La differenza tra raccontare storie e trattare affari
PIOMBINO 14 febbraio 2019 — Asiu e RIMateria, ci stanno o ci fanno? Leggiamo la stampa in questi ultimi due giorni e restiamo basiti. Tutta la guerra che abbiamo fatto contro la cessione del secondo 30% delle azioni perché la maggioranza rimanesse pubblica, la richiesta del referendum negata perché tanto il sindaco di Piombino non ha i 2/3 delle azioni necessarie per opporsi ( sempre che avesse voluto votare contro)? Tutta la manfrina, perché questo sembra essere alla fine, fatta dall’amministrazione comunale approvando in consiglio lo spostamento della data della cessione per attendere l’esito del ricorso, poi lo scandalo della lettera del legale dove si dice, ma che volete voi la cessione è già da ottobre che è stata fatta? Ora arriva Unirecuperi a voler esercitare il diritto di prelazione sul 30% di Navarra, Navarra che accusa Asiu di aver traccheggiato fino ad ora per consentire ad Unirecuperi di esercitare il diritto di cui sopra e accusa Unirecuperi di buttare sudicio anche nel suo pezzo (detto alla bottegaia) e di voler denunciare tutti, amministratori e soci vecchi e nuovi ( magari, almeno capace verrebbe fuori anche il perché dei milioni di buco…), RIMateria che quando ha propagandato la vendita ha precisato e strasottolineato che i due 30% dovevano essere assegnati a due privati che non dovevano avere alcun rapporto tra di loro neanche alla lontana, forse per garantire che non facessero cartello tra sé o che non fossero scatole cinesi?
E ora?
Chi ha ragione, chi ha torto?
Ma come caspita è stata gestita questa vendita?
Ed in che mani, comunque vada a finire, rimarremo?
Che dice il sindaco?
Questo è il privato, bellezza. E ci stiamo cadendo come pere su tutto, siderurgia, rifiuti. Ci vuole una gestione pubblica dei grandi settori industriali, noi lo diciamo e lo diremo fino allo sfinimento.
Rifondazione Comunista Piombino