La lunga storia di una fideiussione scivolosa
PIOMBINO 29 novembre 2018 — Il comunicato stampa del Comune di Piombino sulla vicenda della fideiussione stipulata da RIMateria con Finworld per la gestione operativa e per la post-gestione della discarica di Ischia di Crociano e per la realizzazione e l’esercizio di essa pubblicato da Stile libero Idee dalla Val di Cornia nell’ articolo “La lunga storia di una fideiussione mancata”, formula alcune precisazioni sulla tempistica delle decisioni del consiglio comunale di Piombino e sulla operatività di Finworld su cui vale la pena di soffermarsi.
Dice il Comune: «…al momento dell’assunzione della deliberazione del consiglio comunale per la concessione dell’anticipo di cassa da parte del Comune (16 luglio 2018, ndr), la società Finworld risultava iscritta e abilitata a proseguire la propria attività ordinaria nel settore degli intermediari finanziari. A seguito di un contenzioso, il Consiglio di Stato ha emesso un nuovo provvedimento e alla società Finworld è stato vietato di operare come operatore finanziario. Gli effetti di questo provvedimento, che ha mantenuto in esercizio la predetta società finanziaria, sono venuti meno il 20 luglio 2018, una decisione che non era nota né alla commissione consiliare né al consiglio comunale al momento della decisione del finanziamento…».
L’oscurità e l’imprecisione del comunicato sono evidenti se solo si ricostruisce la cronologia della vicenda.
Sospensione operativà Finworld
Esaminando la scheda anagrafica della Finworld nel sito della Banca d’Italia si legge chiaramente che l’operatività della società, anche in connessione al rilascio delle garanzie finanziarie, è cessata l’11 luglio 2018 con la cancellazione dall’ ALBO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI EX ART. 106 TUB (C.D. “ALBO UNICO”).
In effetti l’11 luglio 2018 il presidente di sezione del Consiglio di stato, Sergio Santoro, accogliendo una richiesta della Banca d’Italia, ha pubblicato un’ordinanza con la quale ha fatto rivivere un provvedimento della stessa Banca d’Italia (25 novembre 2016) con il quale veniva negata a Finworld l’autorizzazione per l’iscrizione nell’albo degli intermediari finanziari. In altre parole un vero e proprio divieto a rilasciare fideiussioni.
Il Consiglio, sempre nella seduta dell’11 luglio, ha anche fissato per il 19 luglio 2018 la camera di consiglio per discutere collegialmente dell’istanza cautelare, proposta da Finworld di fronte al provvedimento di cancellazione.
Il 20 luglio 2018 il Consiglio di Stato ha pubblicato una seconda ordinanza con la quale ha confermato la precedente decisione.
Di qui la decorrenza della mancata operatività dall’11 luglio 2018 e della cancellazione dall’albo degli intermediari finanziari a partire da quel giorno.
Pagamento polizza fideiussoria
L’ex presidente di RIMateria, Valerio Caramassi, ha riferito a suo tempo a Stile libero Idee dalla Val di Cornia (“Fideiussione Finworld: la parola passa al perito”) di aver ottenuto la polizza fideiussoria di Finworld il 10 luglio 2018, cioè un giorno (forse poche ore) prima che venisse decisa la cancellazione dall’albo di Finworld. Quindi RIMateria avrebbe ottenuto dall’intermediario romano un documento che ancora Finworld poteva rilasciare. Difficile capire se si tratta della polizza fideiussoria definitiva ed ufficiale o una bozza, dato che non era stata ancora pagata. In effetti proprio lo stesso Caramassi ha dichiarato, al riguardo, che, il 13 luglio 2018, cioè quando Finworld era già stata cancellata dall’albo della Banca d’Italia, è stata RIMateria a pagare i 500mila euro (tale è il costo della polizza) a Finworld, utilizzando risorse necessarie all’attività quotidiana. Salvo ricorrere al Comune di Piombino (che ha deciso attraverso una deliberazione del consiglio comunale del 16 luglio 2018, dopo che la riunione che aveva l’argomento all’ordine del giorno l’11 luglio 2018 non si era potuto svolgere per mancanza del numero legale, cioè quando Finworld era già stata cancellata dall’albo della Banca d’Italia). Il Comune di Piombino, contrariamente ai Comuni di Campiglia e San Vincenzo, aveva acconsentito ad anticipare 350mila euro dei 500mila necessari, lo dice la deliberazione comunale, concedendo, lo dice testualmente la stessa deliberazione comunale, “alla società RIMateria Spa una anticipazione di cassa di euro 350.000,00 per pagare in parte alla società FINWORD S.p.A, con sede a Roma ed iscritta all’Elenco Speciale ex art. 106 D.Lgs 385/1993 tenuto presso la Banca d’Italia (o eventualmente altro fideiussore) la polizza fideiussoria a favore della Regione Toscana relativamente ai costi futuri di gestione e post gestione operativa del sito di smaltimento di Ischia di Crociano”.
Sia il 13 luglio 2018 sia il 16 luglio 2018 Finworld non era più operativa per decisioni del Consiglio di stato dell’ 11 luglio 2018 e del 19 luglio 2018.
(Foto di Pino Bertelli)