La commissione d’inchiesta proprio non piace

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PIOMBINO 24 mag­gio 2018 — Nel con­siglio comu­nale del 23 mag­gio la mag­gio­ran­za PD, Sin­is­tra per Piom­bi­no e Spir­i­to Libero ha boc­cia­to la richi­es­ta, por­ta­ta da tutte le oppo­sizioni, di isti­tuire una com­mis­sione d’inchi­es­ta. Tale com­mis­sione avrebbe dovu­to cer­care di ricostru­ire la gen­e­si del buco di decine di mil­ioni che gra­va su RiMa­te­ria. Si sarebbe dovu­to riper­cor­rere la sto­ria di ASIU e TAP, gli ind­i­rizzi delle ammin­is­trazioni allo­ra in car­i­ca nel­la loro veste di pro­pri­etari, le tar­iffe appli­cate, gli impianti mai par­ti­ti, i finanzi­a­men­ti pre­si e le parte­ci­pazioni azionar­ie fal­li­men­ta­ri. Tut­to questo è por­ta­to a gius­ti­fi­cazione per le scelte del­l’og­gi: in una dis­car­i­ca non anco­ra a nor­ma ven­gono stoc­cati rifiu­ti reper­i­ti sul mer­ca­to nazionale nel­la spas­mod­i­ca ricer­ca di risorse per coprire tale buco finanziario, di dimen­sioni tali da met­tere a ris­chio tutte le ammin­is­trazioni locali coin­volte. La richi­es­ta di com­mis­sione era sta­ta pre­sen­ta­ta a nor­ma dell’art.58 del rego­la­men­to del con­siglio comu­nale del Comune di Piom­bi­no, che trat­ta tali stru­men­ti di garanzia e ne indi­ca la denom­i­nazione e la strut­tura. Come dice­va­mo, tale com­mis­sione è sta­ta boc­cia­ta per­ché il ter­mine “inchi­es­ta” sot­tin­ten­derebbe un dolo e quin­di, pur riconoscen­do le moti­vazioni per ricostru­ire la sto­ria di quel­la vicen­da, era politi­ca­mente indi­geri­bile per la mag­gio­ran­za che, con un colpo di sce­na, pro­pone­va una com­mis­sione con­giun­ta del­la II e IV com­mis­sione che avrebbe avu­to gli stes­si poteri di con­vo­care e inda­gare. Tut­to questo bizan­ti­nis­mo per non appli­care qual­cosa pre­vis­to e nor­ma­to nel­lo statu­to, per­al­tro redat­to e approva­to da loro stes­si. O forse non è pro­prio la stes­sa cosa e portare alla luce quelle vicende non è cosa gra­di­ta. Tut­ti questi prob­le­mi invece, il Con­siglio Regionale Toscano non li ha trovati e, su richi­es­ta del M5S, ha delib­er­a­to il 16 mag­gio scor­so l’is­ti­tuzione di una com­mis­sione regionale d’inchiesta, con il com­pi­to di appro­fondire le vicende legate alle dis­cariche sot­to seque­stro e al ciclo dei rifiu­ti in Toscana.

MoVi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no

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