La nuova discarica non è nuova

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 9 otto­bre 2018 — L’area inter­es­sa­ta dal prog­et­to di risana­men­to, mes­sa in sicurez­za e riqual­i­fi­cazione ambi­en­tale al quale sta lavo­ran­do RIMa­te­ria, è grande cir­ca 58 ettari.
Com­prende quat­tro dis­cariche. Una è quel­la nota come dis­car­i­ca Asiu che viene gesti­ta attual­mente da RIMa­te­ria; la sec­on­da è la vec­chia dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni, esauri­ta; la terza è la cosid­det­ta dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni, anco­ra con vol­ume­trie autor­iz­zate residue; infine, una quar­ta, denom­i­na­ta LI53, abu­si­va, sul­la cui area il min­is­tero dell’ambiente ha ordi­na­to la mes­sa in sicurez­za. “Un provved­i­men­to, quest’ultimo — ricor­da la pres­i­dente di RIMa­te­ria, Clau­dia Car­nesec­chi — che fin dal 2014 indi­vid­u­a­va in Asiu e oggi in RIMa­te­ria il sogget­to incar­i­ca­to del­la mes­sa in sicurez­za” .
La LI53 con­tiene cir­ca 180mila metri cubi (poco meno di 300mila ton­nel­late) di rifiu­ti stoc­cati in modo incon­trol­la­to (scorie di acciaieria e polveri­no d’altoforno).
Com’ è evi­dente, il prog­et­to RIMa­te­ria non incre­men­ta le dis­cariche, ma le prende in cari­co e le rego­la­men­ta sot­to­po­nen­dole a una ges­tione con­trol­la­ta. “L’area con rifiu­ti — sot­to­lin­ea il diret­tore Luca Chi­ti — esiste già da molti anni, non viene este­sa ma è mes­sa in sicurez­za, selezio­nan­do il mate­ri­ale che con­tiene, invian­done una parte al rici­clo e stoc­can­do ciò che non può essere altri­men­ti trat­ta­to”.

RIMa­te­ria

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