La lunga storia di una fideiussione mancata
PIOMBINO 28 novembre 2018 — Può apparire inverosimile che una fideiussione, quella stipulata da RIMateria con Finworld, possa essere diventata uno degli elementi centrali della discussione politica in un Comune come quello di Piombino, eppure così è avvenuto. Effettivamente che il Comune di Piombino abbia concesso a RIMateria” una anticipazione di cassa di euro 350mila per pagare in parte alla società Finworld S.p.A la polizza fideiussoria a favore della Regione Toscana (il costo della fideiussione era di 500mila euro, i Comuni di Campiglia e San Vincenzo non hanno anticipata le 150mila euro che erano state loro richieste, ndr) relativamente ai costi futuri di gestione e post gestione operativa del sito di smaltimento di Ischia di Crociano”, così è detto esplicitamente nella deliberazione del consiglio comunale di Piombino del 16 luglio 2018, e che, secondo quanto ha detto la stessa RIMateria, la fideiussione non sia stata giudicata valida dalla Regione Toscana non sono cose di normale amministrazione. Ma la cosa non può limitarsi, come sembra fare il comunicato stampa del Comune di Piombino (nella foto in alto a sinistra l’assessore Ilvio Camberini del Comune di Piombino, ndr) che può essere letto alla fine dell’articolo, ad una querelle di sole date, peraltro tutte da verificare. Il problema nasce, prima, almeno quattro anni fa, proprio da una fideiussione non stipulata a garanzia nei confronti della Regione Toscana per la gestione operativa e per la post-gestione della discarica di Ischia di Crociano e per la realizzazione e l’esercizio di essa nelle forme previste dalla variante richiesta da Asiu e accettata dalla Regione, con conseguente nuova Autorizzazione Integrata Ambientale, nel 2016.
Era il 1° agosto 2016 e la Giunta regionale della Toscana deliberava una modifica alla Autorizzazione Integrata Ambientale AIA) rilasciata dalla Provincia di Livorno nel 2011 autorizzando Asiu alla realizzazione e all’esercizio della discarica per rifiuti non pericolosi di Ischia di Crociano sulla base del progetto “4° Variante alle opere di chiusura della discarica di Ischia di Crociano nel Comune di Piombino (LI)” presentato da Asiu il 29 gennaio 2016.
“L’intervento consiste, diceva la deliberazione regionale, nell’ampliamento della esistente discarica per rifiuti non pericolosi in località Ischia di Crociano, tramite rialzamento della sommità da quota 26 metri lineari, quota al colmo prevista dalla Variante 3, a quota 32 metri lineari, con estensione della falda sud del profilo di chiusura definitivo della discarica ASIU in appoggio alla discarica ex Lucchini recentemente acquisita da ASIU stessa. Tali interventi consentiranno il recupero di una volumetria aggiuntiva di circa 400.000 metri cubi che porterà il volume complessivo calcolato della discarica ASIU a 1.860.000 metri cubi, rispetto alla configurazione autorizzata di Variante 3 pari a 1.460.000 metri cubi”.
Ad Asiu, in qualità di gestore dell’installazione discarica per rifiuti non pericolosi ubicata in Località Ischia di Crociano in Comune di Piombino, venivano date prescrizioni, limiti e condizioni di realizzazione e di esercizio dell’installazione e tra queste una riguardante la garanzia finanziaria in conseguenza del fatto che, dice la prescrizione, le garanzie rilasciate a suo tempo a favore della Provincia di Livorno per la gestione operativa e per la post-gestione dovranno essere adeguate a seguito dell’approvazione del nuovo piano finanziario, che deve essere aggiornato alle condizioni definite dalla nuova autorizzazione. Si ingiungeva anche che l’iter di adeguamento della garanzia finanziaria già in essere doveva essere portato a termine entro tre mesi dal 9 agosto 2016, secondo le seguenti fasi:
- presentazione del piano finanziario aggiornato e comunicazione degli importi delle garanzie finanziarie rielaborata sulla base dello stesso, da presentare unitamente al testo in bozza della polizza fideiussoria;
- presentazione delle garanzie finanziarie.
