non sono e non possono essere una risposta per una città che ha bisogno di guardare avanti con fiducia.
Si attaccano contemporaneamente la gestione dei rifiuti e le fonti di energia pulita con la pretesa di difendere le potenzialità turistiche di questo territorio e si pensa di accogliere i turisti con quei manifesti?
Il comitato della salute ha sciolto gli indugi, ha dimostrato con questo atto di voler essere un movimento politico.
È così che si ha intenzione di guidare “il nuovo”?
Quale è la proposta per Piombino?
Il tempo del terrorismo psicologico è terminato, impiegheremo i prossimi mesi per raccontare e difendere ciò che è stato fatto e per condividere insieme gli obiettivi, rivolgendoci a quella Piombino che ha voglia di scommettere sul futuro.
Massimiliano Roventini, segretario Federazione PD Val di Cornia Elba
Bruna Geri, segretario Unione Comunale PD Piombino