Sì al progetto Genova; ora l’atto finale del Governo
PIOMBINO 25 giugno 2014 — La conferenza dei servizi decisoria, convocata per l’esame e l’approvazione del progetto per il trasferimento ed il successivo smaltimento della Concordia presso il porto di Genova proposto dalla Costa Crociere S.p.A., nonché per l’esame e il rilascio dei pareri, visti, concessioni e nulla-osta necessari, ha dunque approvato quel progetto con 17 voti favorevoli e due contrari. Non si è giunti all’unanimità poiché ai pareri favorevoli – espressi con prescrizioni – di tutte le amministrazioni centrali (ministeri dell’Interno, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Salute e dei Beni e delle Attività Culturali, Ispra, Istituto Superiore di Sanità, Agenzia delle Dogane) e di quelle liguri (Regione, Provincia e Comune di Genova, Arpa Liguria, Autorità Portuale di Genova, Azienda Sanitaria di Genova), del Comune di Isola del Giglio, di Arpa Toscana e dell’Azienda sanitaria di Grosseto si sono affiancate le dichiarazioni di contrarietà da parte della Regione Toscana e della Provincia di Grosseto. La decisione è stata presa previa istruttoria tecnico valutativa da parte dell’ Osservatorio di monitoraggio ambientale, costituito da un rappresentante della Regione Toscana, con funzioni di Presidente, del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell’ARPAT, della Provincia di Grosseto, del Comune dell’Isola del Giglio, del Ministero dell’interno, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dell’ISPRA, della Capitaneria di Porto, del Ministero della salute e dell’Istituto Superiore della Sanità.
Secondo quanto indicato dalla legge 241/1990 e successive modifiche, i lavori della conferenza devono di regola procedere attraverso decisioni deliberate a maggioranza dei presenti (art. 14 ter, co. 1) e le amministrazioni dissenzienti devono dare un’adeguata motivazione al loro voto negativo. Di norma i deliberati, adottati a maggioranza dalla Conferenza dei servizi in sede decisoria hanno un’efficacia sostitutiva, nel senso che sostituiscono a tutti gli effetti ogni atto (autorizzazione, concessione, nullaosta ecc. ) che ciascuna amministrazione partecipante avrebbe potuto adottare separatamente dalle altre (art. 14, co. 9). Il principio di maggioranza subisce però una deroga nell’ipotesi in cui il motivato dissenso sia espresso da un’amministrazione preposta alla tutela di un interesse qualificato, quale la tutela dell’ambiente, del paesaggio e del territorio. Questo è quanto è accaduto nella Conferenza dei servizi per la Concordia dove il no della Regione Toscana, considerato “ente preposto alla tutela di un interesse qualificato” ha costretto secondo legge e sicuramente anche per opportunità politica a rimettere la decisione all’organo politico preposto alla comparazione degli interessi qualificati, nel caso il Consiglio dei ministri.
Adesso, così come avevamo anticipato, sarà redatto un verbale, conforme alle risultanze della conferenza, che sarà consegnato al Consiglio dei Ministri che, entro sette giorni (si indica una riunione per il 30 giugno), anche nell’eventuale esercizio del proprio potere sostitutivo, assumerà le decisione formale definitiva.
Queste le date previste per la rimozione del relitto: 8 luglio fine della fase di allestimento dei cassoni, 12 e 13 luglio inizio dell’operazione di rigalleggiamento, 20 luglio attività di rimozione.