La Contadina inattiva, l’Apea deserta
PIOMBINO 10 settembre 2018 – La Contadina Toscana, Cooperativa Sociale di tipo B, alla quale il Comune di Piombino ha affidato nel 2014 la realizzazione e la gestione dell’ Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (Apea) in località Colmata, ha approvato il 25 luglio 2018 il bilancio 2017 con una perdita d’esercizio di 3.331 euro (nel 2016 la perdita era stata di 244 euro). Perdita di nessun rilievo se la cooperativa avesse svolto una qualche attività ed invece il fatto emblematica èche la cooperativa è “inattiva” fin da quando è nata.
In realtà sia le informazioni in calce allo stato patrimoniale sia il verbale dell’assemblea che ha approvato il bilancio documentano l’esistenza di problemi che, dato l’incarico ricevuto ben quattro anni fa dal Comune di Piombino, è utile sottoporre all’attenzione pubblica.
La cooperativa ha cinque soci (Paolo Feroci, Roberto Palla, Maria Santosuosso, Massimo Iannicello, Anna Maria Marrocco). Di questi i primi quattro sono presenti, direttamente o per delega, all’assemblea.
Al primo punto all’ordine del giorno è la relazione del Consiglio di Amministrazione (composto da tre membri: Paolo Feroci,Massimo Iannicello, Anna Maria Marrocco) al bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 e nell’occasione chiede la parola Roberto Palla “il quale approva la revoca di incarico al vecchio consulente in quanto permette alla Cooperativa una discussione più approfondita senza la mediazione di una persona esterna”.
Si passa al secondo punto “Bilancio d’esercizio chiuso al 31/12/2017, lettura ed approvazione”. Prende la parola Massimo Ianniciello il quale “spiega, in via preliminare, i criteri utilizzati per la formulazione del bilancio e le discrepanze sostanziali e formali rispetto a quella presentata dal consulente precedente. Tra le differenze si evidenzia la mancata iscrizione dell’IVA a Bilancio della fattura di Sintecnica”. Il bilancio viene approvato.
Il terzo punto “Compensi amministratori” viene rinviato “in mancanza di Anna Marrocco, socia maggiormente coinvolta su questo punto”.
Si passa al quarto punto “Varie ed eventuali” e Roberto Palla“sottolinea la mancanza di un membro importante del CdA (Anna Maria Marrocco, ndr) che non permette all’assemblea di conoscere e chiarire i problemi che impediscono al CdA di lavorare in modo efficiente. A tal proposito lo stesso socio propone una variazione delle deleghe in modo da evitare conflitti di interesse e affrontare al meglio i prossimi impegni della Cooperativa”. L’assemblea approva.
Quali i problemi è difficile capire, anche se qualcosa in più si evince dalle “Informazioni in calce allo stato patrimoniale micro” facenti parte dello stesso bilancio: “è stato riportato nella passività il debito verso la società che ha realizzato il progetto definitivo dello “stralcio 2”, ma si fa presente che la Cooperativa ha contestato la fattura a seguito di una richiesta di pagamento che include ilprogetto esecutivo, prestazione che allo stato attuale non possiede tutti i requisiti richiesti negli accordi sottoscritti. Quando tali requisiti saranno confermati dalle competenti Autorità la Cooperativa provvederà al pagamento.
Nell’esercizio 2017 la Cooperativa ha eseguito tutte le attività richieste dalla Convenzione Operativa con il Comune anche se rimangono i limiti dovuti al rilascio delle autorizzazioni per l’insediamento delle aziende nell’area predisposta. A tale riguardo il CdA provvederà a nominare un consulente di sua fiducia con l’incarico di esaminare attentamente l’evolversi della situazione ed i problemi con essa connessi.
