La montagna alta e il topolino piccolo piccolo
PIOMBINO 23 ottobre 2015 — Di montagne che hanno partorito topolini ce ne sono state ovviamente un’infinità, ma una così alta che ha partorito un topolino così piccolo non è facile rintracciarla.
In questo caso la montagna è la Struttura Temporanea di Coordinamento per l’attuazione degli accordi di programma inerenti il recupero ambientale e la reindustrializzazione dell’area di Piombino istituita dalla Giunta comunale di Piombino nell’agosto 2014 per seguire, e dunque monitorare, l’attuazione degli accordi di programma inerenti il recupero ambientale e la reindustrializzazione dell’area di Piombino, sotto il coordinamento politico dell’ assessore all’ ambiente Marco Chiarei e quello tecnico del Dirigente del Settore Programmazione Territoriale ed Economica arch. Camilla Cerrina Feroni. Tutti i massimi dirigenti di ogni settore del Comune (Infrastrutture e opere pubbliche, Demanio, Pianificazione e Strumenti Urbanistici, Bonifiche e Rifiuti, Attività Produttive, Rendicontazione Finanziaria) ne fanno parte.
Il topolino piccolo piccolo è il monitoraggio di tali accordi di programma, costituito dalle slide presentate dal sindaco nella sua introduzione alla riunione del Consiglio comunale del 5 ottobre 2015. L’assessore Chiarei nel corso della riunione della Quarta commissione consiliare del 14 ottobre si è dichiarato molto orgoglioso di quelle slide perchè, a suo giudizio, in esse vi è chiaramente descritto ciò che prevedono le diverse azioni dei tre accordi di programma, cosa è stato fatto e a che punto siamo, stante il fatto che in esse è stato tradotto ciò che ha prodotto la piattaforma di monitoraggio che il Comune di Piombino si è dato.
La realtà è che c’è proprio da essere poco orgogliosi sia dal punto di vista delle informazioni che vengono date sia dal punto di vista del livello di attuazione, almeno per le parti prese in esame, degli accordi, che sono ben poca cosa rispetto alla totalità dei contenuti degli accordi stessi.
Lo dimostrano le tabelle sottostanti che fanno parte delle stesse slide:
Accordo del 24 aprile 2014 per gli interventi di riqualificazione e la riconversione del polo industriale di Piombino
Accordo del 29 giugno 2015 per l’attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo nell’area dei complessi aziendali ceduti dalla Lucchini in a.s. (articolo 252-bis Dlgs. 3 aprile 2006 n. 152)
Accordo di programma del 7 maggio 2015 per l’adozione del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale
L’ultima parte del monitoraggio riguarda le misure di promozione che evidentemente sono quelle che al Comune interessano di più dato che ci si dilunga molto su eventi, workshop ed infopoint e newsletter e home page. Il potere sostituivo della comunicaziopne ha evidentemente abbagliato tutti.
Come si può capire non un numenro, non uno stato dell’arte, per non parlare dei tanti temi tralasciati descritti da Stile libero in diversi articoli precedenti: tutto fuorché un monitoraggio come dio comanda.
Forse anziché una piattaforma un semplice file excel avrebbe prodotto risultati più ricchi, ma non sono certo gli strumenti che mancano e sopratutto non sono certo gli strumenti che possono sostituire la mancanza di contenuti. Così come non sono le strutture tecniche che possono sostituire l’ assenza della politica.
Apprezzo questo intervento, molto ben scritto e dettagliato e utile per l’informazione. Purtroppo, al di là di ogni più benevola intenzione, a noi italiani ci frega la lingua: è così ampollosa, circonvoluta e prolissa che prima di capire la funzione di una qualsiasi struttura il lettore ha già perso interesse e la struttura stessa si sgonfia da sé.
Senti qui: struttura temporanea di coordinamento per l’attuazione degli accordi di programma inerenti il recupero ambientale e la reindustrializzazione dell’area di Piombino istituita dalla Giunta comunale di Piombino (qui il fiato manca)…Se poi ci metti anche parole come cronoprogramma, linee guida, masterplan, ci si perde del tutto. Compresi coloro che di queste strutture, temporanee e non, fanno parte. Per questo nascono i topolini, per la verbosità delle lingua. Buttiamoci sull’inglese tout court, vedrete che andrà meglio.