La fideiussione di RIMateria e la delibera bugiarda
PIOMBINO 25 novembre 2018 — Avevamo chiesto con interrogazione comunale che fine avevano fatto quei 350mila euro discutibilmente prestati dal nostro Comune a RIMateria per pagare la fideiussione chiesta dalla Regione.
La risposta la apprendiamo dai media anziché dalla giunta: quella fideiussione non è stata ritenuta valida dalla Regione, in quanto alla società Finworld è stato vietato di operare come intermediario finanziario. Dunque 350mila euro di soldi pubblici sono andati persi.
Un fulmine a ciel sereno? Assolutamente no. Era prevedibile e noi lo avevamo detto già prima del prestito considerate le plurime vicende giudiziarie a cui la Finworld era sottoposta.
È palese come non vi sia stata sufficiente attenzione; un “buon padre di famiglia” a quella Finworld non avrebbe dato neppure dieci euro.
Da ciò deriva un danno erariale: RIMateria non recupererà mai neppure un centesimo di quei soldi dati a Finworld ma dovrà pagare una seconda fideiussione e, al contempo, restituire il prestito ricevuto al Comune; quest’ultimo, tuttavia, in qualità di proprietario di quote di RIMateria, è comunque danneggiato da una superficiale gestione della cosa pubblica. Ecco spiegato il danno subito dal Comune: è ora che a pagare, invece dei cittadini, sia chi ha sbagliato.
Da ultimo una chicca: la delibera discussa al consiglio comunale del 16 luglio, parlava di un prestito di 350mila euro in favore di Rimateria per pagare la fideiussione ed invece, scopriamo adesso che quella fideiussione era già stata pagata sei giorni prima. Tra tutti gli errori della presente amministrazione, quello di una delibera “bugiarda” ci mancava.