L’esame delle poste attive evidenzia l’iscrizione di una immobilizzazione immateriale per il complessivo valore di € 60.918 costituita dal “Progetto definitivo dello Stralcio 2” della Società Sintecnica Srl che verrà ammortizzato al momento di realizzo dei primi ricavi; l’emissione della fattura ha poi determinato di conseguenza l’iscrizione di un credito per l’IVA evidenziata. Di contro nel passivo tra i debiti verso fornitori è stata iscritta una posta passiva pari al debito verso Sintecnica Srl e verso il consulente per la prenotula che ha inviato relativa alle proprie prestazioni professionali svolte nel 2017 ed evidenziata tra i costi in conto economico”.
Non è facile capire bene la situazione, ma per completare il quadro, ricordiamo che il progetto definitivo delle opere di urbanizzazione area “APEA” ambito di Colmata — Piombino (LI). Lotto 2 (immaginiamo che quando la cooperativa parla di stralcio 2 di riferisca al lotto 2, ndr), approvato dalla Giunta comunale con deliberazione 209 del 2017, è stato redatto dalla società Sintecnica di Cecina su delega della cooperativa dato che la convenzione n° 6323 del 31/12/2016 col Comune stabiliva che “il soggetto gestore si occuperà a propria cura e spese della progettazione preliminare e definitiva delle opere di urbanizzazione del predetto lotto 2”.
La stessa Giunta comunale con deliberazione 253 del 2017 approvò il progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione dell’area Apea, lotto 2, “da ritenersi lo sviluppo del progetto definitivo ed anch’esso predisposto dalla società Sintecnica di Cecina, delegata alla progettazione dalla Contadina Toscana”, almeno secondo l’ing. Claudio Santi, dirigente del settore lavori pubblici, e la stessa Giunta comunale.
Al di là del fatto che è ovviamente motivo di preoccupazione per tutti che una cooperativa, incaricata di realizzare un investimento di oltre 60 milioni di euro (si tratta di un’area produttiva con caratteristiche particolari di sostenibilità ambientale), abbia problemi e contenziosi è ancor maggiore motivo di preoccupazione che lì, in quella zona di Colmata, niente si muova.
Era più di un anno fa (luglio 2017) quando “La Contadina Toscana” inviò al Comune di Piombino un elenco di sette imprese o aggregazioni d’impresa che, a suo dire, avevano richiesto di insediarsi in Apea e per questo chiese, cosa poi avvenuta, il “trasferimento in diritto di superficie, fin da subito, di tutti i lotti produttivi collocati nel primo stralcio funzionale”. Per maggior comprensione allegava la sottostante planimetria ben colorata:
Nel novembre 2017 la Giunta comunale di Piombino approvò lo schema di convenzione per la realizzazione delle opere preliminari di livellamento, di urbanizzazione e di messa in sicurezza idraulica e geomorfologica relative al primo stralcio funzionale e lo schema di contratto di cessione dei lotti produttivi.
Nel febbraio 2018 anche quei pochi lavori di sistemazione del terreno (opere preliminari di recinzione area di cantiere e riprofilatura morfologica le aveva definite “La Contadina Toscana”) che erano stati effettuati furono terminati e da allora non solo tutto si è fermato ma anche le poche attrezzature che lì erano state lasciate dall’impresa che aveva realizzato quei pochi lavori non ci sono più.
E così ad oggi il terreno è deserto, così come si può vedere nella foto sovrastante.
Glossario
Le Cooperative Sociali di tipo B possono svolgere tutte le attività produttive — commerciali, artigianali, industriali o agricole — che siano finalizzate soprattutto all’inserimento lavorativo di soggetti socialmente svantaggiati (ex tossicodipendenti, ex alcolisti, ex detenuti, malati psichici, portatori di handicapp, minori a rischio di devianza, ecc.).
Questo tipo di imprese ha conquistato un ruolo come strumento privilegiato e specialistico per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, come soggetto in grado di svolgere una formazione professionale sul campo, a lavorare per una piena integrazione sociale delle persone in difficoltà e ad avviarle anche all’inserimento del lavoro esterno alla cooperativa.
Certo i Comuni della Val di Cornia, con Piombino capofila, fanno sempre scelte intelligenti ed efficaci. Grazie, continuate così.