La Giunta non risponde sulla sorveglianza balneare

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 2 dicem­bre 2015 — Non ci scan­dal­iz­za il fat­to che, al momen­to di dis­cutere l’interrogazione pre­sen­ta­ta sul­la sorveg­lian­za bal­n­eare, tut­ti i con­siglieri comu­nali di mag­gio­ran­za siano usci­ti dall’aula: ognuno ha il dirit­to di fare ciò che vuole, persi­no di far credere che l’esposto pre­sen­ta­to alla Procu­ra del­la Repub­bli­ca sia sta­to una “scor­ret­tez­za”, quan­do invece rap­p­re­sen­ta un dirit­to ed un dovere di ogni cit­tadi­no, a mag­gior ragione di un con­sigliere comu­nale di oppo­sizione. Siamo infat­ti con­vin­ti che fare oppo­sizione voglia dire anche e soprat­tut­to vig­i­lare sul­la cor­ret­tez­za e trasparen­za del­la ges­tione pub­bli­ca, piac­cia o non piac­cia al Pd locale.
Quel che appare sur­reale è piut­tosto la rispos­ta all’interrogazione data dal vice-sin­da­co Fer­ri­ni. O sarebbe meglio dire, la non rispos­ta.
Sì per­ché il vice-sin­da­co ha affer­ma­to di non vol­er rispon­dere all’interrogazione in quan­to la stes­sa è sta­ta pre­ce­du­ta dall’ormai famoso espos­to. Pec­ca­to che le inter­rogazioni rap­p­re­senti­no uno stru­men­to di garanzia che con­sente ad ogni con­sigliere di avere dall’amministrazione una rispos­ta su qualunque tema che riguar­di la cosa pub­bli­ca.
Il non rispon­dere non è con­tem­pla­to dal­la legge.
Chi gov­er­na Piom­bi­no ha per­so l’occasione per chiarire ai cit­ta­di­ni almeno alcu­ni degli aspet­ti che adom­bra­no la con­dot­ta di Giu­liani sul tema del­la vig­i­lan­za bal­n­eare del­la cos­ta est e dell’incarico affida­to alla moglie. Evi­den­te­mente sull’episodio non san­no cosa inven­tar­si.

Francesco Fer­rari

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