La giunta decide, il consiglio comunale ratifica

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 22 otto­bre 2015 — Non ave­va­mo dub­bi sul fat­to che Sin­da­co e Giun­ta di Campiglia non capis­sero che ciò che han­no delib­er­a­to è un sopru­so ver­so il pro­prio Con­siglio Comu­nale, al quale chieder­an­no solo di rat­i­fi­care ciò che han­no già deciso sul Piano Strut­turale e sul Rego­la­men­to Urban­is­ti­co. Sono abit­uati così.
Così come non ave­va­mo dub­bi sul fat­to che avreb­bero rispos­to che la piani­fi­cazione sovra- comu­nale rimane una loro pri­or­ità, sal­vo non prati­car­la.
I fat­ti sono ben diver­si ed è la stes­sa delib­era del­la Giun­ta a fare chiarez­za.
Per quan­to riguar­da la piani­fi­cazione sovra­co­mu­nale vi si legge che “…in atte­sa del com­p­lessi­vo ciclo di revi­sione degli stru­men­ti urban­is­ti­ci, sia a scala sovra­co­mu­nale che locale, nel­l’at­tuale quadro di dif­fi­cile con­giun­tu­ra eco­nom­i­ca sia pri­or­i­tario sostenere il com­par­to eco­nom­i­co pro­dut­ti­vo locale, inter­ve­nen­do sul Piano Strut­turale e sul Rego­la­men­to Urban­is­ti­co attra­ver­so vari­anti pun­tu­ali antic­i­patri­ci…”. Dunque pro­ce­dono da soli, come ormai fan­no tut­ti i Comu­ni del­la Val di Cor­nia, da tem­po.
Per quan­to riguar­da il con­tenu­to vi si legge che la Giun­ta “…impar­tisce al Set­tore Asset­to del Ter­ri­to­rio l’ind­i­riz­zo pri­or­i­tario di avviare le oppor­tune vari­anti al Piano Strut­turale e Rego­la­men­to Urban­is­ti­co di esclu­si­vo inter­esse locale nec­es­sarie per sostenere il com­par­to pro­dut­ti­vo com­mer­ciale, tur­is­ti­co ricetti­vo, arti­gianale e indus­tri­ale, attra­ver­so rin­no­vate politiche ter­ri­to­ri­ali di minor com­p­lessità…”. Impar­tisce anche tan­tis­sime altre pre­cise indi­cazioni sulle vari­anti ammis­si­bili, tra cui la mod­i­fi­ca dell’assetto planivol­u­met­ri­co delle lot­tiz­zazioni, la pre­vi­sione di sin­gole edi­fi­cazioni di com­ple­ta­men­to a Ven­tu­ri­na Terme, ecc. Ha anche deciso di “…impar­tire al Set­tore Asset­to del Ter­ri­to­rio l’ind­i­riz­zo, in atte­sa del­la definizione del quadro strate­gi­co e di ind­i­rizzi che la Regione Toscana è in procin­to di emanare con il nuo­vo Piano Regionale Cave, di non pro­cedere alla val­u­tazione del­la pro­pos­ta di vari­ante urban­is­ti­ca pre­sen­ta­ta dal­la soci­età Cave di Campiglia Spa, poiché in con­trasto con le strate­gie con­tenute negli stru­men­ti urban­is­ti­ci comu­nali vigen­ti…”.
Dunque han­no già deciso ciò che sarà ammes­so e ciò che sarà esclu­so dalle vari­anti. Al Con­siglio, bon­tà loro, la rat­i­fi­ca.
A Sin­da­co e Giun­ta si ricor­da che la legge ha sta­bil­i­to che il Con­siglio Comu­nale è l’organo d’indirizzo e di con­trol­lo politi­co-ammin­is­tra­ti­vo per i piani ter­ri­to­ri­ali ed urban­is­ti­ci. Abbi­amo chiesto alla Giun­ta di ren­dere note le richi­este di vari­ante in suo pos­ses­so affinchè il Con­siglio pos­sa pren­derne visione e dare gli oppor­tu­ni ind­i­rizzi sulle materie che gli com­petono.
Purtrop­po dob­bi­amo con­fer­mare ciò che abbi­amo det­to: il sis­tema demo­c­ra­ti­co a Campiglia è mor­to, i cit­ta­di­ni non pos­sono stare tran­quil­li. A mag­gior ragione quan­do i con­siglieri di mag­gio­ran­za da loro elet­ti mai in questi anni si sono espres­si per far rispettare le norme del­la democrazia nel nos­tro Comune, accettan­do sem­pre silen­ti le pre­poten­ze del­la Giun­ta. Stare­mo a vedere.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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