Evidentemente quel termine non è stato rispettato se si arriva al 20 aprile 2018 (dopo una precedente diffida già formulata il 29 novembre 2017) quando la Regione Toscana diffida nuovamente RIMateria, in qualità di gestore della discarica sita in loc. Ischia di Crociano in Comune di Piombino, ad attuare tutte le azioni e gli interventi necessari a ricondurre la gestione della discarica nel rispetto delle prescrizioni di cui all’Autorizzazione Integrata Ambientale del 2011 e del 2016 ponendo tra le priorità anche l’obbligo di presentare l’aggiornamento del piano finanziario e il calcolo delle garanzie e conseguentemente, se necessario, l’adeguamento delle garanzie già prestate, a copertura degli oneri finanziari derivanti dalla nuova AIA. La Regione infatti aveva accertato che a seguito di aggiornamento dell’AIA del 2016 non risultava che RIMateria avesse avviato l’iter di adeguamento della garanzia finanziaria già in essere.
Il resto è una storia già ampiamente raccontata e riassunta nella pubblicazione Il Comune, RIMateria e quella fideiussione imprudente.
Comunicato stampa del Comune di Piombino
La società RIMateria aveva la necessità di procedere con il rinnovo della polizza fideiussoria a favore della Regione Toscana a corredo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale sulla discarica in corso di chiusura. Il Comune è intervenuto con il finanziamento di 350mila euro, come quota parte dell’importo della fideiussione, facendo in tal modo fronte a una momentanea mancanza di cassa della società, il tutto come descritto nella deliberazione del consiglio comunale del 16 luglio 2018.
La società RIMateria ha effettivamente provveduto al pagamento della polizza suddetta alcuni giorni prima della deliberazione di cui sopra, tenendo conto della scadenza dei termini per la presentazione della garanzia finanziaria e forte tuttavia della decisione già assunta in tal senso il 3 luglio 2018 dalla II commissione consiliare.
“Il comportamento tenuto dall’ente per la definizione delle partite economiche necessarie ad assicurare il mantenimento dell’autorizzazione AIA dell’impianto di Ischia di Crociano, con la costituzione di un credito nei confronti della società RIMateria (che sarà restituito al Comune), la quale ha anticipato di qualche giorno il pagamento per rispettare le scadenze, rinviando pertanto altri pagamenti, non presenta nessuna criticità né tantomeno motivi di illegittimità – afferma il sindaco Massimo Giuliani — Al contrario ho appreso invece dalla stampa locale che qualcuno ha ritenuto di dover definire quella deliberazione come “bugiarda”… il termine di bugiardo nella lingua italiana è sinonimo di “falso”… ma di questo chi lo ha detto e scritto ne risponderà nelle sedi opportune”.
“Ciò premesso, si rammenta invece come la vicenda insorta tra la società Finworld e la Banca d’Italia in merito all’abilitazione della società finanziaria all’esercizio dell’attività di intermediazione sia sostanzialmente complessa – spiega il sindaco – Infatti, al momento dell’assunzione della deliberazione del consiglio comunale per la concessione dell’anticipo di cassa da parte del Comune, la società Finworld risultava iscritta e abilitata a proseguire la propria attività ordinaria nel settore degli intermediari finanziari.
A seguito di un contenzioso, il Consiglio di Stato ha emesso un nuovo provvedimento e alla società Finworld è stato vietato di operare come operatore finanziario.
Gli effetti di questo provvedimento, che ha mantenuto in esercizio la predetta società finanziaria, sono venuti meno il 20 luglio 2018, una decisione che non era nota né alla commissione consiliare né al consiglio comunale al momento della decisione del finanziamento.
La Regione Toscana non ha accettato la garanzia della Finworld dopo essere venuta a conoscenza della revoca del provvedimento del Consiglio di Stato e comunque dopo avere assunto un parere legale dell’Avvocatura regionale.
In conseguenza di questo, RIMateria si è dovuta attivare per sostituire la fideiussione, indispensabile per mantenere l’autorizzazione integrata ambientale relativa alla discarica di Ischia di Crociano. Risulta peraltro come sia ancora pendente al Consiglio di Stato il giudizio tra la società Finworld e la Banca d’Italia (la prossima udienza risulta fissata a marzo 2019). In ogni caso, da parte di RIMateria saranno attivate tutte le azioni necessarie per procedere al recupero delle somme versate a Finworld.