La nostra bandiera sventola ancora al cavalcavia
PIOMBINO 11 luglio 2019 — JSW continua a dichiarare l’intenzione di andare avanti nel progetto e che per rendere competitivo lo stabilimento occorre tornare a produrre acciaio nel più breve tempo possibile.
Importante anche la posizione del Governo nelle persone del Sottosegretario allo Sviluppo Economico Davide Crippa e del Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial che dichiarano la disponibilità politica di fissare una serie di incontri ravvicinati per affrontare e risolvere alcune problematiche relative in particolare al costo dell’energia ed ai fondi per investimenti nelle nuove tecnologie e ambientalizzazione. L’incontro al Ministero è stata l’occasione per JSW Steel Italia per comunicare gli investimenti garantiti fino ad oggi nel pieno rispetto della programmazione, dall’attivazione dei tre laminatoi con l’impiego di 700 lavoratori, all’investimento in capitale circolante di 170 milioni.
Nel frattempo l’azienda usa la linea dura; nel momento in cui viene dichiarato mezzo sciopero, va nei reparti dai lavoratori accusandoli di non volere il progetto Jindal e poi ricatti velati come quella della mensa, oltretutto diminuendo tutte le maestranze possibili per poter ottenere la minor spesa possibile. Questo scatenando il più grande rischio di sicurezza, perché ci sono lavoratori che sono rimasti totalmente soli sui posti di lavoro ma la peggior cosa che i capi e i capi reparti per poter portare avanti i lavoro ‚si sostituiscono agli operai ‚cosi facendo i capi reparti sempre a lavoro. Gli operai a casa vengono chiamati proprio nel limite del possibile sia per andare sul posto di lavoro sia per restare a casa e tutto questo fa si che le rotazioni saltino.
Rotazioni cosi tanto sventolate, ma poi alla fine, come abbiamo sempre detto, non andate a regime più del 50 per cento di quanto concordato.
Questo è lo stabilimento di Piombino ma evidentemente ci sono organizzazioni sindacali che vedono altro
USB Piombino