La pianificazione intercomunale parte zoppa
PIOMBINO 6 novembre 2015 — I Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo e Sassetta hanno costituito finalmente il nuovo ufficio di piano, che, come indica la nuova legge regionale, incentiva i processi di coordinamento delle politiche di pianificazione ritenendo essenziale come strumento di attuazione il piano strutturale intercomunale. Di fatto, per la Val di Cornia, si tratta di proseguire una strada iniziata a metà degli anni settanta che ha visto i nostri Comuni unire i propri sforzi per garantire un governo urbanistico coordinato. Ecco da tutto questo il Comune di Suvereto, ad oggi, è fuori e non ha ritenuto opportuno aderire chiudendo il “nostro gioiello” in uno splendido isolamento che non avrà sbocchi positivi.
Naturalmente l’ufficio di piano non è l’organismo che approva la nuova pianificazione, come qualcuno sembra che abbia capito, ma è il punto essenziale per coordinare e introdurre le linee di politica urbanistica di governo del territorio, che siano uniformi per tutto il territorio e consente di affermare visioni non secondarie sulle linee da tracciare, che la storia di governo della nostra vallata ha sempre dimostrato con chiarezza. Suvereto è sempre stato un pezzo non secondario nelle scelte politiche e questa volta rimanendo fuori, si isola e rende completamente nulle tutte le eventuali velleità o novità che invece avremmo potuto portare. Tra l’altro lo stesso impegno unitario, con il tempo, avrà sicuramente bisogno di essere aggiustato, per renderlo ben aderente alle responsabilità che la politica — quella seria con la “P” maiuscola — dovrà sempre avere nel costruire indirizzi e scelte di governo urbanistico di una bellissima vallata che chiede visione unitaria.
Sul piano del governo della cosa pubblica, lasciare Suvereto fuori, è scelta miope e priva di qualsiasi prospettiva positiva, che condanno fermamente proprio perché è una non scelta, a fronte della legislazione regionale che non consentirà da soli di approvare un bel niente. Ma se anche fosse stato possibile la riterrei comunque una scelta miope, perché nessun Comune da solo potrà mai costruirsi una prospettiva reale di sviluppo sostenibile, se rimane fuori da un coordinamento d’area che presenta omogeneità e forti legami da ogni punto di vista.
Certo provo un grande rammarico anche verso i Comuni che hanno sottoscritto la costituzione dell’Ufficio senza dirci perché Suvereto non è presente; voci dicono che nonostante inviti il Comune di Suvereto non ha mai partecipato alla stesura della convenzione mentre il sindaco Parodi ha affermato pubblicamente che mai sono state fatte riunioni per concordare i contenuti della convenzione.
Confesso che sarebbe oltremodo gradita la verità sulle cose, non tanto e non solo per me, ma proprio per tutti i miei concittadini, ai quali sono certo che l’isolamento non porterà niente di buono per il nostro futuro.